Quindicenne scomparsa da Sant’Antimo, individuato il pakistano ma si lavora sul Dna di una ragazzina trovata carbonizzata in Francia

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Vicina la svolta nelle indagini sulla scomparsa di Rosa Di Domenico, la 15enne di sant’Antino di cui si sono perse le tracce dallo scorso 24 maggio. Il cerchio si starebbe stringendo intorno a Alì Quasib, un pakistano che vive nel Bresciano, ritenuto dagli inquirenti coinvolto nella sparizione della minorenne.
Stando alle indagini, l’uomo avrebbe adescato la ragazzina il cui caso sarebbe stato riaperto dopo il lavoro compiuto dal legale della famiglia della Di Domenico, Maurizio Lojacono. Sulla vicenda il pm aveva presentato un’istanza di archiviazione respinta dal gip. Secondo gli investigatori, Rosa non sarebbe sparita da Sant’Antimo con il treno ma sarebbe stata portata via da un pakistano connazionale di Quasib.
Ieri i genitori della 15enne hanno avuto un confronto a Brescia con i genitori del pakistano che hanno confermato come la ragazza fosse nel Bresciano assieme al ragazzo. Alì è stato rintracciato e si continua ad indagare sul suo conto anche se non c’è un mandato di cattura a suo carico. Intanto, si continua anche a lavorare per fare luce sul cadavere di una ragazzina ritrovato in Francia e la famiglia di Rosa Di Domenico ha provveduto ad inviare un campione di Dna della 15 Oltralpe.
Intanto, sono stati sentiti in tutto questo tempo anche conoscenti della ragazza che, stando alle indiscrezione, aveva deciso di percorrere la strada della conversione all’Islam. Tanti i punti che restano oscuri e che dovranno essere sviscerati.

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