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Castellammare, chiusa l’indagine sulla prof arrestata per pedofilia,11 genitori a processo per il pestaggio

Castellammare di Stabia -  Due filoni giudiziari, un solo scandalo. L’inchiesta che ha travolto la scuola media Salvati del quartiere Scanzano arriva al primo vero punto di svolta.

La Procura di Torre Annunziata ha infatti notificato l’avviso di chiusura indagini alla professoressa Veronica Sposito, 38 anni, originaria di Meta di Sorrento, arrestata lo scorso gennaio con accuse pesantissime: violenza sessuale aggravata e induzione al compimento di atti sessuali nei confronti di sette alunni tra i banchi della scuola.

Le accuse alla docente

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i piccoli studenti avrebbero confermato durante l’incidente probatorio gli episodi di abusi, ritenuti “credibili” anche dai periti incaricati dalla Procura. A rendere ancora più grave il quadro accusatorio, ci sarebbero chat e messaggi vocali a contenuto sessuale, recuperati dai cellulari delle presunte vittime.

Un materiale che rischia di pesare come un macigno sul futuro processuale della professoressa. A breve sarà fissata l’udienza preliminare, snodo decisivo per stabilire se Veronica Sposito dovrà affrontare il processo.

La spedizione punitiva

Ma la vicenda non si ferma qui. Perché attorno a questo caso ruota anche un secondo fascicolo, aperto sulla spedizione punitiva del 14 novembre scorso. Quel giorno, poche settimane prima dell’arresto della docente, un gruppo di genitori avrebbe atteso la donna all’esterno della scuola, insultandola e colpendola con calci e pugni.

Un’aggressione in piena regola che non si fermò neppure davanti all’ingresso dell’istituto, sotto gli occhi di colleghi e studenti.

Le indagini dei carabinieri hanno portato a identificare undici persone, per lo più madri di alunni, accusate di lesioni e minacce. Secondo gli investigatori, si trattò di un vero e proprio “raid punitivo”, nato dall’indignazione esplosa tra le famiglie alla diffusione delle prime voci sugli abusi.

Due procedimenti paralleli

Dunque, da un lato una professoressa accusata di pedofilia, dall’altro un gruppo di genitori che avrebbero scelto la giustizia fai-da-te. Due vicende parallele che ora viaggiano nelle aule giudiziarie: un processo per stabilire se la docente sia colpevole delle gravissime accuse che le vengono contestate, l’altro per accertare le responsabilità di chi, convinto della sua colpevolezza, ha deciso di farsi vendetta da solo.

Un intreccio che racconta non solo lo scandalo di una scuola travolta da sospetti e vergogna, ma anche il clima di rabbia e paura che ha spinto alcuni genitori a trasformarsi in aggressori.

Rapine in serie tra Torre del Greco e Torre Annunziata: 49enne arrestato dopo inseguimento e appostamenti

Un’intera mattinata di paura tra Torre del Greco, Torre Annunziata e Trecase. Nel giro di pochi minuti, cinque esercizi commerciali sono stati presi di mira da un rapinatore solitario, che in sella di uno scooter con targa rubata ha seminato il panico tra negozianti e clienti.

Il blitz criminale è avvenuto alle prime ore del giorno: una sequenza rapida, quasi scientifica, che ha insospettito fin da subito investigatori e forze dell’ordine. Le denunce delle vittime e le segnalazioni arrivate al 112 hanno portato Carabinieri e Polizia a un’ipotesi immediata: dietro le cinque rapine ci fosse la stessa mano.

A incastrare il sospettato sono state le telecamere di sorveglianza: fotogramma dopo fotogramma, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata e i militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno seguito i movimenti di un uomo in sella di un ciclomotore, con casco integrale e abbigliamento ben riconoscibile. La targa dello scooter, risultata rubata a Torre del Greco, ha rafforzato i sospetti.

Le ricerche, serrate e senza sosta, hanno dato i primi frutti a Torre Annunziata. In pieno centro, è stato individuato lo scooter. Poco dopo, grazie a un meticoloso appostamento, gli investigatori hanno localizzato anche il presunto autore delle rapine: un 49enne oplontino, già noto alle forze dell’ordine per una lunga scia di precedenti, anche specifici.

Durante la perquisizione, gli inquirenti hanno recuperato il casco, gli indumenti usati per i colpi e parte del bottino. Elementi che, insieme alle immagini delle telecamere e alle testimonianze, hanno stretto il cerchio attorno al sospettato, ritenuto gravemente indiziato di almeno due delle cinque rapine contestate.

Il blitz conclusivo è avvenuto grazie a una sinergia perfetta tra Polizia di Stato e Carabinieri, che hanno operato fianco a fianco dall’inizio delle indagini fino all’arresto. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Napoli Poggioreale.

La notizia dell’arresto ha fatto il giro dei quartieri periferici della due città confinanti in poche ore: i commercianti tirano un sospiro di sollievo, ma resta alta l’attenzione su una serie di episodi che ha riacceso la paura di fronte a un ritorno di vecchie dinamiche criminali sul territorio.

Oroscopo di oggi 25 settembre 2025 segno per segno

1

La Luna in Bilancia cerca armonia e equilibrio, ma un quadrato a Plutone potrebbe scatenare passioni e tensioni represse. È un giorno per negoziare, piuttosto che imporre. Mercurio, sempre più veloce, favorisce la chiarezza mentale e le decisioni importanti.


ARIETE (21 Marzo - 19 Aprile)

  • Amore: La giornata è carica di passione. Attenzione ai battibecchi inutili con il partner. Se single, un incontro fortuito potrebbe rivelarsi elettrizzante, ma non bruciare le tappe.

  • Lavoro: Ottimo momento per chiudere accordi o presentare le tue idee. La tua determinazione è al top, ma evita di essere troppo impulsivo.

  • Salute: Energia da vendere. Sfruttala per un allenamento intenso per scaricare la tensione in eccesso.

  • Finanze: Attenzione alle spese dettate dall'impulso. Potrebbe arrivare una piccola entrata inaspettata.

  • Consiglio del giorno: Conta fino a 10 prima di parlare. La diplomazia è la tua arma vincente.

TORO (20 Aprile - 20 Maggio)

  • Amore: Cerca coccole e tranquillità domestica. Una serata romantica e rilassante in casa rigenererà te e la tua relazione.

  • Lavoro: Giornata produttiva, ideale per lavori di routine che richiedono precisione. L'atmosfera è tranquilla, approfittane per organizzarti.

  • Salute: Il benessere passa dalla pancia. Cura l'alimentazione e concediti un pasto sano e gustoso.

  • Finanze: Situazione stabile. È un buon giorno per pianificare un investimento a lungo termine, ma senza fretta.

  • Consiglio del giorno: Fidati del tuo intuito, soprattutto in ambito finanziario.

