Cronaca di Napoli

A Napoli tassisti in piazza: nostri conti un disastro

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A tassisti in piazza: nostri conti un disastro

“Dall'inizio della pandemia ad oggi i conti sono gia' stati un disastro. Ma dopo gli ultimi provvedimenti rischiamo di fermare le auto e riconsegnare le licenze”. I tassisti napoletani sono decisi a non mollare. Dalla prima mattinata di oggi hanno occupato con le loro auto Piazza del Plebiscito provenendo da vari parcheggi della citta'. E la loro protesta sta causando disagi. Chiedono ristori immediati, una revisione dell'ultimo Dcpm del presidente Conte perche' a, loro dire, la chiusura dei ristoranti alle 18, dei teatri e dei cinema ha “tagliato quel poco di clientela che c'era”. Senza dire che senza scuola, con gli uffici in gran parte in smart working la richiesta di mobilita' e' piu' che ridotta. “C'e' pero' un mistero – ironizzano alcuni tassisti – il traffico e' sempre quello di una volta”. A Napoli dopo i giorni della prima ondata della pandemia hanno lavorato al 50 per cento. Sono 2478 licenze attive, tante piccole imprese a carattere familiare che ora rischiano il tracollo. “Ho lavorato al 50 per cento – dice Gennaro – ma i costi per ,me sono rimasti uguali. Ho tenuto botta in questi mesi ma ora, in queste condizioni, non conviene neanche piu' uscire: solo spese e zero guadagni”. Una emergenza che accomuna i tassisti di altre citta', anche se a Napoli ci sono numerosi altri problemi da affrontare, iniziando – denunciano i manifestanti – da un dilagante abusivismo. Vetture che caricano persone a bordo per pochi euro a testa. “Cosi' vincono loro – dicono i tassisti – perche' non pagando quello che c'e' da pagare si possono permettere di applicare tariffe da super saldo”. I tassisti oggi in piazza hanno chiesto alla prefettura di Napoli di rappresentare al Governo il loro disagio. “Da qui non andiamo via. – dicono – vogliamo certezze. Devono aiutare anche noi. La nostra protesta sara' tranquilla ma andra' avanti ad oltranza”-

 


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