Turismo e Coronavirus, dal Movimento 5 Stelle: ‘Si riparta da misure per le aree interne e viaggi fuori stagione’

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Una nuova politica del turismo, che a partire dagli interventi imposti dall’emergenza Covid-19 colga l’impulso per centrare finalmente gli obiettivi della destagionalizzazione e diversificazione dei flussi turistici. È quello che propongono la deputata Anna Bilotti e il consigliere regionale Michele Cammarano (Movimento 5 Stelle), in due lettere indirizzate rispettivamente al ministro del Turismo e dei Beni culturali, Dario Franceschini, e all’assessore regionale a Sviluppo e Promozione del turismo, Corrado Matera. I numeri della crisi sono imponenti. In Campania si prevedono quest’anno 7 milioni di presenze in meno, con un segno negativo del 33%. Solo nei mesi di aprile e maggio si conta che mancheranno in Italia 20 milioni di turisti rispetto allo scorso anno. «Siamo all’anno zero» commentano Bilotti e Cammarano, chiedendo che già con le prossime misure economiche in favore degli operatori turistici si affrontino non solo l’attuale situazione emergenziale ma anche i nodi di una necessaria strategia di rilancio. «La sollecitazione che le porgo – scrive la parlamentare nella lettera al ministro – è quella di stimolare un turismo coerente con le nostre paure di oggi, ma pienamente sostenibile nell’economia di domani». Il riferimento è a meccanismi promozionali che puntino su zone meno note e periodi dell’anno meno inflazionati, coniugando le attuali esigenze di sicurezza con la prospettiva di un ampliamento della base turistica.

Per gli interventi a carico della Regione il consigliere Cammarano propone in particolare due misure: «La prima che incentivi le famiglie affinché scelgano per le proprie vacanze le nostre aree interne, i nostri piccoli comuni e i nostri agriturismi secondo parametri di carico turistico che rapportino la capacità ricettiva alla popolazione residente. La seconda volta ad allargare la misura a qualunque destinazione regionale, anche le più blasonate, ma a condizione che l’incentivo venga speso in periodi di bassa stagione. Incentivare le presenze turistiche nei mesi che vanno da novembre a marzo potrebbe essere un modo per recuperare, almeno in parte, i fatturati persi in questo periodo». Tra gli obiettivi dei due esponenti M5S, quello di superare gli aspetti che finora hanno condizionato in negativo l’offerta campana e nazionale: la stagionalizzazione e la rigidità dei flussi. «Come decisori politici abbiamo in primo luogo il dovere di incentivare nuovi modelli di comportamento, di consumo e di viaggio coerenti con le esigenze sanitarie del post Covid-19, in grado di stimolare un turismo diffuso che controbilanci i sovraffollamenti e le diseconomie derivanti dall’overturismo». Ma non solo: «Riscoprire in questa fase un’altra Italia – sottolineano nelle lettere – vorrebbe dire rianimare e ripopolare le nostre aree interne e i nostri territori rurali per farci trovare pronti con nuovi prodotti una volta che la crisi sarà passata».




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