Campania

Covid-19, stretta dei sindacati sul Governatore della Campania: “Certezze su posti letto e sicurezza negli ospedali”

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Emergenza Covid-19: stretta delle organizzazioni sindacali sul governatore della Campania Vincenzo De Luca. I segretari confederali di Cgil Cisl Uil Campania, Nicola Ricci, Doriana Buonavita, Giovanni Sgambati e quelli di categoria Alfredo Garzi, Lorenzo Medici e Vincenzo Martone, chiedono al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e ai rappresentanti Aiop, (associazione italiana ospedalità privata) un confronto in grado di verificare in primis la garanzia della difesa dei lavoratori che, negli ospedali, sono in prima linea nella battaglia contro il Covid-19 e devono essere messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza e poi per avere risposte adeguate ed indispensabili in termini di strutture in grado di accogliere e curare i pazienti contagiati. E’ quanto si legge in una nota.

“I sindacati chiedono che i pazienti affetti da Covid 19 possano essere curati in ambienti, in reparti e con dispositivi adeguati. Pertanto – si legge – sottolineano la necessità di prendere in considerazione la diponibilità dei posti letto, a partire da quelli necessari per la terapia intensiva e sub intensiva, tenendo conto dei pazienti risultati positivi, compresi quelli in ripresa dopo una fase acuta e non ancora dimissibili e tenendo conto, allo stesso tempo, delle persone affette da altre patologie che possono essere trasferite per esigenze operatorie ed internistiche”. Inoltre, CGIL CISL UIL e le categorie, affermano che “per i lavoratori destinatari, proprio in questi giorni, di trattamenti di cassa integrazione, si potrebbe prevedere la possibilità di utilizzo di personale sia medico che infermieristico, presso le strutture pubbliche, su richiesta delle stesse, in modo da non compromettere la funzionalità delle strutture per tutta la durata dell’emergenza , superando temporaneamente, da un lato, l’incompatibilità pubblico/privato e dall’altro, sospendendo e/o attivando le richieste di cig previste dalle strutture private”.


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