Cardito, Valentina faceva le campagne contro la violenza sulle donne e invece ha subìto quelle di Tony ‘il diavolo’

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A rivedere oggi il suo profilo facebook nessuno direbbe che Valentina Casa, la mamma del piccolo Giuseppe ucciso di botte dal suo compagno Tony Brade mentre lei quasi inerme ha assistito al pestaggio mortale domenica pomeriggio a Cardito, non si direbbe una donna impegnata. Impegnata a tal punto da partecipare alla campagna di Action Aid per dire No alla violenze sulle donne postando una sua foto sul profilo facebook. E così mentre qualche anno fa fa diceva no alla violenza sulle donne davanti all’amore per Tony ‘il diavolo’ ha messo da parte tutte le sue battaglie di donna diventando succube di un uomo violento e forse complice di un inspiegabile omicidio e di un tentato omicidio. Quelli dei suoi figli Giuseppe e Noemi avuti da un precedente matrimonio con Fabrizio Dorice di Pompei. le 30enne di Massa Lubrense. Pure Tony ha un figlio, che si chiama Enrico, con una precedente compagna, Raffaella. Sui uno dei suoi profili facebook mostrava le foto al mare col bambino e si definiva un “ottimo padre”. Ora i profili dei due sono invasi di insulti. Nel frattempo proseguono le indagini della Procura di Napoli Nord al fine di ricostruire attimo per attimo quanto avvenuto nell’abitazione di via Marconi a Cardito  dove domenica 27 gennaio è stato ucciso Giuseppe, 7 anni, e ferita la sorellina Noemi, ancora ricoverata nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Il compagno della loro madre, il 24enne Tony Essobti Badre, è in carcere accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e lesioni aggravate. Reo confesso, ha raccontato di aver colpito a calci, pugni, schiaffi e anche con la mazza di una scopa i due bambini, “colpevoli” di aver rotto la sponda di un letto comprato da poco. Nel corso dell’udienza di convalida del fermo, poi conclusa con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, ha anche raccontato al gip che la compagna ha tentato di fermarlo, senza chiarire però esattamente in che modo. Ed è sul ruolo della madre nella vicenda che si sta concentrando la ricostruzione dei fatti, in particolare su quanto avvenuto nelle due ore di “buco” tra l’aggressione del 24enne nei confronti dei due bambini e la richiesta di soccorsi con il conseguente arrivo di un’automedica da Caivano e un’autoambulanza da Frattamaggiore, partite però in codice giallo in quanto era stato segnalato un semplice incidente domestico con il ferimento lieve dei bambini. Tutt’altro scenario rispetto a quello che hanno trovato sanitari e poliziotti entrati nell’abitazione. La donna non è indagata e si è recata a casa della madre, nel comune di Massa Lubrense, dove anche lei ha la residenza. Conoscenti della coppia hanno riferito di frequenti e violenti litigi tra Badre e la compagna, e anche che Badre avrebbe usato violenza verso i bambini in altre circostanze; per ora gli inquirenti non hanno trovato pero’ conferma. Di certo la madre non vedrà i due figli che le sono rimasti per parecchio tempo, visto che il tribunale le ha sospeso la patria potestà. Intanto nelle prossime ore si saprà dove si terranno i funerali del piccolo, la cui autopsia si e’ svolta ieri; c’e’ ancora incertezza sull’ubicazione delle esequie, visto che la famiglia della madre e’ di Massa Lubrense; il sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo si e’ detto pronto a organizzare i funerali, ma in ogni caso proclamerà lutto cittadino.


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