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Sorrento, ‘problema’ migranti? Ci pensa la Chiesa

Sorrento. Se i comuni non riescono a trovare una sistemazione per i migranti ci pensa la Chiesa. Così l’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia nelle prossime settimane accoglierà 19 migranti, di cui alcuni bambini, in fuga da territori martoriati dalla guerra. Una parte del gruppo sarà ospitata nell’ex seminario di Sorrento e una famiglia invece troverà ospitalità presso una famiglia di Castellammare di Stabia. I migranti arrivano in diocesi in virtù di un accordo tra lo stato Italiano e la conferenza dei vescovi italiani. I 15 profughi troveranno alloggio in una struttura ad hoc: tre camere matrimoniali ed una grande sala da pranzo con cucina e altre due stanze e relativo bagno. I locali sono stati ristrutturati a spese della diocesi. Con molta probabilità gli “ospiti” saranno assegnati verso le varie parrocchie cittadine dove avranno la possibilità di integrarsi, imparare l’italiano, visitare i luoghi di cultura. Un’intera famiglia, invece, troverà ristoro da una coppia originaria di Castellammare ma residente a Pompei. Si tratta di un medico in pensione e la moglie che hanno deciso di destinare parte della casa, abbastanza grande, alla famiglia migrante. Tutti saranno seguiti, nel loro percorso di integrazione, da un tutor. Poi, una volta autonomi, potranno scegliere se rimanere in Italia, ritornare nel paese di origine o migrare verso altri paesi dell’Europa.

Il giallo di Susy Paci, la donna scomparsa a Napoli

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E' tuttora "contro ignoti" il fascicolo aperto per la scomparsa di Susy Paci, 49 anni, di Subbiano in provincia di Arezzo, sposata e madre di due figli di 19 e 17 anni, appassionata di social network ed esperta navigatrice online, di cui non si sa piu' niente ormai da diciotto giorni. Nella tarda serata di ieri si era sparsa la voce che i magistrati napoletani titolari del caso - il procuratore aggiunto che si occupa dei reati contro le fasce deboli, Giuseppe Lucantoni e il sostituto Fabio De Cristofaro - avessero indagato un 45enne napoletano. Ma non e' cosi'. Ai due pm l'uomo, interrogato nei giorni scorsi, avrebbe consegnato spontaneamente il suo telefonino per i controlli. Il 45enne, un marittimo, single, conosciuto dalla donna sui social, avrebbe riferito di essersi lasciato con Susy Paci, arrivata a Napoli in treno il 23 gennaio scorso, dopo aver passato con lei la notte in un albergo, gia' il 24 mattina. Da allora non l'avrebbe ne' vista ne' sentita. Cio' che e' successo dopo resta un mistero. Susy Paci e' svanita nel nulla e gli investigatori stanno cercando di capire dove sia andata, e chi abbia incontrato. Una prima traccia portava a Salerno ma riscontri certi al momento non ce ne sarebbero. O almeno restano riservati. Dall'interrogatorio reso alla polizia e dalle risultanze emerge che il 45enne avrebbe rimosso Susy Paci dalle amicizie di Facebook (quasi tutte donne di mezza eta') nei giorni successivi all'incontro, anche se il nome della 49enne aretina resta visibile sul profilo. Determinanti per le indagini potrebbero rivelarsi i dati dei colossi social Facebook, Instagram e Twitter che hanno assicurato risposte entro cinque giorni alla polposta di Arezzo. Secondo quanto raccontato dalla amica del cuore di Susy, tra Paci e il 45enne c'era da tempo un legame virtuale. Sul profilo dell'uomo tante immagini di tramonti riconducibili a community romantiche e di passione, ma niente al momento che possa legarlo alla sparizione della donna. L'inchiesta della procura di Napoli, con impegnate le due squadre mobili e la polizia postale di Arezzo, tiene in considerazione anche altre persone che potrebbero avere avuto legami con Susy Paci e magari esercitato un ruolo in qualche modo determinante nella sparizione della donna. Un allontanamento volontario, all'inizio, che doveva essere seguito dal ritorno secondo il messaggio inviato alle 20,30 del 23 gennaio dalla 49enne al figlio maggiore ("domani torno, resto a dormire da un'amica, vi devo parlare") sulla cui autenticita' pero' il giovane e' rimasto perplesso e che rimane l'ultima traccia del cellulare della Paci. Da allora nessun uso del telefono, ne' dei social e tantomeno delle carte di credito. Secondo quanto emerge la 49enne avrebbe messo da parte il denaro utilizzato, poi, almeno nella prima parte della scomparsa.

Nadia Toffa in diretta a Le Iene annuncia: 'Ho avuto un cancro ma ora sto bene'

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"Noi che siamo malati di cancro, vogliamo essere trattati come persone normali, non come malati. Noi siamo dei guerrieri che combattono la loro guerra". Nadia Toffa in diretta questa sera ha annunciato che si sta curando con le chemio e con le radio. Emozionata, ha chiesto la normalità ai suoi colleghi conduttori, agli amici, alle persone che incontra per strada. perché vuole sentirsi una persona normale.
Nadia Toffa è tornata alla conduzione de Le Iene e ha deciso di raccontare i suoi ultimi due mesi dopo il malore, spiegando così la natura della sua malattia. "Ho avuto un cancro. In questi mesi mi sono curata: prima ho fatto l'intervento, poi la chemioterapia e la radioterapia. L'intervento ha tolto interamente il tumore, ma poteva esserci una piccola cellula rimasta e quindi ho seguito i consigli del medico e ho seguito le cure previste. Ora è tutto finito: il 6 febbraio ho finito la radio e la chemio".Le Iene Nicola Savino e Matteo Viviani, al fianco di Nadia Toffa al momento della confessione, sono scioccati, e l'accompagnano con parole di vicinanza. La conduttrice continua il suo racconto: "Non lo sapeva nessuno. Ho pensato tanto a questo momento... Fra di noi c'è sempre stata sincerità", dice la Iena, rivolgendosi al pubblico, "e quindi voglio condividere con voi quanto successo. Mi sono appuntata alcune cose, a mano, come si faceva a scuola. Sono molto emozionata, non è facile".

