Russia, arrestato lo sciamano anti-Putin

SULLO STESSO ARGOMENTO

Lo sciamano della Yakutia russa che la scorsa primavera ha dato il via a una marcia anti Putin, “per andare a buttare fuori Putin dal Cremlino”, è stato fermato da alcune decine di uomini in divisa, armati e con il volto coperto. Il commando ha fatto irruzione la scorsa notte in un accampamento allestito da Aleksandr Gabyshev, e dal gruppetto di suoi sostenitori che ha iniziato a seguirlo lungo il percorso, vicino alla località di Vydrino, nella regione della Buryatia, in Siberia, non lontano dal lago Baikal. Le forze russe hanno rispedito Gabyshev in Yakutia, dove, come ha spiegato la polizia, è “ricercato per aver commesso un reato”. Gabyshev, che ha 51 anni ed è originario di Sakha, da dove ha iniziato il suo viaggio, aveva anticipato che gli sarebbero serviti due anni per arrivare a Mosca. Putin è per lui “una emanazione delle forze oscure” contro cui solo i poteri di uno sciamano possono fare qualcosa. Nel tragitto che ha fatto fino a ora, 2mila chilometri, ha incontrato e parlato con decine di autisti di tir e altri viaggiatori. I video di questi incontri stanno raccogliendo milioni di visualizzazioni sulle piattaforme sociali. All’inizio del mese, gli sciamani della Buryatia riuniti nell’organizzazione Tengeri avevano cercato di fermarlo, dicendo che se proseguiva il suo viaggio verso Mosca non sarebbe più stato considerato come uno sciamano. Gabyshev aveva evitato di attraversare la capitale della regione, Ulan-Ude, dopo la proibizione dei suoi ‘colleghi’, ma aveva proseguito la marcia, anche se la polizia aveva fermato alcuni suoi sostenitori nella città. Anche per questo, il 9 settembre, alcune centinaia di persone sono scese in piazza per protestare sia contro la vittoria “truccata” del candidato filo Cremlino Igor Shutenkov, che per chiedere il rilascio dei sostenitori dello sciamano. Shutenkov ha sconfitto il candidato del Partito comunista, Vyacheslav Markhaev, che aveva criticato gli interventi violenti delle forze dell’ordine contro le proteste di Mosca nell’estate. Anche Markhaev aveva partecipato alla protesta spontanea di Ulan-Ude. A luglio, nella città di Chita, 700 persone si erano riunite per accogliere lo sciamano con lo slogan “Russia senza Putin”. “Dio mi ha suggerito che Putin non è umano, ma un demonio. Dove arriva lui, ci sono cataclismi e atti di terrorismo. Per questo, Dio e mi ha ordinato di andare a buttarlo fuori. Una volta che se ne sarà andato, ci saranno mille anni di pace e prosperità”, aveva detto, con indosso una t-shirt di Che Guevara, assicurando di voler procedere nella sua impresa solo con mezzi pacifici.


Torna alla Home


Una sentenza storica della Corte di Cassazione ha condannato l'Ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina al risarcimento di oltre un milione di euro ai familiari di un paziente deceduto a causa di epatite C contratta dopo una trasfusione di sangue infetto. Il paziente, sottoposto a un intervento chirurgico di...
In una lettera aperta pubblicata sull'account Instagram della Curva Sud Milano, Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri, ha espresso il desiderio di cambiamento alla guida tecnica del Milan. Lucci inizia la sua lettera ricordando i meriti dell'attuale allenatore, riconoscendogli il merito di aver vinto uno degli scudetti più significativi...
Un tentato femminicidio si è verificato ieri pomeriggio lungo la strada statale 126 a Carbonia nei confronti di una donna di 45 anni. Mentre era al telefono con le forze dell'ordine, l'uomo da lei precedentemente denunciato per stalking e minacce l'ha seguita per le strade della città e ha cercato...
La storia raccontata da una studentessa del Liceo Scientifico Filolao di Crotone parla della sua storia

IN PRIMO PIANO