Napoli, il sindacato Fials al ministro Grillo: ‘Il vero problema degli ospedali napoletani sono i burocrati corrotti’

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Napoli. I problemi degli ospedali napoletani e in generale della sanità e dei servizi offerti ai cittadini della Campania continua a tenere banco nel dibattito politico. In una lunga lettera indirizzato al ministro della salute Giulia Grillo, il responsabile sindacale della Fials dell’Asl Napoli 1, Lello Pavone invoca un serio intervento sui burocratici e sui dirigenti “collusi”. Ecco il testo della lettera. “Caro ministro fermo restando la mia grande stima e rispetto che ho nei suoi confronti, e pur condividendo tutte le sue battaglie fatte insieme a tutti i cittadini del movimento soprattutto quelli della regione Campania, e in particolar modo tutte quelle fatte dalla cara consigliera regionale Valeria Ciarambino a cui va tutto il nostro rispetto e ammirazione per le sue innumerevoli vertenze in un mondo difficile e pericoloso come è quello della sanità in Campania, questa volta mi corre l’obbligo di intervenire e scriverle quello che da anni stiamo dicendo e sostenendo, che in Campania è in particolare a Napoli, in sanità non serve cambiare il vertice e quindi i vari commissari straordinari al contrario se veramente si vuole incidere, se veramente si vuol risolvere il problema, per liberare la sanità da qualsiasi forma di camorra sia quella che spara, sia quella ancora più subdola che non spara, quella fatta di collusione, corruzione, concussione, favoritismi, sprechi e privilegi, è inutile eliminare la testa, il vertice bisogna emanare una legge che insista definitivamente sul vero problema, sulle vere cause che hanno ridotto la sanità napoletana e non solo ad un vero e proprio business economico, non capace più di dare reali risposte sanitarie ai propri cittadini i quali sempre di più sono costretti a rivolgersi al privato, il vero problema della nostra sanità in particolare modo quella di Napoli è soprattutto quella che viene garantita dalla Asl Napoli 1 Centro, (quella per intenderci del famoso ospedale San Giovanni Bosco quello della camorra) è tutto quel sotto bosco di dirigenti pubblici, direttori, facenti funzioni che tradiscono il loro mandato di dirigente fedele alle istituzioni, che rappresentano con il loro comportamento inefficiente, inefficace, corrotto e colluso il vero problema da affrontare e risolvere, perché sono proprio quest’ultimi a determinare la vita di un’azienda pubblica e come si sa quando in un’azienda si cambia il vertice, ma tutto il resto rimane uguale si fa la fine del famoso romanzo il gattopardo cambiare tutto per non cambiare nulla, ecco perché la scriviamo per mettervi in guardia e per farvi riflettere che le aziende soprattutto quelle sanitarie dove girano tantissimi soldi e dove girano soldi gira ancora di più corruzione, collusione e camorra ci vuole una legge chiara, forte che impedisca realmente a questi dirigenti di tradire il loro mandato, un esempio classico e proprio quello che sta succedendo alla Napoli 1 Centro dove oggi abbiamo la fortuna di essere guidati da un ottimo commissario straordinario che sta facendo di tutto per cercare di migliorare le cose un vero esempio di funzionario esemplare ligio al dovere, un uomo e un dirigente di altri tempi, ma purtroppo tutti i suoi sforzi, vengono vanificati da tutti quei dirigenti che stando a capo dei vari distretti, presidi, servizi e ospedali che fanno esattamente il contrario addirittura in alcuni casi navigano contro, caro Ministro è qui che bisogna intervenire fare piazza pulita avere il coraggio di fare una legge seria contro i dirigenti infedeli, corrotti, collusi o quelli che si nascondono dietro alla perenne burocrazia, quelli che si nascondo nei palazzi, che giocano a fare i piccoli politici o sindacalisti soprattutto nel mondo della sanità, dove girano soldi e dove si scherza sulla vita dei pazienti.
Sono sicuro Signora Ministro che lei insieme alla nostra amica di tante battaglie Valeria Ciarambino saprete cogliere l’essenza di questa lettera e farete il possibile ora che ne avete la possibilità di intervenire su questo fenomeno soprattutto di corruzione che oltre a mortificare l’assistenza che diamo ai nostri pazienti ruba enormi risorse economiche ai nostri giovani”.


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