Nicola Savino le chiede se il malore fosse legato al tumore. Nadia Toffa risponde: "La fortuna è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo". Ma ci tiene a rassicurare tutti: "Ora sto benissimo. E rispetto a quello che mi è successo penso non ci sia assolutamente niente di cui vergognarsi, anzi. Ho solo perso qualche chilo, non mi vergogno neanche del fatto che sto indossando una parrucca, questi non sono i miei capelli. Non vi nascondo che ci sono stati momenti difficili. Quando vedi le prime ciocche di capelli che ti rimangono in mano è un momento molto forte. Mi è venuta in mente Gabriella, la bambina di Taranto che mi aveva raccontato di quanto avesse sofferto quando le erano caduti i capelli dopo che si era ammalata. Gabriella, ti ringrazio, perché ti ho pensato: se ce la fa uno scricciolo come te, allora ce la posso fare anch'io!" E aggiunge: "Mi sento orgogliosa anche di sapere cosa hanno provato le persone che ho intervistato per anni che combattevano contro il cancro, dalla Terra dei fuochi all'Ilva di Taranto". Parla poi a nome dei malati di cancro, e fa un appello: "Spesso per rispetto si tende ad avere una certa delicatezza con la persona che ha avuto un cancro. Invece vi chiedo normalità: continuate a prendermi in giro, a fare tutto come se non fosse successo niente, perché senza volerlo potreste farmi del male. Anche a voi che mi incontrate per strada: trattatemi come sempre, anche criticandomi se lo ritenete. Non trattateci da malati, noi malati di cancro siamo dei guerrieri, dei fighi pazzeschi!". E conclude lanciando un monito contro le false cure e i millantatori di guarigioni alternative: "Le uniche cure contro il cancro sono la chemio e la radio. Poi ci sono altre cose che contano: il buonumore, lo stile di vita... Ma non c'è altro che possa curarti che non siano la chemio e la radio". E la Toffa lancia il suo primo servizio de Le Iene del 2018. Con il suo proverbiale sorriso.

Elezioni, Vitiello: 'Non sono più iscritto alla Massoneria e non mi ritiro'

"Non sono piu' iscritto al Goi da un anno e certamente non lo ero al momento di essere candidato. Non remero' contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me". E' quanto afferma in una nota l'avvocato Catiello Vitiello, il candidato del M5S nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia al centro di polemiche per essere stato iscritto alla loggia massonica napoletana 'La Sfinge' collegata al Grande Oriente d'Italia. "Si parla senza sapere e senza conoscere - osserva l'avvocato nella sua nota - accusando una persona in maniera indebita e senza contraddittorio. Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico. Quando ho firmato la mia candidatura con il MoVimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico che ho letto e studiato come ogni altro adempimento burocratico e, allorquando ho appreso che si precludeva la candidatura a chi fosse iscritto alla massoneria, non ho avuto dubbi sull'opportunita' di aderire al progetto del premier Luigi Di Maio di apertura alla societa' civile. Ed io, quarantenne professionista e universitario, ben lontano dal mondo della politica sino a quel momento, ritenevo di incarnare la persona giusta al momento giusto, con tutte le sue esperienze e con le capacita' necessarie alla causa del MoVimento". "Questa breve esperienza fa parte del mio passato - spiega - e posso serenamente affermare che ha segnato la mia formazione umana. Quando mi affacciai a questo mondo fui spinto dall'amore per la cultura, per l'arte e per la storia d'Italia, personaggi come Benedetto Croce, Voltaire, Mozart, Wilde, Doyle, Toto', Fermi, Carducci, Bixio, Beccaria, Mazzini e tanti altri mi hanno determinato a cercare di capire cosa li unisse e il pensiero che hanno condiviso. Dopodiche', l'impegno non collimava con la mia vita professionale perche' piu' cresci e meno tempo hai per gli hobby. La massoneria era un hobby e ritengo che questo non possa marchiare a fuoco un uomo che si e' contraddistinto per tanto altro. Non sono mai stato bravo a parlare di me perche' sono stato educato ad evitare sempre e comunque ogni autoreferenzialita', ma posso dire con serenita' e certezza di non aver mai rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso". "Se a questo - prosegue Vitiello - aggiungiamo che oggi non sono iscritto in alcuna loggia, davvero non capisco quale remora si possa avere nei confronti di una persona che ha sempre fatto del sacrificio l'unica strada per la propria carriera: ho studiato tanti anni e continuo oggi a studiare senza mai smettere di provare amore per quello che faccio! E' giusto prendere le distanze dalle devianze di ogni tipo, come ho sempre fatto del resto anche io sono sempre stato contro ogni estremismo e ritengo che fenomeni politici e sociali che vanno contro l'umanita' o il singolo individuo vadano respinti con forza e a gran voce in ogni consesso, elettorale o meno che sia. Ma veniamo a noi: quando ho scelto di aderire al MoVimento, l'ho fatto con la consapevolezza di sposare un progetto meraviglioso, caratterizzato da un tipo di politica e di trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio modo di vivere. E, come piu' volte ho detto, non avrei mai potuto aderire ad alcun altro partito o movimento politico perche' sono uno dei delusi della politica tradizionale che va senz'altro rinnovata". "Come candidato in un collegio uninominale - si conclude la nota - io rappresento la societa' civile e non comprendero' alcuna esclusione aprioristica e immotivata". Ma i dirigenti del Movimenti Cinque Stelle vanno giù duro contro Catello Vitiello, il candidato che, secondo Il Mattino, sarebbe legato alla massoneria e annunciano che sara' "diffidato" dall'uso del simbolo del M5S nella campagna elettorale. Lo si apprende da fonti pentastellate che intervengono in seguito alla nota con cui, il candidato all'uninominale di Castellamare di Stabia, ha annunciato di non volersi ritirare. Catello (Lello) Vitiello, era "oratore"della loggia napoletana "Sfinge" aderente all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia, è candidato con il MoVimento 5 Stelle in Campania. Nelle liste, poi, risultano anche un fratello e la moglie di due iscritti al Grande Oriente. ttorale.

