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Napoli, tensione alla benedizione della salma di Capasso al cimitero di Poggioreale

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Ci sono stati momenti di forte tensione nel primo pomeriggio di oggi davanti al cimitero di Poggioreale a Napoli quando è arrivata la bara di Luigi Capasso, il 43 enne appuntato dei carabinieri di Secondigliano che l’altro giorni dopo aver ferito in maniera grave la moglie, dalla quale si stava separando, Antonietta Gargiulo di Melito, e poi ha ucciso le sue figlioletta Martina e Alessia di 13 e otto e poi si è è suicidato. Alcune persone si sono portate all’esterno del cimitero e hanno spiegato al parroco che loro non era disposti a far fare la benedizione della salma di Capasso. E’ intervenuta anche la polizia per calmare gli animi e nel frattempo c’è stata una telefonata tra il parroco e il Vescovo che ha dato il via libera alla benedizione della salma. Una zia di Capasso ha urlato ai manifestanti: “Mio nipote non era un terrorista, andate via”. La protesta scaturiva dal fatto che nessuno di loro avrebbe speso una parola e una preghiera per le bambine uccise dal padre. Domani la salma di Luigi Capasso sarà tumulata nel cimitero di Secondigliano. Momenti di tensione si erano già avuti in tarda mattina al cimitero di Cisterna quando la partenza del feretro è stata accompagnata da urla “assassino” e  vatténn”.


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