I corsi per la formazione dei formatori della sicurezza sul lavoro: tutto ciò che bisogna sapere

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La formazione formatori è un ambito di notevole importanza. Infatti non si tratta solo di conoscere i principali contenuti che si andranno a trasmettere, le nozioni relative alla sicurezza, le norme ecc.; si studiano anche i metodi per comunicare questi dati in maniera efficace, le modalità con cui si svolgono le lezioni frontali e quelle laboratoriali, le tecniche connesse alla didattica e così via.

Il background del formatore è vasto e trasversale. È per questo che i migliori corsi si articolano in più moduli: ci riferiamo, per esempio, a quelli messi a disposizione dall’azienda Progetto81, composta da un team di esperti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del Decreto Legislativo 81/08.

Progetto81 ha una certificazione UNI EN ISO 9001-2015 e ha sedi nelle città di Milano, Roma e Catania. Tuttavia è possibile partecipare ai corsi anche a distanza, grazie alle videolezioni su piattaforma e-learning.



    L’obiettivo è diffondere la cultura della sicurezza e insegnare le regole essenziali per la tutela di ogni lavoratore. Di quest’ultimo si mira a preservare la salute fisica e psicologica, il benessere e il rendimento. Su questa base sono stati elaborati numerosi percorsi formativi, tra cui appunto quello destinato ai chi vuole diventare docente in questa materia.

    I settori in cui si specializza il formatore della sicurezza nei contesti professionali

    Come già accennato, sono diversi i campi di competenza del formatore della sicurezza sul lavoro.

    Chiaramente, questa figura deve sapere tutto il necessario sulla legislazione legata all’argomento: come si è evoluta nel tempo, e qual è quella attuale. È indispensabile un continuo aggiornamento, perché le direttive possono variare anche molto spesso.

    È fondamentale che il formatore conosca le norme generiche e quelle incentrate su alcune categorie: per esempio le madri lavoratrici o i minori di 18 anni. Senza dimenticare una panoramica degli strumenti di gestione della documentazione.

    Un’altra branca cui deve dedicarsi la formazione dei formatori è quella dei fattori di rischio. Quali sono gli elementi potenzialmente pericolosi negli spazi in cui si lavora? Facciamo qualche esempio:

    gli agenti biologici;

    gli agenti chimici;

    le attrezzature di lavoro;

    gli incendi;

    le esplosioni;

    l’amianto.

    Non tralasciamo la componente psicologica e sociale, lo stress, il mobbing. Almeno in qualche lezione bisogna soffermarsi anche su questo.

    Non solo: è importante che il formatore sappia come trasmettere tutte le nozioni all’altro. Si analizzano gli approcci didattici, quelli comunicativi, quelli che riguardano la progettazione. Inoltre si esamina anche il fabbisogno formativo aziendale, poiché molti corsi di questo tipo sono rivolti proprio alle imprese e alle start-up.

    Il Decreto Interministeriale del 6 Marzo 2013

    A proposito di formazione dei formatori, è da citare il Decreto Interministeriale del 6 Marzo 2013. Un testo basilare in questo ramo, dato che in esso sono evidenziati i requisiti che il formatore della sicurezza sul lavoro deve possedere, per svolgere questo importante ruolo.

    Innanzitutto, è necessario che tale professionista abbia il diploma scolastico di secondo grado. In aggiunta, è essenziale aderire a uno dei seguenti standard:

    aver insegnato la tematica in oggetto per minimo 90 ore negli ultimi 3 anni;

    avere una laurea (o un master) coerente;

    aver seguito un corso apposito di almeno 64 ore, con relativa esperienza lavorativa di 12 mesi;

    aver seguito un corso apposito di almeno 40 ore, con relativa esperienza lavorativa di 18 mesi;

    aver ricoperto un ruolo professionale nell’ambito della sicurezza e della salute sul lavoro per 3 anni o più;

    essere stato RSPP per 6 mesi o ASPP per 12 mesi.

    Tutti questi criteri, tranne il primo, prevedono anche un percorso specifico (come quello per la formazione dei formatori da 24 ore) o esperienze precedenti come docente nell’ultimo triennio.

    Lo scopo del Decreto del 6 marzo 2013 è garantire che il formatore unisca tre qualità: esperienza pratica, conoscenza teorica e attitudine alla didattica. La strada per intraprendere questa carriera non è semplice, ma d’altro canto è indispensabile che il formatore sia del tutto competente.

    Una parentesi sui settori particolari

    Ci sono, poi, i formatori della sicurezza sul lavoro che vogliono specializzarsi in campi particolari. Per esempio la materia antincendio, i cantieri, i ponteggi e le attrezzature delle industrie e delle fabbriche.

    In questi casi si richiede una formazione peculiare, legata proprio a tali settori. Lo stesso discorso vale per il primo soccorso: in queste circostanze, la formazione è eseguita da personale medico eventualmente coadiuvato da personale infermieristico.

    Perché è fondamentale informarsi sulla sicurezza sul lavoro

    Il tema della sicurezza sul lavoro è senza dubbio uno dei più importanti. L’obiettivo è difendere i lavoratori da tutto ciò che possa danneggiarli, a livello tanto fisico quanto psicologico.

    Gli operai e gli impiegati hanno bisogno di condizioni ottimali per portare a termine i propri compiti quotidiani. Non devono correre rischi, e devono agire in un ambiente sereno e protetto. Ciò è finalizzato alla loro salute, e anche al loro rendimento – perché naturalmente si ha una maggiore produttività in uno spazio sicuro.




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