Nicola Pezzullo, diviso tra la passione per l’avvocatura e la politica

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L’Avvocato Nicola Pezzullo, professionista nel settore del Diritto Penale con un occhio attento alla politica.

Svolge la professione con passione e guarda ad ampio spettro i problemi del territorio, soprattutto per la citta’ di Napoli. La consolidata esperienza acquisita negli oltre dieci anni di attività consente all’Avvocato Pezzullo di fornire assistenza e consulenza in ordine a qualsiasi problematica di natura penale. Assiste persone fisiche e giuridiche, sia nelle vesti di imputati che di parti civili nell’ambito di procedimenti penali aventi ad oggetto reati di qualsiasi natura. Lo studio attraverso una serie di collaboratori si occupa anche di contenzioso civile ed affronta anche vertenze previdenziali e tutti i problemi legati al mondo del lavoro. La consolidata esperienza maturata soprattutto in ambito accademico colloca l’avvocato Pezzullo tra i migliori avvocati ed esperti del settore, vi è la possibilità per gli assistiti che ne hanno diritto di accedere al gratuito patrocinio.

Benvenuto Avvocato Nicola Pezzullo, la sua passione per la professione di avvocato e la politica fa’ di lei uno dei migliori professionisti che abbiamo nel nostro territorio Campano. Uno dei pochi nel portare avanti un’idea, un progetto, ben chiaro sul fronte politico per la citta’ di Napoli, alle porte delle elezioni del nuovo Sindaco, in attesa degli sviluppi per il territorio, ci illustra un po’ questi due aspetti molto importanti?

Ho 36 anni, sono un Avvocato penalista da oltre 10 anni. Da poco tempo sono diventato anche papa’ di una splendida bambina che ha 6 mesi che cerco di crescere con amore insieme alla mia compagna Mariafrancesca. Ho due fratelli, uno è un imprenditore impegnato nella distribuzione di prodotti farmaceutici, l’altro mio fratello si chiama Angelo, ed è un Medico, Epidemiologo, e poi ci sono io che svolgo la professione di Avvocato penalista e mi occupo di Politica. Per quanto riguarda la mia passione per la politica sono stato da sempre una persona che ha sentito il bisogno di impegnarsi, direi una tradizione per me familiare. Ho deciso nell’anno 2016 di impegnarmi come Candidato al Consiglio Municipale del Comune di Napoli per il Partito Democratico e sono stato poi eletto. Adesso, voglio intraprendere anche nuove sfide, e mi preparo ad affrontare. Sono pronto. La citta’ di Napoli in questo momento è in grandissima difficolta’, sicuramente per i problemi legati alla pandemia, soprattutto per quello che è il settore turistico, alberghiero, si è fermato tutto. Ma non solo questo, anche da un punto di vista dei servizi, Napoli e’ una delle citta’ con dei problemi strutturali anche per quanto riguarda il debito pubblico del Comune, poiche’ ci sono oltre 2,7 miliardi di debiti, ed e’ chiaro che con questo fardello e’ impossibile andare avanti. Nell’anno 2017-18 il Piano di Investimenti messi a Bilancio per il Comune di Napoli e’ stato di 0 euro, chiaramente cosi’ non si puo’ investire per la citta’, c’è un problema enorme e questo lo pagano alla fine solo i cittadini Napoletani, coloro che pagano le tasse piu’ alte d’Italia senza avere nessun tipo di servizio, del tipo, vi riporto un esempio: ” i pulman non funzionano, alcune strade sono distrutte, il verde pubblico molte volte e’ abbandonato, ecc.”. Tutto questo non è accettabile. Il problema non riguarda soltanto il centro di Napoli, ma tutta la citta’, le periferie e tutto quello che e’ il progetto fieristico. Napoli va’ riformata totalmente, da Scampia a Soccavo, da Bagnoli a San Giovanni, i progetti da mettere in campo ci sono e speriamo di riuscirne a realizzarne qualcuno, poiche’ Napoli non va’ avanti solo di Turismo.



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Qual è il problema delle risorse?
Parlando di risorse, c’è un problema importante. Dagli anni 80 c’è questa situazione particolare sulle risorse del nostro Mezzogiorno italiano. Il Sud Italia viene ogni volta derubato delle proprie risorse, chiaramente noi non è che chiediamo chissa’ quale cifra per il Sud, ma semplicemente che venga rispettato il vincolo di destinazione delle risorse.
Al Sud ogni anno spetterebbero il 33% delle risorse dello Stato, questo vincoloperò nei fatti non è mai stato rispettato

Avvocato Nicola Pezzullo, come politica, quella sana, quella buona che lei mette in campo, ci illustra un suo progetto per lo sviluppo della citta’ di Napoli e la sua visione di progetto?
Napoli va totalmente rilanciata, da un lato ci deve essere uno sviluppo industriale, che punti sull’ambiente e sullo sviluppo del nostro territorio. Dall’altro, la gestione del patrimonio della citta’ di Napoli deve essere totalmente rivoluzionata. Abbiamo oltre 35 mila case Comunali e circa 1000 palazzi di proprieta’ del Comune, totalmente abbandonate, soltanto rilanciando questo, attuando una politica di dismissione e di recupero dei beni sarebbe possibile realizzare un buon progetto per la citta’. Un esempio a Via Crispi c’è un palazzo di fronte a Loreto Crispi totalmente abbandonato che viene usato come deposito, un palazzo nobiliare che potrebbe essere usato per la realizzazione di un grande albergo, soprattutto per rilanciare il turismo, e per creare posti di lavoro, occupazione.

