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Libertà negata per Covid-19 a detenuto immunodepresso, i familiari lanciano un appello: “Rischia la vita”

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Napoli. “Rischia la vita in carcere, nonostante soffra di gravi patologie la direzione del carcere gli nega la scarcerazione”: è quanto denunciano i familiari di Giuseppe Romano, 52 anni, napoletano, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per una condanna per associazione per delinquere finalizzata alla truffa. A denunciare l’ingiustizia i familiari con una lettera alla nostra redazione. “Nel carcere di Santa Maria Capua A Vetere in provincia di Caserta, la settimana scorsa ci sono stati 2 medici contagiati per covid-19 – scrive Alessandro Romano -. Vogliamo denunciare la grave situazione che si è venuta a creare per Giuseppe Romano che soffre di Lupus una malattia cronica di natura autoimmune che colpisce gravemente le difese immunitarie. Nonostante le procedure dell’avvocato per ottenere la scarcerazione sopratutto a causa dell’emergenza Covid-19 Romano è stato definito “compatibile al regime carcerario””. Il detenuto nel caso specifico è stato accusato di associazione semplice dedita alle truffe con altri 2 imputati che però hanno ottenuto con tempistiche diverse la scarcerazione, Romano è stato condannato a 5 anni in Appello ed ha scontato 14 mesi. “Chiedo che si porti alla ribalta un’ingiustizia fatta verso una persona che rischia la vita in quell’ambiente in quanto la pandemia del corona virus colpisce sopratutto soggetti con una salute molto fragile. Si continua a mettere a rischio la sua vita” conclude Alessandro Romano.


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