Cronaca

Napoli, accoltellato dopo una lite in discoteca il fratello del ras Equabile del rione Traiano

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Napoli. Coppia di fidanzati accoltellati dopo la lite in discoteca nel parcheggio del locale notturno a Bagnoli. Lo stesso posto dove l’11 giugno scorso fu ucciso l’innocente 28enne Agostino di Fiore di Secondigliano. Questa volta per fortuna non c’è stata la tragedia e ora la polizia spera di risalire in tempi brevi agli autori dell’assalto a colpi di coltelli. I feriti sono il 21enne Giovanni Equabile fratello del  ras di Pianura, Arturo, in carcere da tre anni per traffico di droga, ma soprattutto noto per essere stato coinvolto nella vicenda che portò all’omicidio del 17enne Davide Bifolco ucciso da un carabiniere durante una serie di controlli nel quartiere nel settembre del 2015. Con il giovane Equabile è rimasta ferita da una coltellata a una gamba anche la fidanzata, una 27enne dei Ponti Rossi. Secondo la ricostruzione della polizia e secondo il racconto dei due giovani feriti, che sono arrivati con la loro auto al vicino ospedale San Paolo di Fuorigrotta, l’aggressione sarebbe avvenuta nel parcheggio della discoteca Riva Club intorno alle 4 di notte. Il giovane Equeabile durante la serata trascorsa in discoteca con la fidanzata aveva aveuta una discussionme con un gruppetto di giovani sconosciuti. La solita storia della spinta. L’accenno di rissa era stato seduto dagli addetti alla sicurezza del locale. Tutto sembrava rientrato. M non era così perché all’uscita è scatto il raid e la vendetta. Due giovani in sella a uno scooter si sono affincati ad Equabile e alla fidanzata colpendoli con fendenti entrambi e poi si sono allontanati. Fortunatamente i due feriti sonoi riusciti a mettersi in auto e arrivare all’ospedale San Paolo. Leui era ferito al fianco, la ragazza alla coscia. Entrambi dopo aver parlato con la polizia hanno rifiutato il ricovero e sono tornati alle rispettive abitazioni. Quando la polizia è arrivata alla discoteca di ganoli il locale era già chiuso ed è stato necessario rintracciare il proprietario per prelevare i filmati delle telecamere di sorveglianza utili alle indagini per ricostruire con esattezza quanto accaduto ma soprattutto per individuare gli aggressori.


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