Napoli, ‘Io salvato grazie alla professionalità del personale del Pronto soccorso del Loreto Mare’

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. “Senza la professionalità e la bravura di medici e infermieri del pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare, oggi non sarei qui a parlare con voi”. Ciro, 45 anni, impiegato napoletano che preferisce rimanere nell’anonimato vuole ringraziare pubblicamente chi gli ha salvato la vita due settimane fa. Un infarto lo aveva colpito alle 6,30 di mattina mentre in auto stava andando al lavoro. E’ lui stesso a raccontare l’accaduto. “Era la mattina del 19 aprile scorso, verso le 6,30 ero in auto per andare al lavoro e d’improvviso ho avvertito una fitta al cuore e un dolore al braccio, sono arrivato in ospedale da solo e al pronto soccorso del Loreto Mare si sono subito accorti che avevo un infarto in atto. Mi hanno stabilizzato e praticato le prime cure. Sono stati bravissimi, mi parlavano, mi hanno detto di stare tranquillo e che tutto si sarebbe risolto per il meglio. Nel frattempo hanno allertato la clinica Mediterranea dove sono arrivato poco dopo a bordo di un’ambulanza rianimativa. Sono stato operato per una occlusione coronarica. Dopo cinque giorni ero di nuovo in piedi. Sono stati gli stessi medici che mi hanno operato che mi hanno detto che senza l’aiuto degli operatori del pronto soccorso del Loreto Mare non me la sarei cavata. Grazie a loro e grazie alla loro professionalità ora sto bene. Napoli è fatta anche di buona sanità e bravi professionisti”




LEGGI ANCHE

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE