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Ospedale Rummo, Mastella: “Perderemo 187 posti letto, appello ai consiglieri”

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Benevento. Ospedali accorpati, posti in meno e il rischio di perdere, quando il piano sanitario andrà a regime, di perdere addirittura l’ospedale di Sant’Agata dei Goti. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella chiama a raccolta i consiglieri regionali del centrodestra e la senatrice Alessandra Lonardo per evitare che la ristrutturazione dell’azienda ospedaliera “Rummo” di Benevento, assieme alla “Moscati” di Avellino perdano i 187 posti letto previsti, cedendo alle altre province, in particolare a Salerno e Napoli le possibilità di ampliamento. “Ci sono irregolarità evidenti – spiega Mastella – che rischiano di condannare Benevento a un’irrilevanza drammatica lo stato di salute. Stiamo combattendo una battaglia in termini di garanzia di sicurezza sanitaria per i cittadini”. Una preoccupazione che la moglie, come primo impegno da neo eletta in Senato, ha espresso già agli inizi di aprile scorso, convocando tutti i sindaci del comprensorio della Valle Caudina per ingaggiare la battaglia contro la Regione Campania per evitare che l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti perdesse il pronto soccorso. “Ho scritto più di un mese fa – ricorda Lonardo – al presidente Vincenzo De Luca chiedendo lumi sul mantenimento del pronto soccorso e le intenzioni sulla pianta organica. A oggi non mi ha degnato ancora di una risposta”. L’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, oggi capo dell’opposizione in Consiglio Regionale, si dice meravigliato che i nuovi provvedimenti in materia sanitaria non abbiano suscitato la reazione anche ad Avellino, dove l’ospedale “Landolfi” di Solofra è stato accorpato all’azienda “Moscati” di Avellino. “Non per scatenare guerre di campanile – precisa Caldoro – ma non si capisce perche’ nel riparto dei 1600 posti letto le province di Napoli, Salerno e Caserta abbiano ottenuto un incremento e quelle di Benevento e Avellino siano state tagliate. Sta succedendo qualcosa di analogo a quanto avvenuto per l’Eav. I 600 milioni di euro messi dalla Regione sono stati attinti dai fondi per tutto il trasporto pubblico regionale. E’ stato un furto a tutte le altre province”.


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