Complimenti, lei e’ un professionista con delle idee ben chiare, ha elencato due progetti importantissimi per la citta’ di Napoli, poiche’ gli immobili lasciati vuoti, ha perfettamente ragione e’ uno spreco veramente inutile ed incredibile?
La realizzazione di questi immobili abbandonati potrebbe creare veramente tantissimi posti di lavoro, perche’ se costruisci un grande albergo ovviamente verranno assunti cuochi, camerieri, personale che lavora all’interno della struttura, posti di lavoro utili.

Avvocato Pezzullo lei si dimostra ed e’ un professionista che ama la politica, direi un politico che fa’ poche chiacchiere ma molti fatti come pochi se ne vedono?
Non sono abituato a fare chiacchiere, ma semplicemente fatti. Stare sul territorio e’ la cosa piu’ importante per me, poiche’ bisogna occuparsi della citta’.

E’ importante coinvolgere le persone, invogliarle al lavoro, alla mobilita’ umana, soprattutto i giardinieri che svolgono una mansione con il verde pubblico, all’aria aperta, in qualche maniera al sicuro con le dovute distanze?
E’ importante mobilitare il lavoro, le persone, i Dirigenti, le forze all’interno della macchina Comunale, altrimenti il Comune di Napoli sara’ costretto a chiamare, come fa, delle Ditte esterne, e questo non dobbiamo permettere che succeda.

Avvocato Pezzullo, ci illustra la sua affascinante professione sul campo?
In questo mese di marzo compio i primi 10 anni dalla prima volta in cui entro in un’Aula di Giustizia. Festeggio 10 anni di professione di Avvocato penalista. Il diritto è sempre stata la mia passione fin da bambino. Da quando mi sono Laureato ho deciso da subito di intraprendere la professione di Avvocato Penalista, ed anche in questo mi sono dedicato a tante battaglie civili. Per molto tempo ho tenuto all’interno del Circolo del Partito Democratico un posto dove esercitavo consulenza legale a titolo totalmente gratuito, non mi sono occupato solo di diritto penale, anche civile, ho fatto di tutto, il Tributarista, il Giuslavorista, e questo mi e’ servito tantissimo per capire il mondo del lavoro, e continuo a seguire tantissime persone in difficolta’, con i mezzi possibili che ho, e questo mi da’ molto, mi ha insegnato che una soluzione è sempre possibile.

Avvocato lei e’ un gioiello d’Eccellenza nel Partito Democratico, fortunati coloro che l’ha incontrano sul proprio cammino. Nella professione ha svolto tanti processi, ci dice un po’ come si esegue un processo vero e proprio all’interno di un’Aula di Tribunale?
Chiaramente la fase piu’ emozionante e’ quella del dibattimento, ossia l’escussione dei testimoni.
È nel dibattimento che fa la differenza l’avvocato, io sono stato fortunato perché ho avuto grandi maestri come l’avvocato Ivan Filippelli, il quale mi ha insegnato come affrontare ogni processo a testa alta.
Mi ha insegnato che per vincere i processi bisogna puntare su due punti essenziali:
Una buona lista testi ed uno studio attento delle carte processuali.
Sono convinto che la soluzione ad ogni processo si trovi sempre nelle carte processuali, un avvocato, anche se molto dotato, deve essere minuzioso nello studio, questo fa sempre la differenza

Avvocato Nicola Pezzullo, come vede la sua professione nei prossimi anni?
Se devo essere onesto la vedo dura ma bisogna sempre essere ottimisti e puntare a migliorare le cose .
Negli ultimi ci sono state varie riforme, le quali hanno semplicemente allungato i tempi della Giustizia quando in realta’ andrebbero diminuiti. In Italia un procedimento civile dura in media 7 anni e mezzo, quando in Francia e in Gran Bretagna ce ne vogliono 3, in Germania 4. E’ paradossale tutto questo, ma anche per quanto riguarda il settore penale abbiamo nella Corte d’Appello di Napoli procedimenti che risalgono a 15 anni fa’, tutto questo e’ assurdo.
Per me vanno affrontati tre punti fondamentali:
Primo fra tutti la riforma di tutte le Corti d’Appello Italiane.
Il secondo punto ed anche su questo dobbiamo essere chiari, il principio di obbligatorieta’ dell’azione penale che è previsto dalla Costituzione, in realta’ non e’ mai stato applicato, fino agli anni 90, tra amnistia e indulto, il sistema riusciva a reggere . . Dopo gli anni 90 il carico giudiziario e’ aumentato a dismisura e questo non è piu’ sostenibile, addirittura ogni anno in Italia vi sono 400 mila procedimenti che vanno in prescrizione.
Una discussione onesta su questo punto deve partire da un dato di fatto: un sistema che veda, insieme, obbligatorietà dell’azione penale, processo con tre gradi di giudizio, normalmente percorsi senza filtri; impraticabilità politica di ogni amnistia, blocco del turn over per il personale amministrativo (per quasi vent’anni – dal 1998 al 2017 – non abbiamo avuto alcun concorso per assistente giudiziario!), è un sistema che non regge.
Per questo motivo e così vengo al terzo punto vanno assolutamente incentivati i riti alternativi.
Ad oggi non è possibile fare un patteggiamento che preveda una pena superiore ai 5 anni, lo trovo limitante sia per il pubblico ministero sia per l’imputato, la pena dovrebbe salire almeno a 10 anni, in questo molti processi non si celebrerebbero e la pena verrebbe stabilità tramite un accordo tra le parti.
Un sistema giustizia così ingolfato non giova a nessun operatore del diritto ma soprattutto alla fine a pagarne il prezzo sono i cittadini e questo andrebbe assolutamente evitato!!!

Valentina Busiello


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