Napoli, al Cardarelli risonanza magnetica e tac: tecnologie avanzate al pronto soccorso

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Tutto pronto per l’installazione di un nuovissimo Sistema Tomografico a
Risonanza Magnetica (la Signa Voyager di GE Healthcare) da 1,5 Tesla che
andrà a potenziare l’attività RM-Body dell’Unità Operativa Complessa di
Radiologia Generale e di Pronto Soccorso.
La nuova apparecchiatura consentirà di assicurare ai pazienti tutte le
tecniche più avanzate di imaging RM body e di effettuare esami su tutti i
distretti anatomici, consentendo anche la recentissima Whole-Body RM,
estremamente utile in molte patologie ematologiche e sistemiche dello
scheletro. Il tutto con un investimento di oltre 1 milione di euro, da
distribuire nei prossimi 7 anni, che porterà il Reparto di Radiologia del
Cardarelli ai vertici dell’imaging di Risonanza Magnetica. Questa
apparecchiatura sarà la prima installazione in un’Azienda Ospedaliera
Pubblica della Regione Campania.
Tra le caratteristiche innovative del sistema: l’altissima risoluzione
delle immagini grazie a gradienti molto potenti, tempi di scansione
ridotti, silenziosità e comfort per il paziente.
Difatti l’apparecchiatura ha un tunnel più corto e più largo dei sistemi
standard, grazie ad un gantry di 70 centimetri di diametro (Big-Bore)
rispetto ai consueti 60 centimetri e consente una drastica riduzione del
rumore durante le acquisizioni. Ha la capacità di produrre volumi 3D in
tempi brevi, con immagini ad elevata risoluzione spaziale e temporale
acquisite anche in una singola acquisizione, fondendo sei differenti
contrasti mediante uno specifico software.
«In continuità con le precedenti Direzioni Aziendali – dice il Direttore
Generale Giuseppe Longo – investiamo per la salute dei nostri pazienti. Il
Cardarelli è la più grande Azienda Ospedaliera del Mezzogiorno d’Italia e
punta all’eccellenza, tanto nell’emergenza quanto nell’elezione».
Moltissime le ulteriori caratteristiche innovative del nuovo impianto di
Risonanza Magnetica, quale quella di minimizzare il senso di oppressione
che tanti pazienti lamentano durante l’esecuzione dell’esame. «Grazie al
sistema AIR il paziente non avrà più la sensazione di sentirsi costretto –
spiega il Direttore Sanitario Giuseppe Russo – perché l’antenna per lo
studio body non è più un involucro rigido ma sarà rappresentata da una
bobina con caratteristiche pari ad un leggerissimo lenzuolino. La
sensazione del paziente sarà equivalente a quella di indossare una giacca
o una copertina».
Intanto, dal 20 giugno scorso è attivo presso il Reparto di
Neuroradiologia di Pronto Soccorso del Dipartimento di
Emergenza-Accettazione, anche un nuovo Tomografo Computerizzato (TAC) a
128 strati (slice) PHILIPS Ingenuity CT-128 slice. Quest’apparecchiatura,
oltre consentire una riduzione dei tempi di esame e di esposizione ai
raggi X, è dotata di un innovativo metodo di ricostruzione delle immagini,
chiamato IMR (Iterative Model Reconstruction), che ricostruisce in pochi
secondi immagini estremamente dettagliate e di alta qualità, incrementando
l’efficacia diagnostica degli studi TAC.
Il sistema consente di adattare, costantemente ed in modo automatico,
l’emissione delle radiazioni ionizzanti rispetto alle caratteristiche
fisiche di ogni paziente ed allo specifico distretto corporeo, limitando
al massimo la dose espositiva. Grazie ai software di ultima generazione,
il sistema TAC consente di ottenere immagini di elevatissima accuratezza
diagnostica, particolarmente importanti ai fini della individuazione delle
più minute alterazioni anche della parete dei vasi, fornendo una guida
preziosa per le procedure interventistiche nell’ambito dell’attività della
Stroke Unit.


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