Chef Cannavacciulo sale sul peschereccio della terza edizione di ‘O mare mio. Da domenica 2 ssettembre su Nove

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Si fermerà a Procida, Oneglia, Scilla, Termoli e Carloforte la “barca” di “‘O mare mio”, il programma con Antonino Cannavacciuolo giunto alla sua terza edizione. Basato su un’idea dello stesso chef, è prodotto da Endemol Shine Italy per Discovery Italia, che, dopo il successo delle prime due edizioni, torna in onda sul Nove da domenica 2 settembre alle 21.25. Chef Cannavacciuolo riprenderà quindi il suo viaggio, da Nord a Sud dell’Italia, alla scoperta del mare e delle sue bontà: dalle ricette alle tradizioni locali, passando per le tecniche di pesca dei vari borghi.
In ognuna delle cinque puntate di questa stagione di ‘‘O mare mio’, chef Cannavacciuolo incontrerà i pescatori di ciascun luogo, con loro parteciperà a una battuta di pesca, cucinerà a bordo del peschereccio. Una volta tornati a terra, i tre migliori cuochi amatoriali del paese si sfideranno nell’esecuzione di un piatto della tradizione locale.
Giudici della gara saranno Chef Cannavacciuolo, il pescatore che ha accompagnato lo Chef in mare e – novità di questa edizione – un personaggio del borgo legato alle tradizioni locali che avrà modo di raccontare il territorio. Il vincitore potrà affiancare Cannavacciuolo nella preparazione di una ricetta ideata dallo chef ispirandosi al piatto oggetto della sfida. La prima puntata di ‘O mare miovedrà il ritorno dello Chef nella sua Campania: in notturna, nella bellissima isola di Procida, illuminati solo dalla luce delle lampare, Antonino e l’equipaggio della Gemella partiranno per una battuta di pesca alle alici. Una volta rimessi i piedi sulla terraferma, lo Chef insieme al luciaiolo Antonio andrà a conoscere i tre cuochi amatoriali più caratteristici dell’isola, che si affronteranno ai fornelli in una divertente sfida che li vedrà preparare uno dei piatti più tradizionali: la “pescatora povera di Procida”, un primo piatto a base di spaghetti, peperoncini verdi dolci e alici. Chi riuscirà a conquistare il palato di Antonino vincerà la possibilità di osservarlo da vicino mentre preparerà una sua personale rivisitazione del piatto.




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