Secondigliano, caccia agli autori degli spari contro la cornetteria

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Secondigliano: è caccia agli autori del raid a colpi di pistola di venerdì sera, ai danni della cornetteria “Crazy Night” di corso Secondigliano. Intorno alle 19 del 5 gennaio due persone, giunte in sella a uno scooter di grossa cilindrata, hanno esploso in tutto quattro colpi di pistola danneggiando la vetrina dell’esercizio commerciale situato a poca distanza dal Quadrivio. Subito dopo, gli autori si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce. Al momento della sparatoria il corso Secondigliano era affollato di persone che stavano facendo gli ultimi acquisti in occasione della festività dell’Epifania. Nei pressi della cornetteria “Crazy Night” sono intervenuti per i primi rilievi del caso i poliziotti del commissariato Secondigliano agli ordini del primo dirigente Giovanni De Stefano e i carabinieri della caserma di Secondigliano, quest’ultima diretta dal maresciallo Marco Bitetti. Agenti di polizia e militari dell’Arma, oltre a repertare i bossoli ritrovati sul luogo del raid, hanno acquisito le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza e ascoltato dei testimoni presenti al momento del raid.

Attualmente gli investigatori non escludoono alcuna pista per dare una spiegazione al raid: né un’azione a scopo intimidatorio o una punizione dopo una lite. Le indagini, sono tuttora in corso. La sparatoria, come riporta Il Roma, è avvenuta quando al corso Secondigliano transitavano ancora centinaia di persone. Ed è per questo motivo che per il consigliere della Settima Municipalità Secondigliano-Miano-San Pietro a Patierno, Pasquale Esposito, “il clima di rassegnazione è preoccupante. Mentre altrove ci si indigna, si innesca un meccanismo che attira l’attenzione delle istituzioni attraverso azioni più o meno incisive, qui questo tipo di azioni rischia di passare in secondo piano, come se ci fosse un’assuefazione a questi fenomeni. È qui invece che le istituzioni devono essere più presenti per fronteggiare l’emergenza criminalità che non è solo quella delle stese al rione Sanità o al centro storico”.


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