Napoli, alla Mostra d’Oltremare scoperti 400 furbetti ad ingrossare la fila e le polemiche

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Napoli, alla Mostra d’Oltremare scoperti 400 furbetti ad ingrossare la fila e le polemiche.

Polemiche, file, centinaia di metri di coda, con medici e infermieri fermi al freddo sotto la pioggia battente, all’esterno del Vaccine center di Napoli, allestito dall’Asl Napoli 1 centro, alla Mostra d’Oltremare. Ci sono stati però numerosi ‘furbetti’ che hanno tentato di intrufolarsi per sottoporsi al vaccino. Ingrossando così la fila e facendo alimentare a dismisura le polemiche sui tempi di attesa per vaccinarsi. Senza la loro presenza sarebbe stata comunque una attesa lunga ma sicuramente non lunghissima come è stata nei primi due giorni. Infatti secondo quanto comunica la direzione generale dell’Asl Napoli 1 centro sono state “200 le persone fatte allontanare dalla fila, e altrettante sono state individuate e allontanate nella giornata di oggi”: 400 nei primi due giorni. Il personale in servizio ha evitato che questi soggetti si vaccinassero al posto di coloro i quali ne avevano titolo.

“Nonostante sia più che comprensibile il disagio per le lunghe attese, ancora una volta siamo testimoni di un vergognoso sciacallaggio, con il quale da parte di alcuni si cerca di mettere in ombra un poderoso sforzo nella lotta al Covid”. Lo scrive in una nota la direzione dell’Asl Napoli 1.

“Quella messa in piedi alla Mostra d’Oltremare di Napoli dall’Asl Napoli 1 centro è un’imponente macchina organizzativa al servizio della città di Napoli – prosegue la direzione generale -. Il Covid vaccine center vede ogni giorno in servizio 8 medici vaccinatori, 1 medico rianimatore, 18 infermieri, 16 operatori socio sanitari, 20 amministrativi, 4 farmacisti e 4 infermieri preparatori che svolgono la loro attività nelle varie aree organizzate su 4.000 metri quadrati del padiglione 1 della Mostra d’Oltremare. Tutti infaticabilmente al servizio della città di Napoli già da diversi giorni per raggiungere l’obiettivo di vaccinare un giorno dopo l’altro migliaia di persone (ieri 2.194, oggi ancor di più). Tutto questo, chiaramente, al di là di uno sforzo straordinario che si protrae ormai da 11 mesi”.

    “Non bastassero le normali difficoltà – incalza l’Asl – legate al funzionamento di un’articolata e complessa organizzazione, va registrato anche il comportamento irresponsabile di alcuni, che pur non avendo diritto alla vaccinazione hanno comunque cercato di intrufolarsi creando non pochi rallentamenti allo scorrimento delle code. Nella sola giornata di ieri, più di 200 persone sono state fatte allontanare dalla fila, e altrettante sono state individuate e allontanate nella giornata di oggi. Solo il grande lavoro di tutto il personale in servizio ha evitato che questi soggetti si vaccinassero al posto di coloro i quali ne avevano titolo. È questa la vera vergogna. La direzione generale dell’Asl Napoli 1 centro è già a lavoro per migliorare alcuni aspetti organizzativi, con l’obiettivo di rendere le attese meno lunghe. Già da domani, alle persone in fila saranno distribuiti numeri con finestre orarie così che possano ritornare nella finestra oraria giusta, senza aspettare per lungo tempo.

    La direzione strategica dell’Asl Napoli 1 centro – spiega ancora la direzione generale dell’azienda sanitaria – sta anche valutando la creazione di ulteriori punti vaccinali sulla città di Napoli, così da affrontare al meglio le successive fasi, quando saranno chiamati a vaccinarsi centinaia di migliaia di cittadini. Non bisogna tuttavia dimenticare che quello al quale si sta assistendo è la più imponente campagna di vaccinazione di massa mai realizzata, e che Napoli e la Campania stanno rispondendo alla sfida con orgoglio, determinazione ed efficienza. È inaccettabile, e c’è davvero da rimanere sbigottiti, al cospetto di tanta ostinata arroganza nel criticare sempre e comunque, in particolare da parte di alcuni che farebbero meglio a tacere, avendo fatto di inefficienza ed incompetenza la propria bandiera. Va rammentato – conclude l’Asl -, infine, che per la vaccinazione è necessario munirsi di tessera sanitaria e documento di identità, nonché di un documento che attesti l’effettiva appartenenza alla struttura sanitaria”.



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