Ai domiciliari istruttore di equitazione: abusava della allieve minorenni. Denunciato da una ragazzina si scoprono altri sei casi

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La Polizia di Stato della Questura di Caserta ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti del titolare di un maneggio, sito nel Casertano, poiché ritenuto gravemente indiziato di violenza sessuale pluriaggravata, continuata, commessa in danno di diverse ragazze minorenni. L’indagine ha visto la sua genesi nella segnalazione di una nota ONLUS, pervenuta alla Questura di Caserta, nella quale veniva riportata l’invocazione di aiuto formalizzata da una minorenne che frequentava la struttura. Nella segnalazione, la giovane riferiva di abusi e molestie sessuali di cui era vittima da tempo, ad opera del proprietario del centro ippico che frequentava da diversi anni in qualità di allieva. Le investigazioni, sviluppate dalla Squadra Mobile casertana, sotto il coordinamento dei Pubblici Ministeri del pool “fasce deboli” di questa Procura, ha permesso di raccogliere gravissimi elementi indiziari e plurimi riscontri oggettivi a carico dell’indagato non soltanto per le condotte segnalate, ma anche in ordine ad analoghi fatti commessi nei confronti di altre sei ragazze, tutte minorenni, anch’esse allieve del maneggio. Ne è risultato un quadro inquietante, dato dal fatto che l’imprenditore, çhe operava anche quale”istruttore di equitazione” presso la propria struttura, ha abusato della propria funzione per anni, costringendo le ragazze a subire abusi, quali palpeggiamenti, strofinamenti e baci forzati.Atteso il gravissimo quadro indiziario raccolto, questa Procura della Repubblica ha formalizzato una richiesta di misura cautelare, sfociata nell’emissione del provvedimento restrittivo sopra descritto. Dopo gli adempimenti di legge, l’indagato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Nell’occasione, è stato ritirato cautelativamente un fucile da caccia marca “Beretta” cal. 12 che l’arrestato deteneva legalmente.




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