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Pompei: dagli scavi della Regio V emerge affresco di un Priapo

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Un dimora di pregio su via del Vesuvio con stanze elegantemente decorate e all'ingresso un Priapo affrescato, in atto di pesare il membro su una bilancia, sono emersi nel corso dei lavori di riprofilatura dei versanti della Regio V che affacciano sulla via di Vesuvio, nell'ambito del cantiere dei nuovi scavi.

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Le operazioni in corso rientrano nel piu' ampio intervento di messa in sicurezza dei fronti di scavo, che delimitano i 22 ettari di area non scavata di Pompei, previsto dal Grande Progetto Pompei e che interessera' circa 3 km di fronti. Lo rende noto il Parco archeologico di Pompei. La figura di Priapo, a Pompei ben conosciuto per la raffigurazione che campeggia all'ingresso della casa dei Vettii, oggi appare per la seconda volta in questa domus poco distante. Dio della mitologia greca e romana, era secondo buona parte delle fonti, figlio di Afrodite e di Dionisio; leggende minori lo vogliono invece figlio di Afrodite e di Ermes o Ares, o Adone o Zeus. Era, gelosa del rapporto adulterino di Zeus con Afrodite, si vendico' con Priapo e gli diede un aspetto grottesco, con enormi organi genitali. Il fallo, cosi' spesso raffigurato in affreschi e mosaici dell'epoca, era ritenuto origine della vita, e per gli antichi romani un simbolo apotropaico, utilizzato contro il malocchio o per auspicare fertilita', benessere, buon commercio e ricchezza. Non e' un caso, difatti, che poco oltre un altro fallo in tufo grigio dipinto e' emerso, lungo la strada, su una parete del vicolo dei balconi. "La tutela a Pompei, condotta correttamente e sistematicamente porta a straordinari rinvenimenti - dice il Direttore Generale, Massimo Osanna - Ricerca, conoscenza (e dunque scavo), tutela e conservazione sono aspetti tutti strettamente connessi e non si possono portare avanti se non in maniera sistemica. Via di Vesuvio, da cui provengono i nuovi affreschi, via delle Nozze d'argento e via dei Balconi, dove in questo momento si concentrano i lavori di messa in sicurezza, sono stati in passato oggetto di crolli ripetuti e perdita di materia archeologica (come il volto di Priapo). Interventi non sistematici fatti a posteriori, quando ormai il danno era avvenuto, hanno tamponato momentaneamente le criticita' senza risolverle. Il progetto attuale e' invece un imponente intervento caratterizzato da sistematicita' e rigore metodologico che risolvera' le criticita' nel complesso, riprofilando i fronti di scavo per tutta la loro estensione". 

Articolo pubblicato il 14 Agosto 2018 - 12:14 - Redazione

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