La dodicesima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha ritenuto illegittimi per mancanza di ‘fumus’ tutti i sequestri eseguiti dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sui vertici dell’università telematica Pegaso per i quali gli inquirenti ipotizzano il reato di corruzione.
Si tratta di un filone investigativo del pm Henry John Woodcock finalizzato a fare luce sull’iter di un particolare emendamento alla legge di Bilancio 2020 e sulla trasformazione dell’ateneo da fondazione a società per azioni. I giudici della Libertà hanno accolto i ricorsi degli avvocati dei destinatari dei decreti di sequestro. Restituiti computer, cellulari e documentazione.
Tra i destinatari dei decreti di perquisizione e sequestro figurano il presidente dell’Università Pegaso, Danilo Iervolino, il direttore generale dell’Ateneo, Elio Pariota, il capo dell’ufficio marketing Maria Rosaria Andria, il vice prefetto Biagio Del Prete che all’epoca dei fatti era capo della segreteria del Miur e Francesco Fimmano’, Armando Di Prisco ed Elio Pariota, consulenti tributari.
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