Gli imprenditori del caffè Chirico nel traffico di cocaina dalla Colombia

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Erano i due fratelli Virgilio e Fernando Chirico, imprenditori del caffè di Aversa i due riferimenti commerciali dei narcos che importavano fiumi di cocaina da Colombia e Panama attraverso i carichi di caffè.

I due sono stati arrestati insieme con altre sette persone su disposizione della Dda di Napoli.Le indagini del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico), diretto dal colonnello Danilo Toma, hanno fatto luce  su un traffico di cocaina tra Soccavo, Fuorigrotta, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Aversa e Giugliano.

E a proposito di Torre Annunziata e Castellammare, tra gli arrestati ci sono anche i due noti narcos stabiesi i due fratelli Adriano Manca e Maurizio Manca legati al clan dei Gallo Cavalieri. Il primo infatti è stato più volte arrestato per traffico internazionale di droga.

    La cocaina nascosta nei carichi di caffè, trasferita via mare all’interno di container, poi attraverso complessi processi chimici, veniva estratta in una struttura di Giugliano e poi immessa sul mercato napoletano.

    Gli altri arrestati sono Fabrizio Barbati, 33 anni, Raffaele Barca, 52 anni, Jairo Heli Cubides Monsalve, 68 anni, Antonio De Masi, 65 anni e Luigi Nocera, 48 anni. Obbligo di dimora, invece, per Alessandro Basile, 48 anni, e Pietro Carpinelli, 42 anni.

    Dalle indagini è emerso che Barbati, originario di Soccavo, Barca, i fratelli Chirico, De Masi e dei fratelli stabiesi Manca erano quelli che gestivano il trafficoi di cocaina dal Sud America. In particolare Barbati, come spiega Il Roma, in qualità di capo e promotore, si sarebbe occupato di realizzare e concludere le trattative in Colombia e Panama per l’acqui- sto e la distribuzione delle partite di cocaina.

    Barca avrebbe finanziato personalmente e reclutato altri finanziatori per l’acquisto della droga; Adriano Manca e Maurizio Manca, nel ruolo di sottocapi, avrebbero reclutato finanzia- tori e avrebbero gestito la successiva distribuzione delle partite di cocaina.

    Masi, oltre a finanziari gli acquisti in Sud America, avrebbe anche dato la disponibilità di società al fine di celare le importazioni di cocaina con carichi di fertilizzante organico; lo stesso in- carico sarebbe stato poi ricoperto da Chirico, imprenditore invece attivo nel settore del caffè.

    (nella foto da sinistra i fratelli Virgilio e Fernando Chirico, Adriano Manca e Maurizio Manca)



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