Un Centro soccorso tartarughe marine a Massa Lubrense

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Un Centro soccorso tartarughe marine a Massa Lubrense

Una gran bella notizia per l’Area Marina Protetta di Punta Campanella e soprattutto per le tartarughe marine: la regione Campania ha approvato l’emendamento presentato dal Consigliere Regionale Luigi Cirillo e finanzierà, con 70mila euro, un Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine a Massa Lubrense.

La struttura renderà ancora più importante e incisivo il lavoro dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella nella tutela della specie Caretta caretta. Il Parco marino della costiera, negli ultimi 12 anni, ha infatti recuperato e salvato circa 170 tartarughe, grazie alla collaborazione con i pescatori e con il Centro ricerche tartarughe marine della Stazione Zoologica A. Dohrn. Il nuovo Centro di soccorso, che sarà situato nel territorio di Massa Lubrense, potrà ospitare fino a 7 tartarughe e consentirà un incremento dei recuperi, oltre a rappresentare un sito di interesse educativo e turistico.

L’ Amp Punta Campanella, che con il presidente Lucio Cacace si è impegnata molto in questi mesi per reperire i finanziamenti necessari, punterà molto anche a campagne di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei pescatori. Sono loro, infatti, a segnalare la gran parte delle tartarughe in difficoltà perché finite accidentalmente nelle reti. Estendere questa collaborazione ad un numero maggiore di pescatori vuol dire salvare molte altre Caretta caretta.



    “Siamo davvero molto contenti e ringraziamo la regione Campania per quest’importante investimento di risorse – commenta Lucio Cacace, Presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella – Il lavoro portato avanti in questi anni è stato apprezzato e riconosciuto, in particolare dal consigliere regionale Luigi Cirillo, con il quale ho un rapporto di amicizia e stima reciproca da anni. Ora le azioni di tutela nei confronti di questa meravigliosa specie potranno essere ancora più strutturate. È nostra intenzione, inoltre, che il Centro di primo soccorso, oltre naturalmente a salvare e curare le tartarughe, diventi anche un punto di riferimento per l’educazione ambientale e un sito di turismo green, nell’ambito di un circuito e di una proposta territoriale attenta ai temi dell’ambiente e della tutela della biodiversità”.




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