Napoli champagne: è il secondo club in Europa per media punti

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Napoli show, Napoli champagne, Napoli stellare, si sono sprecati oggi i complimenti alla squadra di Sarri dopo il secondo tempo di ieri sera contro la Lazio al San Paolo. Gli azzurri si godono il primato dimenticando  una settimana trascorsa tra infortuni e dubbi. Anche se sarri continua a non essere tranquillo alla luce dell'infortunio di Chiriches (dovrà stare fuori un mese) e delle condizioni di Hamsik. Ma grazie a quel secondo tempo da incorniciare che ha portato la ventesima vittoria su 24 partite, uno score che porta il Napoli al secondo posto tra le migliori squadre d'Europa come media punti: con il pari di oggi del Barcellona con il Getafe, infatti, il Napoli ha superato i catalani salendo a una media punti di 2,62 a partita, dietro soltanto al Manchester City a 2,67. Con +12 rispetto allo scorso anno e addirittura +7 sul Napoli del primo scudetto della stagione 87/88. Numeri da record quelli della squadra di Maurizio Sarri, confermati anche dalla splendida prestazione di ieri sera valsa il 4-1 contro la Lazio. Vittoria e tre punti che hanno portato al controsorpasso ai danni della Juventus nella lunga volata al tricolore. Dalle giocate di Insigne e Mertens al dinamismo di Callejon e Allan, tanti gli uomini chiave di questa squadra che ha nel collettivo la sua più grande forza e che è stata capace di reagire anche al brutto infortunio di Ghoulam che venerdì aveva demoralizzato ambiente e giocatori. E proprio il sostituto naturale dell'algerino è stato uno dei protagonisti della vittoria contro i bianco-celesti: il terzino sinistro Mario Rui. Il portoghese è in crescita costante di rendimento e anche ieri ha giocato una partita quasi perfetta, sia in fase difensiva che in quella offensiva, condita anche dal gol del 3-1 (grazie anche alla deviazione di Zielinski), rete che ha messo la gara sui binari giusti.Piede sinistro educato, buona gamba e condizione fisica quasi al top, il giocatore sta dando garanzie su tutti i fronti, risposta perfetta a tutti coloro che non lo ritenevano all'altezza di sostituire lo sfortunato Faouzi. Altro simbolo della rinascita partenopea è senza dubbio Jorginho, forse il calciatore che più di tutti ha beneficiato dell'arrivo di Sarri in panchina. Metronomo della squadra, l'italo-brasiliano è ormai un insostituibile dello scacchiere azzurro e viaggia costantemente sopra l'80% di passaggi riusciti a partita, segno della grande qualità delle sue giocate in ogni zona del campo. Un rendimento altissimo il suo, tale da frenare anche la crescita di un ottimo prospetto come Diawara, uno dei grandi acquisti della scorsa stagione. Ma la vera svolta della gara è arrivata a inizio del secondo tempo con l'ingresso di Piotr Zielinski al posto di un acciaccato Marek Hamsik (causa mal di schiena, problema che sarà valutato nei prossimi giorni): classe, dinamismo e giocate di qualità per il polacco, decisivo sia sul gol di Mario Rui con la deviazione che ha sorpreso Strakosha e sia con l'assist al bacio per il 4-1 finale di Dries Mertens. Una prestazione sontuosa la sua, festeggiata ieri con questo messaggio su Facebook: " È stato un grande sabato sera. Un gol ed un assist sono una soddisfazione, ma quello che conta di più è la vittoria". Mario Rui, Jorginho e Zielinski, tre giocatori simbolo di un gruppo forte e coeso guidato da un maestro come Maurizio Sarri, una squadra che fino all'ultima giornata lotterà per quel grande sogno chiamato scudetto.E i numeri esaltano anche Dries Mertens che e' tornato a segnare con chirurgica precisione ed e' ora salito a 15 gol in campionato. Unica nota negativa di ieri l'allarme per la schiena di Marek Hamsik che ha dovuto lasciare il campo all'intervallo come spiega oggi lui stesso: "Ho avvertito dolore alla schiena - scrive sul suo sito web - e con Sarri abbiamo deciso di restare negli spogliatoi. Quanto staro' fuori? Lo staff medico fara' il massimo". Hamsik riposera' sicuramente nel match di Europa League contro il Lipsia in programma al San Paolo giovedi' e in cui Sarri si prepara a un consistente turnover, anche se gli uomini a disposizione sono contati. Anche per questo il club potrebbe guardare al mercato degli svincolati per aggiungere un terzino di riserva visto che Ghoulam si rivedra' in campo solo l'anno prossimo. A lui dedica la vittoria il capitano azzurro: "Dedichiamo la vittoria a Ghoulam. Siamo dispiaciuti per l'infortunio, abbiamo giocato anche per lui", scrive Hamsik. Lo slovacco lascera' il posto a Zielinski, mentre davanti si prospetta un tridente composto da Insigne, Callejon e Ounas, vista la squalifica di Mertens. E a proposito di attacco, arrivano dall'Olanda nuove, enigmatiche dichiarazioni di Amin Younes, gia' sotto contratto con il Napoli dal 1 luglio: "Sono felice di essere qui, l'Ajax e' una squadra speciale per me. Non importa quello che succedera' in futuro, questo club per me restera' speciale. Sono curioso di sapere cosa accadra' in futuro ma ora l'unico obiettivo e' vincere il campionato".