GEMELLI (21 Maggio - 20 Giugno)

  • Amore: Sei particolarmente comunicativo e affascinante. Approfittane per una chiacchierata profonda con il partner o per flirtare spensieratamente se single.

  • Lavoro: Riunioni, chiamate, scambi di idee: la tua mente è vivace. Attenzione a non divagare troppo e a restare concentrato sull'obiettivo.

  • Salute: La mente è iperattiva. Un po' di movimento all'aria aperta ti aiuterà a trovare il giusto equilibrio.

  • Finanze: Possibili spese legate a comunicazione (nuovo smartphone, corso di formazione). Valuta con attenzione.

  • Consiglio del giorno: Metti nero su bianco le tue idee geniali. Oggi ne avrai molte.

CANCRO (21 Giugno - 22 Luglio)

  • Amore: Le emozioni sono in primo piano. Hai bisogno di sicurezza e dimostrazioni d'affetto. Comunica i tuoi bisogni con dolcezza.

  • Lavoro: Potresti sentirti un po' vulnerabile. Fidati delle tue competenze e non farti intimidire. Il tuo istanto è un grande alleato.

  • Salute: Giorno per prenderti cura di te. Un bagno caldo o una tisana rilassante saranno rigeneranti.

  • Finanze: Attenzione a spese dettate dalla nostalgia o per la casa. Meglio rimandare acquisti importanti.

  • Consiglio del giorno: Proteggi la tua energia. Non aver paura di dire di no se qualcosa ti mette a disagio.

LEONE (23 Luglio - 22 Agosto)

  • Amore: Il tuo carisma è al massimo. Sei al centro dell'attenzione e puoi conquistare chi vuoi. Nel rapporto, porta allegria e generosità.

  • Lavoro: Momento favorevole per metterti in luce. Proponiti per un progetto importante, la tua creatività è apprezzata.

  • Salute: Vitalità ottima. Attenzione a non esagerare e a non trascurare il riposo.

  • Finanze: Possibilità di un guadagno legato ai tuoi talenti. Sei tentato da un acquisto vistoso: sei sicuro che sia necessario?

  • Consiglio del giorno: La generosità paga, ma non dimenticarti di te stesso.

VERGINE (23 Agosto - 22 Settembre)

  • Amore: L'amore si trova nei gesti pratici e nell'ascolto. Mostrati disponibile e premuroso. Se single, un interesse potrebbe nascere in un contesto quotidiano.

  • Lavoro: Giornata di grande efficienza. La tua capacità di analisi è finissima. Ideale per sistemare questioni in sospeso e organizzare.

  • Salute: Sei attento al tuo benessere. Ottimo giorno per un check-up o per iniziare una routine più sana.

  • Finanze: Gestione oculata delle risorse. Riesci a trovare l'affare perfetto o a mettere da parte dei soldi.

  • Consiglio del giorno: Non essere troppo autocritico. Apprezza i tuoi successi, anche i più piccoli.

BILANCIA (23 Settembre - 22 Ottobre)

  • Amore: Il pianeta Venere, tua governatrice, ti rende irresistibile. Perfetta giornata per un appuntamento o per riconquistare l'armonia in una relazione.

  • Lavoro: La diplomazia è la tua carta vincente. Riesci a mediare tra posizioni opposte e a trovare il giusto compromesso.

  • Salute: L'equilibrio è la parola d'ordine. Cerca di bilanciare lavoro e relax. Una passeggiata in un posto bello ti ricaricherà.

  • Finanze: Situazione armoniosa. Potresti essere tentato da un acquisto per abbellire la tua casa o il tuo guardaroba.

  • Consiglio del giorno: Metti la tua felicità al primo posto. Ciò che è bello fa bene all'anima.

SCORPIONE (23 Ottobre - 21 Novembre)

  • Amore: Passione e intensità sono altissime. Le conversazioni possono toccare temi profondi. Attenzione alla gelosia.

  • Lavoro: La tua determinazione è magnetica. Potresti scoprire informazioni riservate utili. Ottimo per ricerche e indagini.

  • Salute: Giorno di grande forza interiore. Sfruttala per lasciarti andare a un'emozione che trattenevi.

  • Finanze: Potrebbero esserci sviluppi inattatti riguardo a investimenti o debiti. Un'intuizione finanziaria si rivela preziosa.

  • Consiglio del giorno: Trasforma la tua energia più profonda in un progetto costruttivo.

SAGITTARIO (22 Novembre - 21 Dicembre)

  • Amore: L'ottimismo è il tuo afrodisiaco. L'amore lo cerchi in avventure e conversazioni stimolanti. Ideale per pianificare un viaggio con il partner.

  • Lavoro: Visione ampia e idee internazionali. È il momento di guardare oltre il quotidiano e pianificare il futuro.

  • Salute: Benessere mentale ottimo. L'attività fisica all'aperto, soprattutto in natura, è ideale.

  • Finanze: Opportunità legate all'estero o a corsi di formazione. Attenzione a spese avventate.

  • Consiglio del giorno: Segui il tuo spirito d'avventura, ma con i piedi per terra.

CAPRICORNO (22 Dicembre - 19 Gennaio)

  • Amore: L'affetto si dimostra con la fedeltà e l'affidabilità. Un gesto di sostegno concreto vale più di mille parole.

  • Lavoro: Giornata di ambizione e risultati concreti. I superiori notano il tuo impegno. Ottimo per avanzare richieste.

  • Salute: Resistente come sempre, ma non trascurare i piccoli segnali di stanchezza. Il riposo è produttività.

  • Finanze: Ottimo momento per fare bilanci e pianificare. La tua prudenza paga.

  • Consiglio del giorno: Un piccolo passo verso un obiettivo grande è meglio di nessun passo.

ACQUARIO (20 Gennaio - 18 Febbraio)

  • Amore: L'amicizia è la base dell'amore oggi. Condividi i tuoi sogni con il partner. Se single, un amico potrebbe diventare qualcosa di più.

  • Lavoro: Le idee innovative sono ben accolte. Il lavoro di squadra è favorito. Condividi le tue visioni con i colleghi.

  • Salute: Benessere legato alla socialità. Stare con persone stimolanti ti ricarica.

  • Finanze: Situazione originale. Potrebbero esserci guadagni inattesi attraverso progetti collettivi o tecnologici.

  • Consiglio del giorno: Non aver paura di essere diverso. La tua unicità è la tua forza.

PESCI (19 Febbraio - 20 Marzo)

  • Amore: Sogni ad occhi aperti e romanticismo. L'atmosfera è magica. Lasciati andare all'empatia e alla connessione spirituale con l'altro.

  • Lavoro: La tua creatività e intuizione sono al massimo. Ideale per lavori artistici o che richiedono compassione.

  • Salute: Ascolta il tuo corpo e le tue esigenze più sottili. La meditazione o lo yoga sono consigliati.

  • Finanze: L'intuito finanziario è forte, ma evita situazioni confuse o poco chiare. Meglio aspettare.

  • Consiglio del giorno: La compassione che mostri verso gli altri, mostrala anche verso te stesso.

Il 25 settembre 2025 si presenta come una giornata di transizione, dove l'energia della Bilancia ci spinge verso l'equilibrio e la bellezza, ma con la sfida di gestire le profondità emotive che Plutone risveglia.

Non è un giorno per gli scontri frontali, ma per la diplomazia, la comprensione e la ricerca di soluzioni che appaghino tutti. In amore, la chiave è l'ascolto; nel lavoro, la strategia paziente; nelle finanze, la riflessione. La vera opportunità sta nel trasformare le tensioni in consapevolezza, usando la chiarezza di Mercurio per dare voce ai nostri bisogni più autentici senza paura. Che sia una giornata di crescita armoniosa per tutti i segni.

Frode milionaria nell'Avellinese: la Guardia di Finanza sequestra azienda di carni

Avellino – È una truffa da quattro milioni di euro quella scoperta dalla Guardia di Finanza in provincia di Avellino, che ha portato al sequestro di un'azienda operante nel settore della lavorazione e vendita di carni.

Un imprenditore di Vallata è stato denunciato per bancarotta fraudolenta documentale, patrimoniale e fiscale, con l'accusa di aver sottratto una somma ingente destinata al Fisco e ai creditori.

Le indagini, coordinate dalla procura di Benevento, hanno ricostruito un meccanismo di frode sofisticato. Secondo le Fiamme Gialle, l'imprenditore avrebbe orchestrato un'operazione finanziaria illecita: ha creato una nuova società e vi ha dirottato ben 4 milioni di euro provenienti dalla sua precedente azienda, che era stata messa in liquidazione giudiziale dal Tribunale di Benevento. Una manovra che ha di fatto sottratto il denaro ai legittimi destinatari: l'Erario per il pagamento dei debiti tributari e i fornitori.

Per questo motivo, su richiesta del procuratore capo Gianfranco Scarfò e su disposizione del GIP del tribunale di Benevento, l'intera azienda è stata posta sotto sequestro. La misura cautelare ha riguardato non solo i beni strumentali e le autorizzazioni necessarie per l'attività, ma anche il denaro e i conti correnti della società.

Napoli, 89 interdittive antimafia da inizio anno

Napoli – Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione antimafia guidata dalla Prefettura di Napoli per contrastare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale.

Attraverso il gruppo interforze, che opera con continuità e rigore, il lavoro investigativo e informativo si traduce in provvedimenti interdittivi nei confronti di aziende sospettate di legami con le consorterie criminali.

89 interdittive dall’inizio dell’anno

Dall’inizio del 2025 a oggi, il prefetto Michele di Bari ha firmato 89 interdittive antimafia che hanno colpito imprese con sede a Napoli e nei comuni dell’area metropolitana.
I settori più coinvolti sono l’edilizia, il commercio – compreso quello alimentare –, la ristorazione, i servizi di pulizia e raccolta rifiuti, la logistica e i trasporti.

Edilizia “sorvegliata speciale”

Tra le categorie economiche più vulnerabili emerge ancora una volta l’edilizia: 21 imprese del comparto sono state raggiunte da provvedimenti ostativi. Un dato che conferma come il settore delle costruzioni, per la mole di appalti e subappalti e per l’ampiezza del giro d’affari, resti uno dei più esposti al rischio di infiltrazioni mafiose.

Ristorazione sotto assedio

Preoccupante anche il dato della ristorazione: 16 interdittive hanno riguardato bar, ristoranti e attività di preparazione alimentare. Il comparto si conferma terreno fertile per la criminalità, grazie a fattori strutturali come l’uso diffuso di contante, l’elevata incidenza di lavoro irregolare e la scarsa trasparenza delle strutture societarie.

Un settore che, oltre a garantire entrate costanti e diffuse, consente alle organizzazioni criminali di riciclare capitali illeciti, trasformando il denaro sporco in profitti apparentemente puliti.

La “prevenzione collaborativa”

Accanto alle interdittive, il Prefetto ha adottato anche 17 provvedimenti di prevenzione collaborativa previsti dall’articolo 94 bis del Codice antimafia.

Si tratta di misure alternative applicate a imprese in cui sono emersi segnali di infiltrazione considerati occasionali e sanabili, non tali da giustificare un provvedimento interdittivo.
Queste aziende vengono sottoposte a un percorso di recupero della durata di un anno, durante il quale devono attuare prescrizioni precise imposte dalla Prefettura.

In parallelo, a ciascuna viene affiancato un professionista – sorteggiato dall’Albo nazionale degli amministratori giudiziari – con competenze in gestione aziendale.

Affiancamento e ritorno alla legalità

Gli esperti accompagnano le imprese nel percorso di risanamento, vigilano sul rispetto delle prescrizioni e riferiscono periodicamente al Prefetto. L’obiettivo è ricondurre le attività nell’alveo dell’economia legale, prevenendo ulteriori rischi di infiltrazione.

Tra le aziende coinvolte da questi provvedimenti, ancora una volta prevale l’edilizia con 12 casi, seguita dalla produzione e distribuzione di alimenti e bevande e da alcune attività commerciali.

Truffa anziana a Prato: arrestato 19enne di Napoli

Un altro colpo è stato inferto agli specialisti delle truffe ai danni degli anziani. Un giovane di 19 anni, residente a Napoli, è stato arrestato ieri pomeriggio a Prato con l’accusa di tentata truffa aggravata dopo aver cercato di raggirare un’anziana di 85 anni.

Il ragazzo, presentandosi come un falso maresciallo dei carabinieri, aveva contattato la vittima telefonicamente, convincendola a consegnare 12.000 euro in contanti e gioielli per “evitare l’arresto del figlio”, accusato di un presunto incidente stradale mai avvenuto.

Il piano del truffatore, però, è stato sventato grazie alla prontezza di una vicina di casa, che ha insospettito e allertato le forze dell’ordine. Quando il 19enne si è presentato presso l’abitazione dell’anziana per ritirare il denaro e i preziosi, ad attenderlo c’erano gli agenti, che lo hanno immediatamente fermato.

Il giovane è stato trasferito nel carcere pratese della Dogaia, dove rimane in attesa della convalida dell’arresto da parte del giudice.Secondo quanto riferito dalla Procura di Prato, il modus operandi del 19enne ricalca uno schema già noto in città.

Lo scorso 25 agosto, un altro truffatore, un 49enne anch’egli proveniente da Napoli, era stato arrestato con modalità analoghe. In entrambi i casi, i malviventi si sono spacciati per carabinieri, sfruttando il nome di un sottufficiale realmente in servizio per ingannare le vittime e alimentare il panico con racconti di gravi incidenti stradali.

Il copione collaudato che fa leva sulla vulnerabilità emotiva degli anziani

Un copione collaudato, che fa leva sulla vulnerabilità emotiva degli anziani per estorcere denaro e oggetti di valore.Le indagini, coordinate dalla Procura, sono ora concentrate su eventuali collegamenti tra i due episodi e su possibili reti criminali organizzate dedite a questo tipo di raggiri.

Gli inquirenti hanno rinnovato l’appello alla cittadinanza, in particolare agli anziani, invitandoli a diffidare di richieste di denaro o preziosi, soprattutto se provenienti da sedicenti rappresentanti delle forze dell’ordine. “Non consegnate mai contanti o gioielli a sconosciuti e contattate immediatamente il 112 in caso di sospetti”, ha dichiarato un portavoce della Procura.

L’arresto di ieri rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alle truffe agli anziani, un fenomeno che continua a preoccupare le autorità di Prato. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine si conferma fondamentale per contrastare questi crimini odiosi, che colpiscono le fasce più fragili della popolazione.

San Prisco, violenze e minacce alla ex: arrestato 26enne

San Prisco – Una storia di persecuzioni, minacce e violenze che si è conclusa con l'arresto. I Carabinieri della Stazione di San Prisco hanno posto fine all'incubo di una giovane donna, arrestando in differita il suo ex fidanzato, un 26enne di Santa Maria Capua Vetere, con l'accusa di stalking.

L'arresto arriva dopo un'escalation di comportamenti persecutori che il giovane, tossicodipendente, avrebbe messo in atto sin dall'inizio della relazione, lo scorso luglio. Secondo le indagini, l'uomo aveva manifestato fin da subito una gelosia morbosa, che si è tradotta in un'ossessiva serie di videochiamate, insulti e minacce continue.

Gli episodi più gravi, che hanno spinto la vittima a denunciare, risalgono a metà settembre. Il 17, mentre la donna era a cena, l'uomo l'ha colpita con un violento schiaffo alla testa.

L'episodio più allarmante, però, è avvenuto la notte del 22 settembre: il 26enne avrebbe colpito nuovamente la ragazza con uno schiaffo al volto mentre dormiva, accompagnando il gesto con insulti e una gravissima minaccia: "prima o poi ti accoltello". Non contento, le avrebbe anche chiuso a chiave la porta, impedendole di fuggire a chiedere aiuto alla famiglia.

Il giorno successivo, la donna è riuscita a raggiungere i genitori e a trovare il coraggio di recarsi dai Carabinieri per sporgere denuncia. Durante la perquisizione nell'abitazione del 26enne, i militari hanno rinvenuto attrezzature per il consumo di droghe come crack e marijuana, mentre all'interno della sua auto sono stati trovati, ben nascosti, un coltello da cucina lungo 13 cm e un martello, elementi che aggiungono un ulteriore e inquietante risvolto alla vicenda.

Visti i reati e la gravità della situazione, il 26enne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Napoli, gettoni di presenza nelle Municipalità, Strazzullo: "Fare chiarezza, ma senza gogne facili"

Napoli – “Indagini sui gettoni di presenza? Una questione spesso strumentale, che si risolve in un nulla di fatto e che scredita chi, per volontà popolare, rappresenta i quartieri. Ma se vogliamo parlare di spreco, il vero capitolo di spesa non sono le Municipalità in sé, ma organismi come le Giunte, spesso composte da personaggi non eletti”.

Pasquale Strazzullo, ex consigliere municipale per tre mandati consecutivi, oggi non più in carica “per scelta”, rompe gli indugi sul tormentato tema dei rimborsi ai rappresentanti d’area. Lo fa con un’analisi a 360 gradi, invitando a distinguere tra polemiche sterili e nodi reali, a partire da un decentramento amministrativo mai veramente partito.

La discriminazione: pubblico vs privato

Strazzullo, che premette di non aver mai usufruito personalmente di giustifiche lavorative retribuite, punta il dito su una disparità di trattamento che distorce il sistema. “Esiste una vera e propria discriminazione tra dipendenti pubblici e privati”, spiega.

“I primi – come quelli di Asl o EAV – restano giustificati senza limiti giornalieri, continuando a percepire il loro stipendio da lavoratore, oltre ai gettoni di presenza, che però non possono superare i 14 all’anno, anche se si partecipa a 30 sedute. I dipendenti privati, invece, hanno di norma diritto a sole 6 o 7 giornate di giustifica retribuita mensili, con lo stesso tetto massimo di 14 gettoni.

In pratica, i veri beneficiari della possibilità di assentarsi sono i dipendenti pubblici, che peraltro hanno l’obbligo di produrre atti nelle commissioni”.

L’allarme: il rischio assunzioni fittizie

L’ex consigliere allarga però il campo oltre la questione dei gettoni, indicando un potenziale terreno di illecito più insidioso. “Ipotizzabili riscontri di danni alle casse comunali potrebbero verificarsi non tanto sui rimborsi, ma su ipotetiche assunzioni fittizie post-elezione.

Magari con livelli professionali di molto superiori alle reali capacità e ai titoli del neo-lavoratore, che è anche un consigliere eletto. Queste situazioni andrebbero a gravare illecitamente sul bilancio”, avverte Strazzullo.

La critica principale: Giunte inutili e decentramento fallito

Il cuore della riflessione di Strazzullo è però un’accusa di inefficienza strutturale. “Se vogliamo dire che le Municipalità sono inutili, la colpa è del Comune di Napoli che non ha mai attuato concretamente la riforma del decentramento dei primi anni 2000, con la gestione Iervolino”.

È da questo fallimento, secondo lui, che nasce il “vero spreco”: le Giunte municipali. “Sono spesso rappresentate da personaggi ‘trombati’ alle elezioni comunali e nominati per logiche di partito. Un organismo non indispensabile, perché l’articolo 35 del regolamento consentirebbe al Presidente di assegnare incarichi specifici direttamente ai consiglieri eletti”.

Questo, unito alla mancata autonomia gestionale delle Municipalità – che “rilasciano solo pareri non vincolanti” – rende le Giunte, composte da membri non eletti direttamente dai cittadini, “un’oneroso costo che si potrebbe sicuramente evitare”.

La fiducia nelle indagini

In attesa di sviluppi, Strazzullo chiude con un cauto ottimismo verso le attività investigative in corso. “Confidiamo nel lavoro che sta svolgendo la Guardia di Finanza”, conclude, auspicando che le indagini portino finalmente alla luce non solo eventuali irregolarità, ma le criticità di un sistema che fatica a funzionare per i cittadini.

Una richiesta di chiarezza che è anche un monito: non confondere la legittima rappresentanza dei quartieri con gli sprechi di una macchina spesso farraginosa.

Camorra, omicidio di Tommaso Covito: assolto il boss Luigi Di martino o' profeta

Non luogo a procedere. È questa la decisione arrivata dal Tribunale di Napoli sul caso dell’omicidio di Tommaso Covito, ucciso a Santa Maria la Carità il 12 novembre del 2000, nel pieno della sanguinosa guerra di camorra che insanguinava l’area stabiese.

Ad uscire indenne dal processo è Luigi Di Martino, detto “’o profeta”, per anni considerato il reggente del clan Cesarano e indicato come esecutore materiale di quell’agguato.

La sentenza è stata pronunciata dal giudice dell’udienza preliminare, la dottoressa Campanaro, che ha accolto in pieno le argomentazioni degli avvocati difensori, Marcello Severino e Dario Vannetiello.

Un verdetto che ribalta le aspettative della pubblica accusa: per Di Martino la richiesta iniziale era l’ergastolo, sostenuta da un impianto probatorio che appariva robusto.

A puntare il dito contro di lui, infatti, non erano solo i familiari della vittima ma anche cinque collaboratori di giustizia, oltre a un corposo fascicolo di intercettazioni. Eppure, le “sottili e articolate questioni giuridiche” sollevate dalla difesa hanno fatto crollare il castello accusatorio.

Il proscioglimento ha avuto conseguenze immediate: è stata dichiarata la perdita di efficacia della misura cautelare che aveva riportato Di Martino in cella nel settembre scorso, all’esito di una maxi-inchiesta sulla criminalità organizzata nel comprensorio stabiese. L’ex boss, tuttavia, resta comunque detenuto: sta già scontando una pena per altri reati.

L’omicidio Covito resta dunque un "Cold case" senza un colpevole certo, a distanza di venticinque anni. Un delitto che segnò una delle fasi più calde dello scontro tra clan per il controllo del territorio, quando le strade di Castellammare e dintorni erano teatro di agguati, intimidazioni e regolamenti di conti.

Oggi la decisione del gup aggiunge un nuovo capitolo a quella stagione di sangue: Luigi Di Martino, l’uomo che per la DDA fu uno dei più spietati boss della criminalità stabiese, non potrà più essere processato per quell’omicidio.

Afragola, rapina in farmacia: banditi presi dalla polizia in poche ore

Afragola– Una rapina lampo, ma ancor più lampo è stata la reazione della Polizia. Ieri sera, gli agenti del Commissariato di Afragola hanno tratto in arresto due pregiudicati del posto, un 35enne e un 46enne, con l’accusa di rapina aggravata in concorso ai danni di una farmacia della città.

Tutto è cominciato con una chiamata alla Sala Operativa. Poco prima, in II Traversa Viottolo Nicola Setola, l’incubo per i dipendenti della farmacia. A entrare è un uomo con il volto travisato da un passamontagna.

L’azione è fulminea: senza sprecare parole, l’uomo porta la mano nella tasca della felpa, simula la forma di un’arma e, con un cenno, intima di consegnare l’incasso. Minacce velate ma più che efficaci: dalla cassa gli vengono affidati circa 400 euro. Poi, il colpo di scena: il rapinatore non scappa a piedi, ma si dilegua a bordo di un’auto guidata da un complice che lo attendeva con il motore acceso.

Sul posto, però, arrivano prontamente le volanti del Commissariato di polizia. A raccontare la dinamica agghiacciante è un dipendente della farmacia, ancora sotto shock. Gli agenti non perdono tempo: raccolgono le descrizioni e visionano immediatamente i filmati delle telecamere di sorveglianza. Quelle immagini si rivelano decisive.

I due banditi rintracciati a casa: avevano ancora addosso il bottino

In un’operazione di precisione, i poliziotti risalgono in pochissimo tempo ai due sospettati, rintracciandoli e bloccandoli nei pressi delle loro abitazioni. La conferma arriva al momento della perquisizione: addosso al 35enne viene trovato l’intero bottino, i 400 euro appena sottratti. Una prova schiacciante che non ha lasciato scampo.

Per i due uomini, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati simili, non c’è stato tempo per godersi il maltolto. Dopo le formalità di rito, sono stati tradotti in carcere, mentre la città si è già ripresa una fetta di sicurezza grazie al lavoro degli agenti.

Scampia, stupefacenti nascosti nello scivolo del parco pubblico: arrestato pusher

Napoli– Una scena da "pusher" di strada, con la droga celata tra i giochi per bambini, ha portato all'arresto di un giovane di 20 anni nel quartiere di Scampia. LaPolizia di Stato ha messo a segno un nuovo colpo contro il traffico di stupefacenti, grazie ai controlli straordinari disposti dalla Questura di Napoli.

Gli agenti del Commissariato di Scampia, durante un servizio di pattugliamento in via Labriola, hanno notato un uomo che ha utilizzato un insolito nascondiglio per il suo smercio.

Da uno scivolo di plastica, posizionato in un giardinetto pubblico, il ragazzo ha prelevato degli involucri per poi cederli a un altro soggetto in cambio di denaro. Dopo la transazione, l'acquirente si è dileguato rapidamente, ma il pusher è stato immediatamente bloccato dagli agenti.

Durante la perquisizione, i poliziotti hanno trovato 150 euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio, evidente provento dell'attività illecita. Il vero "tesoretto", però, era ancora nello scivolo: ben occultati sotto la struttura, sono stati rinvenuti 29 involucri di cocaina (per un peso di circa 11 grammi) e 11 involucri di eroina (circa 4 grammi).

Il giovane, identificato come un 20enne incensurato, è stato tratto in arresto e dovrà rispondere di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Napoli, poliziotto perse occhio per gli scontri allo stadio: risarcito con 300mila euro

Napoli - Oltre 25 anni dopo il grave ferimento in servizio, la giustizia ha dato ragione a un poliziotto campano, riconoscendogli lo status di "vittima del dovere" e un risarcimento di oltre 300.000 euro.

La Corte d'Appello di Napoli ha confermato la sentenza di primo grado, condannando il Ministero dell'Interno a indennizzare l'agente per i danni subiti.

Un successo giudiziario importante per lo Studio Associati Maior, che ha assistito il poliziotto in un lungo iter legale. "Giustizia è fatta," dichiarano gli avvocati Michele Francesco Sorrentino, Filippo Castaldo e Pierlorenzo Catalano. "È stato finalmente riconosciuto il diritto a essere tutelati anche per fatti risalenti a oltre vent'anni fa."

La vicenda: un intervento allo stadio San Paolo

Il grave episodio risale al 1997. L'agente, pur essendo libero dal servizio, si trovava allo stadio San Paolo di Napoli in qualità di spettatore per la partita Napoli-Juventus. Secondo la normativa che impone agli appartenenti alle forze dell'ordine di essere in servizio permanente, l'uomo è intervenuto per sedare un lancio di oggetti dagli spalti. Durante l'azione, è stato colpito riportando un grave trauma che gli ha causato la cecità monoculare.

Nonostante il grave infortunio, il procedimento amministrativo per ottenere il riconoscimento come vittima del dovere si era concluso senza esito positivo. È stato necessario avviare una causa civile, dove una consulenza tecnica d'ufficio ha stabilito un'invalidità permanente del 30%. Il tribunale ha quindi riconosciuto il diritto del poliziotto alle provvidenze economiche previste dalla legge.

"Il sacrificio dei poliziotti non può essere ignorato"

La sentenza d'appello rappresenta un precedente significativo. "Questo risultato è un importante riconoscimento del diritto delle forze dell'ordine a essere tutelate quando subiscono danni nello svolgimento del proprio dovere," ribadiscono gli avvocati dello Studio Maior. "Siamo fieri di aver ottenuto giustizia per il nostro assistito e di aver confermato che il sacrificio dei poliziotti non può essere ignorato, nemmeno quando sono trascorsi molti anni."

Il caso, conclusosi con la condanna del Ministero, ribadisce un principio fondamentale: il dovere di un agente non ha orari, e la sua tutela deve essere garantita, a prescindere dal tempo trascorso.

Buongiorno si ferma ancora: lesione all'adduttore, niente Milan e Champions

Napoli – Un altro stop improvviso, un altro guaio muscolare frena la rincorsa di Alessandro Buongiorno. Il difensore del Napoli, uscito malconcio dal match di lunedì sera contro il Pisa, ha ricevuto una pessima notizia dal responso degli esami medici: si tratta di una lesione di basso grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra.

Una tegola pesante per gli azzurri e per lo stesso giocatore, che stava finalmente ritrovando la forma migliore.

Dopo la pubalgia che lo ha tormentato per tutta l'estate, costringendolo a saltare le prime due giornate di campionato e la Nazionale, il difensore era tornato in campo da titolare contro la Fiorentina, mostrando subito grande solidità. Questo nuovo infortunio, però, lo costringerà a fermarsi ancora.

Le prospettive per il rientro sono chiare: si parla di un periodo di stop che va dalle tre alle quattro settimane. Buongiorno salterà sicuramente i prossimi impegni cruciali della squadra di Antonio Conte, a partire dalla sfida di campionato contro il Milan e l'importante appuntamento di Champions League contro lo Sporting CP al Maradona. Anche l'ultima gara prima della sosta contro il Genoa è a forte rischio.

Un'assenza pesante per il reparto arretrato partenopeo, che perde uno dei suoi perni in un momento chiave della stagione. Il club ha già fatto sapere che Buongiorno ha iniziato il percorso riabilitativo a Castel Volturno. La speranza, sia del giocatore che del club, è di rivederlo al più presto in campo, magari per il big match contro il Torino alla ripresa del campionato.

A Milano fortunatamente è pronto al rientro dell'altro centrale difensivo titolare ovvero Amir Rrhmani.

Napoli, armi e stupefacenti nel regno del clan D'Amico

Napoli – Prosegue senza sosta l’attività della Questura di Napoli per contrastare il traffico di stupefacenti e la detenzione illegale di armi in città. Nel tardo pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato San Giovanni-Barra hanno compiuto un importante intervento in un edificio abbandonato di via Villa San Giovanni, a San Giovanni a Teduccio, portando alla luce un ingente quantitativo di droga e materiale sospetto.

La zona è sotto il controllo del clan di Salvatore D'Amico o' pirata, il boss legato a doppio filo al clan Mazzarella

Durante un controllo mirato, disposto nell’ambito delle operazioni straordinarie per il contrasto alla criminalità, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 84 bustine di marijuana, per un peso complessivo di circa 200 grammi, e 12 involucri di hashish, pari a 300 grammi.

Oltre alla droga, sono stati scoperti un bilancino di precisione, due coltelli e una pistola replica marca Bruni modello 92, completa di caricatore. Il ritrovamento include anche 8 caricatori per diverse tipologie di armi, 15 cartucce per arma lunga calibro 12 e vario materiale utilizzato per il confezionamento degli stupefacenti.

Il materiale, abbandonato da ignoti, è stato posto sotto sequestro e le indagini sono in corso per identificare i responsabili e ricostruire la provenienza di droga e armi. L’operazione si inserisce in un più ampio piano di controllo del territorio, volto a stroncare le attività illecite che alimentano la criminalità organizzata nel quartiere.

LaQuesturadi Napoli conferma il massimo impegno nel garantire la sicurezza dei cittadini, intensificando le attività di prevenzione e repressione in aree sensibili come San Giovanni a Teduccio, dove il fenomeno del traffico di droga e armi resta una sfida cruciale.

Napoli Est, Manfredi: «Un nuovo polo di sviluppo per la città»

Napoli – Napoli Est si conferma uno dei laboratori urbani più dinamici della città. Lo ha ribadito il sindaco Gaetano Manfredi durante l’inaugurazione della nuova sede dell’Ordine degli Architetti di Napoli, trasferita nell’ex capannone industriale di via Brin 69, oggi rifunzionalizzato e trasformato in spazio di lavoro e innovazione.

«Questa è una delle due grandi zone di sviluppo della città – ha dichiarato Manfredi –. Qui convergono investimenti, insediamenti di aziende e poli universitari. Quella che un tempo chiamavamo periferia oggi è un nuovo centro di un territorio sempre più policentrico. In questa trasformazione, il ruolo degli architetti sarà decisivo: dalla pianificazione al restauro, dalla progettazione alla valorizzazione delle infrastrutture».

Le sfide di Napoli Est

Il sindaco ha ricordato alcuni dei principali cantieri che segneranno il futuro dell’area orientale: il recupero della linea di costa e della balneabilità, la riqualificazione della Manifattura Tabacchi, la riconversione del polo petrolifero, la rigenerazione dell’edilizia popolare di Taverna del Ferro. A questi interventi si aggiungeranno quelli sulla mobilità: dal prossimo anno la linea tranviaria collegherà la zona est a piazza Sannazaro, creando un nuovo asse di collegamento con il cuore della città.

Via Brin 69, simbolo di rinascita industriale

La nuova sede degli architetti rappresenta un caso esemplare di rigenerazione urbana. L’edificio “Brin 69” è nato dal recupero di un capannone dismesso, trasformato in un contenitore multifunzionale capace di ospitare attività culturali e professionali.
«Abbiamo deciso di voltare pagina e guardare a Napoli Est – ha spiegato Lorenzo Capobianco, presidente dell’Ordine –.

Non ci insediamo in un luogo di fascino come il centro storico, ma in un’area difficile, deindustrializzata, che solo ora inizia un cammino di rigenerazione. Un percorso complesso, tutt’altro che immediato».

Il sostegno della Regione

Al taglio del nastro era presente anche l’assessore regionale all’Urbanistica Bruno Discepolo, che ha sottolineato l’importanza della scelta compiuta dagli architetti: «Portare qui la loro sede significa presidiare un territorio in profonda trasformazione. La Regione sta lavorando per sostenere la rigenerazione della fascia costiera vesuviana e la riqualificazione di aree strategiche come piazza Garibaldi. È un impegno condiviso tra istituzioni locali e professionisti per ridisegnare il volto della città».

Napoli, pestaggio e spari contro studente minorenne: arrestato un 22enne

Napoli – Prima le minacce e i pugni al volto, poi gli spari ad altezza uomo contro un ragazzo appena uscito da scuola. Un’aggressione brutale, consumata nel quartiere di Ponticelli, che ha portato all’arresto di un giovane di 22 anni, finito in carcere con accuse pesantissime: tentato omicidio, lesioni aggravate e detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura, è stata eseguita dagli uomini della Squadra Investigativa del Commissariato di Ponticelli.

L’agguato dopo l’uscita da scuola

Secondo la ricostruzione degli investigatori, tutto è iniziato quando la vittima, uno studente minorenne, aveva notato di essere seguita da due giovani – entrambi tra i 18 e i 20 anni – in sella di uno scooter grigio. Sguardi minacciosi e atteggiamenti intimidatori avevano anticipato quello che sarebbe poi degenerato in un vero e proprio raid.

Mentre il ragazzo rientrava a casa in sella al proprio motorino insieme a un amico, i due aggressori lo hanno nuovamente intercettato. Uno di loro lo ha colpito con diversi pugni in pieno volto, facendolo cadere a terra. Solo le grida di una passante hanno costretto i due a fuggire.

 I colpi di pistola

Poco dopo, però, gli stessi aggressori sono tornati sul luogo. Questa volta, il 22enne – seduto sul sellino posteriore del motociclo – ha estratto una pistola e ha esploso almeno quattro colpi contro il giovane studente, mirando all’altezza uomo.

Nessun proiettile ha raggiunto la vittima, ma la violenza dell’azione ha aggravato ulteriormente la posizione giudiziaria dell’indagato.

Le indagini e il complice minorenne

Grazie a successive indagini e riscontri, la polizia è riuscita a identificare entrambi i responsabili: oltre al 22enne, ritenuto l’autore materiale degli spari, è emerso il coinvolgimento di un altro ragazzo ancora minorenne.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura, resta aperta per chiarire il contesto dell’aggressione, avvenuta – come evidenziano gli inquirenti – per futili motivi.

Grazzanise, pusher davanti ai bar: il Questore colpisce con 6 Daspo urbani

questore

Caserta – Colpisci lo spaccio dove prospera: nei luoghi di aggregazione, ai bar, nei punti di ritrovo dei giovani. È la strategia della Questura di Caserta che, su input del questore Andrea Grassi, ha emesso nel mese di settembre sei provvedimenti di “Daspo urbano” contro altrettanti individui, tra i 24 e i 51 anni, ritenuti responsabili di aver trasformato il comune di Grazzanise in una piazza di smercio per stupefacenti.

L’azione di prevenzione della Polizia di Stato affonda le radici nell’operato dei Carabinieri della stazione di Grazzanise. La loro indagine, culminata in arresti e denunce, aveva già portato alla luce un giro di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Analizzando gli atti dell’inchiesta, la Divisione Anticrimine della Questura ha ricostruito le dinamiche dello spaccio, accertando che in diverse occasioni le cessioni illecite avvenivano a ridosso di esercizi pubblici e aree frequentate da giovani, snaturando la vocazione sociale di questi luoghi e creando allarme nella comunità.

Per scongiurare il ripetersi di questi episodi, il questore Grassi ha quindi fatto ricorso allo strumento del Daspo urbano, previsto dal codice antimafia. Il provvedimento, della durata massima di due anni, ha un obiettivo preciso: disinnescare la miccia della criminalità da quei contesti sociali già vulnerabili.

I sei destinatari dei provvedimenti – tutti già noti alle forze dell’ordine – saranno quindi vietati dall’accesso a bar, pub, circoli e, in generale, a tutti i luoghi di pubblico intrattenimento del territorio comunale per i prossimi 24 mesi.

Si tratta di un intervento mirato che va oltre la semplice repressione penale. L’obiettivo, come spiegato dalla Questura, è recidere il legame tossico tra spaccio e vita sociale, proteggendo i cittadini onesti e i più giovani dal degrado e dall’illegalità. Una risposta severa per restituire alla comunità di Grazzanise la serenità e la sicurezza di poter vivere i propri spazi pubblici senza la pesante ombra della droga.

Il Napoli di De Laurentiis sul grande schermo: "Ag4in"

Napoli – “Un racconto cinematografico che cattura l’adrenalina e la suspense fino agli ultimi 90 minuti”. Così Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, descrive Ag4in, il film che celebra il terzo scudetto azzurro, conquistato con largo anticipo nella stagione passata, ma vissuto con un’intensità narrativa degna di una finale al cardiopalma.

Presentato in anteprima al Cinema Metropolitan di Napoli, il film, diretto da Giuseppe Marco Albano, arriva oggi nelle sale e stasera, alle 20, sarà proiettato per il pubblico.Intervenuto al termine della proiezione,

De Laurentiis ha svelato l’ambizione di un progetto che va oltre il singolo trofeo: “Abbiamo deciso di raccontare la storia contemporanea del Napoli, non solo questo scudetto. Il prossimo anno celebreremo i 100 anni del club, fondato da Giorgio Ascarelli nel 1926. Stiamo già lavorando a nuovi film, e le riprese per la prossima stagione sono in corso, con la Champions League che renderà la narrazione ancora più ricca”.

Un progetto a lungo termine, quindi, che punta a immortalare l’epopea azzurra, con un occhio al futuro e un pizzico di scaramanzia: “Facciamo gli scongiuri alla Benedetto Croce perché la festa continui”, ha aggiunto con un sorriso.

Ag4in non è solo un resoconto delle partite che hanno portato al trionfo, ma un viaggio intimo negli spogliatoi del Napoli, dove emergono momenti autentici: le parole di Antonio Conte, il carisma del capitano Giovanni Di Lorenzo, le strategie e le emozioni di una squadra che ha dominato il campionato.

Il cameo finale al film con il la firma sul contratto di De Bruyne

“Abbiamo filmato tutto dall’inizio, sapendo che ogni partita poteva aggiungere un tassello alla storia”, ha spiegato De Laurentiis. Tra le curiosità, il cameo nei titoli di coda che mostra la firma di Kevin De Bruyne sul contratto, un colpo di scena che ha già acceso l’entusiasmo dei tifosi.Il film, approvato senza tagli da Conte, che lo ha apprezzato nella sua versione integrale, offre uno sguardo inedito anche sugli avversari.

De Laurentiis ha lanciato una provocazione: “Chiederemo alle altre squadre di entrare nei loro spogliatoi per ascoltarli. La storia del calcio è fatta di confronti, e noi vogliamo raccontarla tutta”.

Un’idea ambiziosa, che conferma la visione del presidente: trasformare il Napoli in un simbolo non solo sportivo, ma anche culturale.Con Ag4in, il Napoli non celebra solo un titolo, ma getta le basi per un racconto epico che guarda al futuro, tra sogni di gloria e la magia del grande schermo.

La moda maschile sartoriale riparte da Filippo Marchesi

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Il marchio di accessori moda uomo si inserisce nel solco della tradizione made in Italy. Cravatte, pochette e sciarpe sono realizzate su misura con cura e attenzione ai dettagli.

La moda maschile è un caposaldo dell’artigianalità made in Italy da tempi immemori. Percorsi intricati hanno portato la penisola al centro del mondo per quanto riguarda capi d’abbigliamento e accessori da uomo. E se in questi anni il fast fashion sembra aver invaso il panorama mondiale, il mondo virtuale e il guardaroba di uomini e donne, marchi come Filippo Marchesi intendono riportare al centro il fatto a mano. L’amore quasi reverenziale che ogni capo riceve da maestri artigiani ne esalta il valore, sia economico che emotivo. Non si tratta solo di moda, ma di un invito a rallentare, a riscoprire il valore del tempo, della cura, degli oggetti unici rispetto a quelli in serie. «In un’epoca in cui l’industria dell’abbigliamento è dominata dalla produzione di massa e dalla standardizzazione, Filippo Marchesi si distingue per il suo impegno verso l’artigianalità raffinata e il processo di creazione fatto interamente a mano». Questa la dichiarazione con cui il brand si presenta al mondo.

L’equilibrio tra tradizione sartoriale e innovazione

Parte dalle basi della moda uomo, Filippo Marchesi, e traccia un viaggio dalla meta prestabilita: accessori di altissima qualità realizzati in modo artigianale. La storia ispira, sorprende, svela dettagli sconosciuti ai più sul perché proprio la moda italiana si sia imposta per secoli nel mondo. Si è trattato del giusto mix di componenti. Materiali di pregio, laboratori e corporazioni che hanno affinato la lavorazione e un know-how tramandato di generazione in generazione. In questo equilibrio, spicca la componente unica, quella non prevedibile e che non si può insegnare: un gusto sopraffino, che qualcuno dice essere parte integrante dell’italianità.Sicuramente fa parte del dna di Filippo Marchesi, che lavora con fornitori d’eccellenza. Da tutta Italia e dall’Inghilterra arrivano tessuti pregiati, permeati di storia e ricchi di fascino. Seta, lino, shantung, jaquard e cashmere sono gli ingredienti delle cravatte sartoriali, prodotti unici che portano con sé il valore delle mani artigiane che li hanno lavorati. Non ci sono produzioni in serie, ma cuciture a mano, lavorazioni sapienti, design che mescolano con arguzia tradizione e innovazione. 

A chi si rivolge il brand Filippo Marchesi

Sì, perché le cravatte sartoriali, così come pochette, papillon, sciarpe, camicie, vesti da camera sono indirizzate a un uomo contemporaneo che non ha perso il gusto per l’unicità. Circondato da stimoli nel mondo reale quanto in quello virtuale, sa distinguere la vera bellezza dalla mera attrazione, la qualità dalla tendenza, il pezzo unico dalla moda standardizzata. Uno stile sobrio, raffinato e senza tempo ma che non teme di evolversi con le esigenze degli uomini che lo scelgono.La filosofia di Filippo Marchesi coniuga sapientemente la grande tradizione della sartorialità con i valori cari ai consumatori di oggi, primo tra tutti la sostenibilità. L’uso di materiali naturali e riciclati va a braccetto con la creazione di pezzi unici: realizzati su misura per le esigenze del cliente, riducono al minimo i resi e gli invenduti. Così è proprio la produzione artigianale a favorire un consumo consapevole e sostenibile. Ogni pezzo è realizzato con cura, per sopravvivere alle mode passeggere e accompagnare la vita di chi lo sceglie negli anni a venire.

Il significato profondo dell’eleganza all’italiana

L’eleganza autentica è qualcosa che ha a che fare più con le scelte individuali che con il rincorrere ciecamente le mode, e chi sceglie un accessorio sartoriale lo sa. Il tempo dedicato alla sua ideazione, alla scelta del materiale, alla lavorazione dei tessuti e infine alla confezione del prodotto è restituito al cliente. Il risultato finale è un oggetto irripetibile, che per emozione e valore non può essere paragonato a quelli in serie e che dura molto più a lungo.

Una buona cravatta sartoriale è un investimento consapevole per migliorare il proprio guardaroba un pezzetto alla volta; un regalo inestimabile per chi lo riceve in un’occasione speciale. Da custodire con amore e cura ma anche da indossare e valorizzare. Proprio come un gioiello prezioso, che vive sia dell’attenta devozione nell’essere osservato che del piacere inestimabile nell’essere indossato.

Per maggiori informazioni: https://www.filippomarchesi.com/

Avellino, la piaga delle rapine svuota i Postamat: stop ai prelievi notturni in otto comuni

Avellino– È una vera e propria emergenza sicurezza quella che ha spinto Poste Italiane a prendere una decisione drastica: la chiusura notturna degli sportelli Postamat in otto comuni dell'Irpinia.

Dalle 19 alle 8:30 del mattino, i residenti di Aquilonia, Carife, Casalbore, Conza della Campania, Lacedonia, Montaguto, Savignano Irpino e Scampitella non potranno più prelevare contante.

La misura, definita temporanea, arriva in risposta a una preoccupante ondata di assalti che ha preso di mira gli sportelli automatici della zona. I malviventi, utilizzando la tecnica della "marmotta" (un ordigno esplosivo artigianale), fanno saltare in aria i distributori di denaro per rubarne il contenuto. Questa pratica non solo garantisce ai criminali un bottino facile, ma causa anche ingenti danni alle strutture degli uffici postali.

A fronte di numerosi episodi, andati a buon fine o meno, la direzione provinciale di Avellino ha preferito tutelare i propri uffici e, di conseguenza, il servizio ai cittadini. I danni provocati dalle esplosioni, infatti, rendono spesso necessario chiudere gli sportelli per diverse settimane o addirittura un mese per le riparazioni, lasciando i residenti completamente privi di servizi postali.

La scelta di sospendere i prelievi notturni vuole quindi essere un deterrente per i rapinatori e, allo stesso tempo, un modo per mantenere attivi gli uffici postali durante il giorno. La speranza è che questa misura, seppur scomoda, possa arginare il fenomeno e consentire il ripristino di un'operatività completa.

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