Anche la moglie di De Laurentiis positiva al coronavirus. Il presidente del Napoli potrebbe essere trasferito al Gemelli

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Anche la moglie di Aurelio De Laurentiis, Jacqueline, vicepresidente del Calcio Napoli, è risultata positiva al coronavirus.

 

Il patron del Napoli si trova attualmente a Capri, dove si è recato circa una settimana fa dopo aver lasciato il ritiro della squadra a Castel di Sangro al termine dell’amichevole con il Teramo. Nella giornata di ieri, De Laurentiis ha viaggiato da Capri a Napoli e poi da Napoli a Milano per partecipare all’assemblea della Lega Serie A, e ha fatto ritorno in serata sull’isola. Secondo quanto si apprende le sue condizioni sono buone, anche se avverte una leggera debolezza. Anche alla luce della sua età, 71 anni, i suoi medici stanno valutando la possibilità di suggerire un trasferimento a Roma per un controllo approfondito all’ospedale Gemelli.

Ieri, secondo quanto si apprende da fonti del Napoli, Aurelio De Laurentiis non aveva sintomi che potessero fargli pensare di essere positivo al Covid: avvertiva solo un leggero mal di stomaco che aveva attribuito a del pesce mangiato la sera prima. Il presidente, fanno notare le fonti azzurre, e’ molto attento alle proprie condizioni fisiche e se avesse avvertito sintomi non avrebbe mai intrapreso un viaggio in nave e aereo da Capri a Milano e ritorno nella stessa giornata come invece ha fatto.Il presidente del Napoli, come la squadra e gli altri dirigenti azzurri, fa infatti il test ogni martedi’ e giovedi’.



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    Nell’assemblea di Lega di ieri a Milano erano presenti tutti i rappresentanti delle 20 societa’ di Serie A, tra presidenti e dirigenti. All’arrivo, tra gli altri, indossavano una mascherina il presidente della Juventus Andrea Agnelli, l’ad dell’Inter Beppe Marotta, il presidente del Milan Paolo Scaroni, il patron della Lazio Claudio Lotito e anche i dirigenti della Lega come il presidente Paolo Dal Pino e l’ad Luigi De Siervo, mentre, oltre a De Laurentiis, alcuni altri dirigenti non hanno utilizzato alcuna protezione ne’ all’ingresso all’Hotel Hilton ne’ all’uscita. Nel corso della riunione tutti erano seduti a circa un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro, rispettando le norme relative al distanziamento. A questo punto dovrebbero scattare le procedure obbligatorie per chi e’ entrato in contatto con De Laurentiis, compresi gli altri presidenti e dirigenti dei club.

     


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