Bandito ucciso dal gioielliere, il procuratore Greco: 'In Italia la legittima difesa deve essere dimostrata da colui che sostiene di essersi legittimamente difeso'

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Continua la caccia all'uomo in tutta la provincia di Napoli e nei comini del casertano vicini a Frattamaggiore dove ieri sera si è comumato una rapina in una gioielleria finita nel sangue con uno dei banditi uccisi dal gioielliere. Domani mattina intanto sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Raffaele Ottaiano, il rapinatore 28enne originario di Caivano morto nel conflitto a fuoco con il gioielliere che è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli Nord per l'ipotesi di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. "Un atto dovuto", fa sapere il procuratore capo di Napoli Nordo, Francesco Greco, attraverso le agenzie di stampa, il quale non esclude la possibilita' che possa "trattarsi anche di una ipotesi di legittima difesa. In Italia, deve essere dimostrata da colui che sostiene di essersi legittimamente difeso".  Ma gli accertamenti della polizia sono continui e tendono a verificare tutte le fasi precedenti e successive alla tentata rapina finita nel sangue. Sono stati acquisiti i filamti delle telecamere della gioielleria ma anche di tuttigli uffici pubblici e privati nella zona in possesso di sistemi di sorveglianza per capire anche il targitto di arrivo dei banditi e quello della fuga degli altri due ricercati. Da quanto è stato accertato, i rapinatori, quattro in tutto, in sella a due scooter, sono entrati in azione nella gioielleria Corcione, in corso Durante, nel centro pedonale della cittadina di Frattamaggiore alle 18,30 mentre nel locale c'erano una commessa e due ragazzini che cercavano un regalo per la festa di San Valentino. Nella gioielleria entrano tre malviventi - il quarto resta in strada a fare da palo -  due hanno una pistola, uno e' Ottaiano, che sul volto ha una maschera da Hulk, mentre i complici sono travisati con cappellini e sciarpe. E' subito terrore tra i presenti, una commessa e i due clienti minorenni. Del trambusto si accorge il proprietario della gioielleria, che risiede al piano di sopra. L'uomo, con un'altra persona, corre in strada armato; i malviventi, forse avvertiti dal palo, escono di corsa, senza prelevare nulla, per tentare la fuga, ma si trovano di fronte il gioielliere armato. C'e' una sparatoria: Ottaiano esplode due colpi, il gioielliere spara una volta e colpisce il bandito che stramazza sul marciapiedi a pochi metri da un negozio di abbigliamento affollato di mamme e bambini. I complici fuggono, ma di li' a poco Lauro viene bloccato mentre i gli altri due rapinatori, approfittando del fuggi fuggi generale, si allontanano a piedi, facendo perdere le tracce, tra la gente spaventata e tanti bambini sotto choc. Il poliziotto libero dal servizio aveva intuito che era in corso una rapina. L'ispettore, infatti, era in compagnia di un amico quando ha notato due scooter, che da via Camillo Benso Conte di Cavour sfrecciavano a forte velocita' in direzione del corso Durante, facendo uso anche dei segnali acustic.  Dopo pochi minuti, notando un fuggifuggi tra le persone che in quel momento affollavano corso Durante, ha imposto più volte l'alt al 28enne. Luigi Lauro, che indossava dei guanti in lattice, aveva posizionato lo scooter trasversalmente alla careggiata, in modo da non far passare alcun veicolo, pronto per la fuga. L'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco in aria per far desistere dalla fuga Lauro non hanno raggiunto l'obiettivo ed è nata una colluttazione tra il poliziotto e il rapinatore che, caduto a terra, ha puntato l'arma che impugnava al volto dell'ispettore.L'ispettore è riuscito a disarmare il 28enne, bloccandolo a terra, accorgendosi in quel momento della presenza sul selciato del corpo di un giovane, poi identificato come Raffaele Ottaiano, 26enne di Caivano , ucciso dal gioielliere. Sono in corso indagini per l'identificazione degli altri due componenti della banda: oltre ai tre rapinatori a bordo di scooter, nei pressi della gioielleria è infatti stata notata una quarta persona che parlava al cellulare. Sequestrati i due ciclomotori, le due pistole, quella del rapinatore arrestato e quella del rapinatore colpito dal gioielliere, del tipo a tamburo calibro 38.Come sempre in casi come questi la Lega alza la voce. "Come si fa a indagare il gioielliere di Napoli che ha ucciso un ladro per omicidio? Non sta né in cielo né in terra. Stava solo facendo il suo lavoro. Esprimo la mia totale solidarietà. Non esiste nell'Italia che ho in testa l'eccesso di legittima difesa", ha tuonato Matteo Salvini.Ma a dare man forte al leader del Carroccio anche Emilio Di Marzio, candidato alla Camera del Pd. "Uno in meno - ha scritto su facebook- Complimenti al gioielliere e al poliziotto fuori servizio che è intervenuto".

 

(nella foto il luogo della sparatoria e nel riquadro la vittima Raffaele Ottaiano)

Niente acqua domani per 20mila abitanti di Pozzuoli alta e Arco Felice. LE STRADE INTERESSATE

In ventimila domani mattina rimarranno con i rubinetti a secco per i lavori da effettuare per la sostituzione di un misuratore idrico in localita' Villa Cariati, via S.Francesco ai Gerolamini.

L'interruzione, come ha comunicato la Societa' Acqua Campania S.p.A.del Ciclo Integrato delle Acque, si protrarra' dalle ore 9.30 fino alle 11.30.

L'ufficio tecnico del Ciclo Integrato delle Acque, per mezzo di manovre idriche interne della rete idrica cittadina, ha assicurato, nel limite del possibile, di provare ad assicurare la continuita' del servizio anche se non puo' escludere significative riduzioni di portata e pressione idrica.Le zone interessate dalla criticita' idrica sono localizzate tra Pozzuoli alta ed Arco Felice.

Nel dettaglio: Via Luciano, Rione Gescal, Rione Toiano e l'area tra via Domiziana e viale Europa Unita.

Castellammare, albero crollato sulle tombe del cimitero: la foto è virale sul web

Sono diventate virali sul web le foto postate su un gruppo facebook di Castellammare in cui viene mostrato lo stato di degrado e di abbandono in cui versa il cimitero stabiese. Il forte vento dei giorni scorsi ha fatto crollare un grosso albero su alcune tombe che sono state quasi distrutte. Ma, nonostante siano trascorsi alcuni giorni, nessuno fino ad oggi ha pensao a rimuvere l'abero che si trova adagiato su tre tombe. Solo per un caso fortuito non c'è stata una tragedia perché l'albero era caduto con il cimitero chiuso al pubblico.I commenti negativi sui responsabili di questa situazione si sprecano. Ma intanto l'albero anche oggi domenica continuava a fare bella mostra di se tra le tombe e il degrado del campostanto stabiese aumenta.

La Cavese cade in casa col Cerignola: addio sogni di gloria?

Termina il match al Lamberti con la caduta della Cavese. La squadra aquilotta si è portata in vantaggio con Martiniello ma ha “regalato” la seconda frazione agli avversari capaci di ribaltare con Morra e Longo. I metelliani perdono ulteriore terreno dal Potenza ma soprattutto ora l’importante sarà guardarsi le spalle proprio dal Cerignola. Comincia il match tra il silenzio del Lamberti e dopo tre giri di lancette Massimo sfiora la porta con una conclusione al volo. La risposta degli avversari non si fa attendere, con Russo che approfitta di un errore di Fabbro e conclude di prima, superlativo Bisogno che manda in corner. Al 23’ cross pennellato di Garofalo per la testa di Girardi, ma il centravanti non inquadra lo specchio di testa. Al 37’ miracolo di Maraolo sul colpo di testa da due passi ancora di Girardi. Sul successivo corner di Manzo, il Cerignola non riesce ad allontanare la sfera e Martiniello come un rapace insacca in rete. Sul finire del primo tempo infortunio di Lame costretto ad uscire, Bitetto così opta per il doppio cambio al 43’: Logoluso e Gorzegno per Lame e Massimo. Si passa alla ripresa e le squadre si danno battaglia a centrocampo. Il tecnico Silvestri prova a dare una scrollata ai suoi con un doppio cambio: Morra e Russo L. per Russo S. e Donnarumma. Al 63’ pareggio a sorpresa del Cerignola proprio con il neo entrato Morra che scappa sulla destra con una discesa solitaria ed entrato in area di pallonetto beffa Bisogno in uscita avventata. Tempo dieci minuti e si ribalta il risultato: al 74’ di contropiede lancio dalle retrovie, aggancio perfetto di Longo che scappa sul filo del fuorigioco e beffa nuovamente di pallonetto Bisogno, per la seconda volta incerto nell’uscita. Il tecnico Bitetto tenta le carte Oggiano, Tripoli e De Angelis per Fella, Fabbro e Martiniello per cercare l’assalto finale. Al 95’ espulso Morra mentre l’arbitro lascia correre sul su un sospetto fallo di mano del Cerignola. Finale a nervi tesi con espulsione post gara a Marruocco e a Di Bari.

CAVESE: Bisogno; Lame (43’ Logoluso), Garofalo, Manzo, Fabbro (82’ Tripoli), D’Alterio, Frezzi, Massimo (43’ Gorzegno), Girardi, Fella (79’ Oggiano), Martiniello (88’ De Angelis). A disp.: Marruocco, Marino, Mincione, Favasuli. All. Bitetto

AUDACE CERIGNOLA: Maraolo, Cappellari, Di Bari (88’ Allegrini), Moro, Longo, Louzada (67’ Maiorano), Ciano, Carannante, Russo S. (58’ Morra), Loiodice, Donnarumma (58’ Russo L.). A disp.: Abagnale, Ngom, Matere, Cianci. All. Silvestri

ARBITRO: Michele Giordano di Novara

ASSISTENTI: Andrea Torresan di Bassano del Grappa e Marco Ceolin di Treviso

MARCATORI: 38’ Martiniello (C), 63’ Morra (AC), 74’ Longo (AC)

AMMONITI: Ciano (AC), Gorzegno (C), Manzo (C), Fabbro (C)

ESPULSI: 95’ Morra (AC)

NOTE: A fine partita espulsi Marruocco e Di Bari. Angoli: 2-2. Recupero: 2’ pt, 4’ + 2’ st

Vincenzo Vitale

Aereo cade a Mosca, morti i 71 a bordo

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Un aereo di linea russo con 71 persone a bordo, un Antonov AN-148, è precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo di Mosca. Morte tutte le persone a bordo: 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio. Secondo il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, considerate le condizioni sul luogo dell'incidente, sarà necessario "svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti" per identificare le vittime.
Sul luogo dove è precipitato il velivolo ci sono molti corpi e resti di corpi e il relitto dell'aereo "è disseminato su un chilometro". Ritrovata una scatola nera, fa sapere il ministero delle emergenze citato dalla Tass. L'Antonov della compagnia Saratov Airlines era diretto a Orsk negli Urali. Il velivolo era scomparso dai radar subito prima di precipitare vicino al villaggio di Argunovo nella regione di Mosca. Sulle cause dell'incidente si vagliano al momento "diverse ipotesi", tra cui quelle delle "cattive condizioni meteo, dell'errore umano o del guasto tecnico". Testimoni nel villaggio russo di Argunovo, dove è precipitato l'aereo, hanno riferito di aver visto il velivolo in fiamme cadere dal cielo.
Il presidente russo Vladimir Putin, che ha espresso le sue condoglianze per le vittime, ha incaricato il governo di creare una commissione speciale per indagare sull'incidente.

Disordini nel carcere minorile, celle distrutte e agenti minacciati

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Nel pomeriggio odierno, alcuni detenuti – già noti per pregressi gravi episodi – hanno danneggiato alcune celle del penitenziario Beccaria di Milano, minacciato Agenti di Polizia Penitenziaria, e hanno posto in essere compromettenti disordini per l'ordine e la sicurezza.
Inoltre, veniva rinvenuta sostanza stupefacente nel campo da calcio, immediatamente sequestrata e messa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria competente. "Un Agente ricorreva alle cure ospedaliere, in quanto coinvolto in questa giornata di pura follia, ove ormai i detenuti assumono quotidianamente condotte di sfida e provocatorie", afferma Andrea Giusto Vice Segretario Provinciale Si.N.A.P.Pe per la Giustizia Minorile .
"Una situazione fuori controllo da troppo tempo - sostiene Pasquale Baiano Coordinatore Nazionale Si.N.A.P.Pe per la Giustizia Minorile - nonostante tutte le denunce avanzate da questa Organizzazione Sindacale. Chiederemo un'urgente ispezione ministeriale, volto a constatare ciò che realmente sta accadendo nonché il serio disagio lavorativo e psico-fisico che i lavoratori stanno vivendo. Non vogliamo evidenziare pleonastica retorica , ma siamo fiduciosi che l'Amministrazione accerti le responsabilità di queste continue vicissitudini e dia un segnale efficiente sulla discutibile gestione periferica".

Higlander-Scarpa regala la vittoria alla Paganese contro il Matera

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Questa è una di quelle vittorie che vale doppio: la Paganese vince 1-0 contro il Matera con la rete dell'immortale Scarpa. Il primo tempo si chiude a reti inviolate tra Paganese e Matera. Una partita che nei primi minuti è stata particolarmente chiusa, con le due formazioni a studiare la strategia migliore per far male. A comandare il possesso palla è il Matera, mentre la squadra di mister Favo tenta di ripartire in contropiede. Al quarto d'ora arriva la prima occasione per i padroni di casa con Cesaretti, ma è attento Golubovic. La reazione degli ospiti non si fa attendere: il più pericoloso per i Lucani è Tiscione che sta creando qualche problema di troppo alla retroguardia azzurrostellata. Cesaretti nei primi 45' è l'uomo che va più volte alla conclusione ma è sempre troppo debole il suo tiro. Al termine della frazione si rende pericolosa la squadra ospite prima con Tiscione e poi con Maiomone, buona la doppia risposta di Galli.
La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo: il Matera prova ad impostare ma a passare in vantaggio è la Paganese grazie ad una grande azione di Cesaretti che serve in area tutto solo il solito Ciccio Scarpa. Gli uomini di Favo sono a bravi a gestire il vantaggio fino all'ultimo secondo, senza mai soffrire veramente. Unica azione degna di nota del Matera è al minuto 82 con Tiscione (migliore dei suoi) che trova in area Sartore, il quale coglie clamorosamente la traversa.
Termina in festa al Marcello Torre con la curva azzurrostellata ad acclamare i propri calciatori. La Paganese e Pagani credono alla salvezza. Dopo 7 punti in tre partite non è più un miraggio.

PAGANESE -MATERA 1-0

PAGANESE: Galli, Della Corte, Scarpa, Meroni, Baccolo, Cernigoi(Boggian 81'), Piana, Pavan(Ngamba 55'), Acampora, Cesaretti(Nacci 86'), Tascone(Bensaja 55'). A disposizione Marone, Bensaja, Nacci, Carini, Ngamba, Maiorano, Bernardini, Marigliano, Boggian, Dinielli, Grillo, Cuppone. Allenatore Massimiliano Favo
MATERA: Golubovic, Angelo(Battista 93'), Scognamillo(Sartore 67'), De Falco, Sernicola(Dugandzic 67'), Maiomone(Di Livio 86'), Casoli, De Franco, Tiscione, Gigli. A disposione Mittica, Tonti, Buschiazzo, Sortore, Dugandzic, Giovinco, Di Sabatino, Battista, Taccogna, Di Livio. Allenatore Loreno Cassia
MARCATORI: Scarpa (P) 56'
AMMONITI: Acampora (P), Gigli (M), Cesaretti (P), Tiscione (M), Maimone (M), Galli (P),
ESPULSI:
ANGOLI: 0-6
RECUPERO: 2'PT-6'ST
ARBITRO: Ayroldi ASSISTENTI: Mittica-Gregorio

 Antonio Carlino

Simeri firma la remuntada della Juve Stabia a Fondi

Clamorosa remuntada della Juve Stabia a Fondi che negli ultimi 15 minuti ribalta il risultato grazie a una doppietta di Simeri rimendiando alla papera di Branduani e al clamoroso autogol di Viola che nel primo tempo aveva portato immeritatamente in vantaggio i padroni di casa. Gara tutto sommato equilibrata e a tratti spettacolare con numerose occasioni da gol da entrambe le parti con un palo della Juve Stabia colpito da Mastalli e due traverse del Fondi. La Juve Stabia voleva la vittoria e la vittoria ha ottenuto dopo che nel primo tempo si era trovata sotto di una rete dal 19' per un doppio errore su un calcio d'angolo battuto da Quaini, Branduani manca la presa e Viola, nel tentativo di stoppare il pallone, mette la sfera in rete. La Juve Stabia ha cercato il pareggio con Strefezza, che in due occasioni (al 31’ e 37’) ha sfiorato la rete, e Paponi (41'), ma gli attaccanti sono stati imprecisi. Nella ripresa è stato un vero e proprio assedio da parte delle Vespe che sono partite a testa bassa nma in più occasioni il portiere elezaj ha compiuto dei veri e propri miracoli e poi si ci' è messo anche il palo colmpito in rovesciata da Mastalli al 60' dopo un’ottimo slalom di Paponi. Al 74' entra in campo Simeri che rilvea proprio Mastallie cambia l'inerzia della gara.L'attaccante napoletano sei minuti dopo impatta il match, con una semi-girata sulla quale Elezaj non può nulla. Il Racing si riaccende con la doppia traversa colpita da Vasco (38’) e Corvia (43’), ma Simeri  si erge a vero protagonista della gara etrova il raddoppio per le vespe proprio allo scoccare del novanetsimo minuto. Su un cross pennellato di Melara, Simeri di testa insacca la rete decisiva. A nulla servono i cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro Zingarelli di Siena. Per la Juve Stabia arriva la prima vittoria di questo 2018.

Napoli, allarme Hamsik: 'Quanto starò fuori? Lo staff medico farà il massimo'

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Napoli senza pace a livello di infortuni. Ora scatta anche l'allarme Hamsik. Il capitano azzurro infatti nel commentare sul suo sito ufficiale la vittoria di ieri contro la Lazio ha parlato delle sue condizioni di salute. "Sapevamo di affrontare un duello molto difficile. La Lazio era la terza e aveva perso le precedenti due partite. La squadra romana è molto buona, il che è stato confermato nel primo tempo. La squadra ha fatto una grande partita nel secondo tempo. Dedichiamo la vittoria a Ghoulam. Siamo dispiaciuti per l'infortunio, abbiamo giocato anche per lui. Le mie condizioni? Ho avvertito dolore alla schiena e con Sarri abbiamo deciso di restare negli spogliatoi. Quanto starò fuori? Lo staff medico farà il massimo". Così Marek Hamsik ha commentato la vittoria 4-1 contro la Lazio attraverso il proprio sito ufficiale.
Intanto la squadra oggi è a riposo. Gli azzurri riprenderanno gli allenamenti domani, a Castelvolturno, quando cominceranno a preparare il match contro il Lipsia, valido per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, in programma giovedì alle ore 21 al San Paolo.

Accoltellato in un pub per difendere la fidanzata: arrestato 16enne

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Accoltellato da un 16enne per difendere la fidanzata impurtunata dal ragazzo. Il 16enne è stato arrestato. Ha importunato una ragazza al pub, il fidanzato della giovane è intervenuto e la lite è finita a botte e coltellate. E' accaduto ieri sera in un locale su viale Sant'Antonio ad Afragola  e alla fine un 16enne è stato arrestato per tentato omicidio. Un ragazzo di 18enne è andato al pub con la ragazza. A un certo punto si è allontanato un attimo e al ritorno ha trovato vicino alla giovane un 16enne. Tra i due è scoppiata una lite, hanno iniziato a prendersi a pugni ma sono stati separati. Il 18enne, che aveva preso dei pugni in faccia, subito dopo ha scoperto che anche la ragazza era stata colpita. A quel punto ha cercato nuovamente il 16enne, che si era nel frattempo impossessato di un coltello del pub e quindi, vista la situazione, è scappato dal locale. All'esterno il 18enne è inciampato e caduto e il 16enne lo ha raggiunto e gli ha sferrato un fendente al sopracciglio. Il 18enne è stato portato e ricoverato alla clinica Villa dei Fiori di Acerra per la ferita al sopracciglio e il naso rotto. I medici gli hanno diagnosticato 30 giorni di prognosi. Il 16enne è stato poi trovato a casa. Anche lui nella lite si era procurato un taglio a un sopracciglio che nel frattempo si era fatto refertare all'ospedale di Frattamaggiore dicendo che era caduto.

Controlli nella Movida a Napoli: fermati tre giovanissimi con coltelli e tirapugni

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Controlli dei carabinieri della compagnia Napoli centro nel centro storico per la prevenzione della violenza minorile effettuati insieme a colleghi del reggimento Campania e compagnia speciale.
83 minori identificati durante i servizi, 18 dei quali riaffidati a genitori. 16 mezzi controllati e 5 scooter sottoposti a sequestro o a fermo amministrativo per mancanza di copertura assicurativa o per guida senza casco.Un 16enne del parco verde di Caivano è stato sorpreso ad aggirarsi per Piazza Vittoria con un coltello a serramanico nella tasca del giubbotto. il giovane è stato denunciato per porto abusivo di arma bianca. In piazza del gesù sono stati invece sottoposti a controlli e denunciati due giovani di Aversa di 18 e 20 anni. il 18enne aveva nelle tasche un coltello a serramanico e un tirapugni. quello di 20 un coltello a farfalla.

Incidente stradale tra due auto, una era stata rubata: 3 feriti

Tre persone sono rimaste ferite, due delle quali in modo grave, in un incidente stradale avvenuto nella notte in via Fontana vecchia ad Arienzo in provincia di Caserta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico, insieme a quelli della stazione di Arienzo. Si indaga sui motivi del sinistro che ha coinvolto due autovetture, una Audi A2 ed una Volkswagen Polo. I tre feriti, tutti italiani residenti nei comuni di Arienzo e San Felice a Cancello, sono stati trasportati dal personale del 118 negli ospedali di Caserta, San Giovanni Bosco di Napoli e Maddaloni, dove due di loro, tra cui il conducente dell'Audi A2, sono stati ricoverati in prognosi riservata. Il terzo, passeggero della Volkswagen Polo è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni. Dalle verifiche dei carabinieri è risultato che l'Audi A2 era stata rubata ieri sera e quindi il conducente è stato denunciato in stato di libertà per furto di autovettura.

