Cesa, atti persecutori: divieto di avvicinamento per il sindaco

SULLO STESSO ARGOMENTO

Al sindaco di Cesa in provincia di Caserta è stato notificato un divieto di avvicinamento nei confronti di un’altra persona. In seguito alle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, ieri sera i carabinieri della stazione di Cesa  hanno dato esecuzione a un’ordinanza di divieto di avvicinamento per atti persecutori, perpetrati in concorso con un’altra persona, nei confronti di Vincenzo Guida, sindaco del comune casertano.
Il provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie e notificato dai carabinieri al sindaco di Cesa,Enzo Guida, perché accusato di atti persecutori in concorso con altra persona. L’ordinanza e’ stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura. “Nei prossimi giorni saro’ interrogato dai magistrati e chiariro’ tutto” spiega dal canto suo il sindaco, che svolge la professione di avvocato penalista. La vicenda si trascina da oltre un anno, dopo che Guida si e’ separato dalla ex (luglio 2016); da allora e’ iniziata una battaglia legale che ha coinvolto i due figli minori della coppia, affidati alla madre ma sotto monitoraggio costante dei servizi sociali (prossima udienza nel prossimo febbraio). Il sindaco e’ stato accusato dalla ex moglie di aver organizzato, attraverso lettere anonime e post su facebook mediante falsi profili, una campagna diffamatoria contro di lei e il nuovo compagno, che peraltro e’ una conoscenza anche “politica” del sindaco, essendo come Guida nel direttivo cittadino del Pd. Varie le denunce presentate dalla donna circa i presunti comportamenti persecutori tenuti nei suoi confronti dal primo cittadino. Guida ha invece denunciato la ex moglie ma anche la madre e la sorella per commenti che lo riguardavano pubblicati su facebook e ritenuti diffamatori.




LEGGI ANCHE

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE