I due, che occupavano posizione strategiche all’interno della società, sarebbero stati scoperti a coprirsi a vicenda le rispettive assenze non giustificate. Nello specifico uno dei due marcava il badge del collega assente in modo da farlo risultare al lavoro.
I due dirigenti rischiano ora il licenziamento andandosi a configurare una truffa ai danni della società di trasporti. I “furbetti del cartellino” dovranno difendere le proprie posizioni nei luoghi e nelle sedi deputate.