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Operai napoletani morti nel cantiere delle Rfi a Milano: si indaga per omicidio colposo

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Sarà l’inchiesta della magistratura a stabilire la dinamica dell’incidente e ad individuare eventuali responsabilità della morte dei due operai schiacciati da una lastra di acciaio all’interno di un cantiere delle Rfi in via Roma, a Pieve Emanuele in provincia di Milano. Napoli e la provincia piangono altre due vittime del lavoro: Salvatore Borriello, 47 anni di Torre del Greco e il suo collega Salvatore Palumbo, 55 anni, di Ercolano. Erano dipendenti della Cefi di Casoria. I lavoratori erano impegnati nella realizzazione di una paratia per delimitare la massicciata dei binari dai vicini terreni agricoli ed evitare l’attraversamento dei binari e prevenire eventuali incidenti. Nello spostamento, forse per una manovra sbagliata della gru, la lastra si è rovesciata e ha travolto due di loro. Trasportati entrambi al pronto soccorso, i due operai sono morti poco dopo. Un terzo operaio che faceva parte della squadra, invece, è rimasto illeso.L’incidente è avvenuto poco prima delle 11.30. Sul posto sono arrivate ambulanze, automediche e l’elisoccorso, ma per i due lavoratori non c’è stato niente da fare: uno è morto sul colpo, l’altro è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni ed è deceduto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso. Del caso è stato informato il pm di turno Danilo Ceccarelli, che segue la vicenda con i colleghi del dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano. È stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo. “Le segreterie nazionali Filt, Fit, Uilt, Ugl e SLM Fast Confsal, a seguito dell’incidente mortale avvenuto nella mattinata di oggi a Pieve Emanuele esprimono il proprio cordoglio alle famiglie dei deceduti” e “ribadiscono che la sicurezza e’ una priorità assoluta nella gestione quotidiana delle attività, a maggior garanzia dei cittadini e degli addetti, perché simili tragedie non si ripetano in futuro”. Lo si legge in un comunicato unitario.


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