Bandito ucciso nel Napoletano: gioielliere indagato per omicidio volontario

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Sara' formalizzata materialmente domani l'iscrizione nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio colposo caratterizzato da eccesso colposo di legittima difesa per il gioielliere che ieri sera a Frattamaggiore ha ucciso a colpi di pistola uno dei rapinatori che avevano poco prima preso d'assalto il suo negozio, nel centralissimo corso Durante. Il reato e' stato ipotizzato sulla base degli elementi finora raccolti nel corso dell'attivita' investigativa. Il titolare dell'esercizio commerciale, che ha circa trent'anni, non era nel negozio ma a casa sua, che si trova sopra il negozio. Si e' accorto della rapina ed e' sceso in strada armato accompagnato da un'altra persona. Al momento la Procura di Napoli Nord non ha emesso una misura cautelare nei suoi confronti.
Intanto è caccia all'uomo nel Napoletano, con posti di blocco e controlli sugli spostamenti di pregiudicati, alla ricerca degli altri due componenti del commando che ieri ha tentato una rapina finita tragicamente nel sangue con la morte di uno dei banditi. In tre, con un 'palo' ad attenderli poco distante, sono entrati in azione, scendendo da due scooter, per svaligiare la gioielleria Corcione di Frattamaggiore  che si trova al corso Durante. Una strada ieri sera particolarmente affollata, con momenti di panico per le famiglie e soprattutto per i bambini presenti in strada, alcuni dei quali vestiti a festa per Carnevale. E proprio uno dei banditi indossava una maschera di Hulk. L'esatta ricostruzione della dinamica e' in fase di completamento: di sicuro, secondo la Polizia che indaga sull'omicidio, Raffaele Ottaiano, uno dei rapinatori, indossava una maschera di Hulk. Avrebbe prima preso in ostaggio uno dei clienti del negozio, poi lo scontro con il titolare. Sembra che il rapinatore abbia esploso colpi di pistola, mentre il titolare della gioielleria ha sparato con una pistola legalmente detenuta colpendo al volto e uccidendo Ottaiano, residente a Caivano, nel Napoletano. Un complice, identificato poi per Luigi Lauro, 29 anni, di Crispano, e' stato bloccato da un ispettore di polizia libero dal servizio di passaggio nella zona. Secondo la ricostruzione della Questura, Lauro avrebbe puntato la pistola al volto del poliziotto che, dopo una colluttazione a terra, sarebbe riuscito a spostare la canna dell'arma e poi ad immobilizzare il rapinatore. In soccorso dell'ispettore e' arrivato un suo amico carabiniere, anch'egli libero dal servizio, con il quale aveva preso un caffe' in un bar vicino. Approfittando del caos e delle strade affollate sono riusciti a far perdere le loro tracce il terzo componente della banda arrivato per svaligiare la gioielleria e il palo che si trovava all'esterno. In base a quanto al momento accertato dalla Polizia, sono state molto scarne le informazioni fornite da presenti sul posto dopo i fatti. L'indagine e' coordinata dalla Procura di Napoli Nord. L'esame dei filmati di videosorveglianza potra' fornire un contributo all'accertamento esatto dei fatti.

Lancia un petardo contro il bus dei tifosi laziali: arrestato 40enne del quartiere Vasto

La pianificazione ed il coordinamento dei servizi di ordine pubblico, in occasione dell’incontro di calcio Napoli-Lazio presso lo Stadio S. Paolo, valevole per il campionato di serie A, nella serata di ieri, ha consentito alla Polizia di Stato di arrestare un 40enne, del quartiere Vasto. Gli agenti, sia in divisa che in abiti civili, dislocati non solo nei pressi dello stadio, ma anche lungo le arterie cittadine che collegano ad esso, hanno attuato servizi idonei al fine di impedire disordini di ogni genere. In considerazione del notevole afflusso di tifosi laziali, prevalentemente giunti a bordo di autobus scortati dalla Polizia di Stato, sono state presidiate tutte quelle zone ritenute ad alta criticità. Nel mentre era in transito uno dei tanti autobus, su cui viaggiava la tifoseria avversaria, gli agenti della sezione “Falchi” del Commissariato di Polizia “S.Paolo”, in Via Agnano Astroni, hanno notato un individuo che, dopo aver lanciato un petardo contro il pullman, si dileguava in direzione dell’Ippodromo di Agnano. La deflagrazione del petardo, fortunatamente, non arrecava danni a persone o cose. Prontamente i poliziotti hanno inseguito e bloccato l’uomo, un tifoso della Curva A, in possesso anche di biglietto per l’ingresso allo stadio, arrestandolo. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari, domani sarà giudicato con rito direttissimo.

Nascondeva 41milioni di euro falsi in giardino: arrestato 67enne

I carabinieri della compagnia Napoli-Stella hanno arrestato per detenzione di banconote false e per detenzione di strumenti destinati alla falsificazione Aniello Rivieccio, un 67enne di Torre del Greco già noto alle forze dell'ordine per reati dello stesso genere.Durante perquisizione nel suo domicilio, poi estesa anche ai terreni circostanti, i militari hanno scoperto che in un capanno con tetto coibentato aveva depositato barili di plastica di quelli per uso alimentare con coperchio a tenuta stagna che sono risultati contenere 90 pacchi di banconote.

I militari dell’arma hanno conteggiato banconote da 100 e 50 false per un totale di 41.000.000 di euro. quelle da 100 avevano 18 numeri seriali diversi. quelle da 50 con 12 seriali diversi. Nei bidoni c’erano anche i clichè: uno per fabbricare banconote da 50 e 2 per l’applicazione dei contrassegni sulle banconote da 50. su 23 fogli erano impresse le stampe di prova.L’ingentissima quantità di denaro che si presume fosse in via d’immissione è stata sequestrata. Iniziate le analisi tecnica a cura del personale della banca d’Italia e del comando carabinieri anti falsificazione monetaria. L’arrestato è stato  rinchiuso nel carcere di Poggioreale.

 

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