Nel mese di febbraio del 2015, V. C. di quarantasei anni e sua moglie di quarantadue, aggredirono l’insegnante di Educazione fisica per aver rimproverato la loro figlia. La vicenda è avvenuta in una scuola superiore di Boscoreale e i genitori della ragazza sono finiti a processo. Residenti al Piano Napoli, il rione di edilizia popolare boschese dove vivono decine di pregiudicati, decisero di “vendicare” la propria figlia, rimproverata piuÌ€ di una volta dalla professoressa, una cinquantenne di Castellammare. Il blitz scattoÌ€ di mattina in palestra, proprio durante l’orario di lezione quando entrambi i genitori si presentarono a scuola, entrarono in palestra e cominciarono ad inveire contro l’insegnante.
Mentre la madre si avvicinava alla figlia quindicenne, il padre andoÌ€ spedito verso la donna per insultarla e minacciarla davanti a una ventina di studenti. “Tu a mia figlia non la devi neanche guardare in faccia” urloÌ€ all’insegnante insieme ad una serie di insulti. Poi, il quarantaseienne – come ricostruito dal sostituto procuratore Sonia Nuzzo della Procura di Torre Annunziata – comincioÌ€ a spintonare la professoressa minacciandola di morte, fino a spingerla a terra.
L’insegnante andoÌ€ in ospedale a Boscotrecase, dove i medici del pronto soccorso le diagnosticarono diverse lesioni guaribili in sette giorni. Ora, a distanza di quasi tre anni da quell’episodio, per i due genitori violenti eÌ€ stato fissato il processo dinanzi al tribunale di Torre Annunziata: ai primi di gennaio saranno in aula e dovranno rispondere di minacce, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.