l poeta paesologo Franzo Arminio a La Locanda del Mare: incontro reading per la rassegna ‘Poems and Wine’. Domenica 24 marzo a Paestum

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Versi che sono una serena obiezione al disincanto e alla noia. Versi fedeli ai paesaggi, seguendo la strada di una poesia semplice, diretta, non levigata. La Locanda del Mare, il porto d’inverno del Dum Dum Republic a pochi passi dalle mura dell’antica Paestum, nell’ambito della rassegna “Poems and Wine” domenica 24 marzo alle ore 20 ospiterà l’incontro con il poeta “paesologo” Franco Arminio dedicato alla sua raccolta “Resteranno i canti”. Una poetica che conferma il suo talento nel cogliere l`essenzialee nel farlo arrivare al lettore con immagini fulminanti, grazie a quella capacità di sintesi, a quella semplicità lessicale e a quell’intuito poetico che lo hanno imposto negli ultimi anni come uno dei poeti più importanti, ma anche più amati in Italia. Per Franco Arminio l’organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Le parole sanno posarsi su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli. Nascono nel silenzio, ma ridanno voce ai paesi spopolati. Sanno di essere fragili, ma non temono il ”lupo nascosto dietro lo sterno”. In una perenne oscillazione tra uno scrivere che cerca la vertigine e uno scrivere che dà gloria all’ordinario, Arminio si muove senza tregua tra i due poli della sua poesia: l’amore e la Terra, il corpo e l’Italia, la morte e lo stupore. Si tratta di festeggiare quello che c’è e di cercare quello che non c’è. La politica, l’economia, le cosiddette scienze umane, sono gomme lisce nella neve. Solo la poesia ha le catene. Franco Arminio è  poeta, scrittore,  documentarista, animatore di battaglie civili, ideatore e curatore della “Casa della Paesologia” a Trevico in alta Irpinia. È nato e vive a Bisaccia, in provincia di Avellino. Collabora con “Il Manifesto”, e “Il Fatto Quotidiano”. Tutta la sua opera è permeata da una profonda passione, vissuta in prima persona in Irpinia, per la dimensione del paese, con le radici sempre ben piantate nei suoi temi chiave: il corpo, i cicli della vita e della morte, i suoi amati paesi tra le montagne dell’Irpinia, il rispetto profondo per l’onnipotenza della natura, di adorazione vitale dell’attimo e di stupore per i dettagli apparentemente più insignificanti di un quotidiano che si fa meraviglia e poesia. Un reading che si inserisce nel percorso di sensibilizzazione alla poesia e alla gentilezza, nel rispetto dell’ambiente naturale con la campagna #PlasticFree sviluppata con una visione pioneristica negli ultimi 5 anni,  e nel recupero di una dimensione umana tra gli individui, avviato dalla Locanda del Mare e dal Dum Dum Republic. “La poetica di Arminio è contemporanea, per lo sguardo che ha verso la natura. È il canto del nuovo millennio, per il valore etico e per il rispetto alla salvaguardia dell’ambiente naturale – sottolinea Biancaluna Bifulco, titolare de La Locanda del Mare – Il motto della Locanda del Mare è “per poeti, buongustai e viaggiatori” perché la poesia è l’anello fondamentale dell’atmosfera che si respira e si vive nella struttura, con versi che disegnano le pareti e attraverso le stanze, ognuna dedicata ad un poeta, da Shakespeare, a Saffo, ad Ungaretti, a William Blake. Nasce da una passione comune a tutta la mia famiglia e viaggiando attraverso i paesi dell’Europa, si può scoprire che siamo in tanti a diffondere la poesia”.




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