Dalla provincia di Caserta ad una delle piazze di spaccio più importanti della Capitale

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È il viaggio che quotidianamente faceva l’eroina gialla destinata ai consumatori romani: trenta euro a dose per una ‘palletta’ da 0,20 grammi, con una percentuale di purezza variabile tra il 23% e il 38%.
È il traffico smantellato da una operazione dei dei carabinieri di San Pietro che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa – su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale in sede, nei confronti di 17 persone (di cui 9 in carcere, 5 sottoposti agli arresti domiciliari, 2 a divieto di dimora a Roma e 1 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
Le indagini, come riporta RomaToday, sono state avviate nel febbraio 2019 e hanno consentito di individuare un ampio e strutturato contesto dello spaccio dell’eroina gialla nel quartiere Aurelio. In quel tratto della Capitale, secondo i riscontri investigativi dei militari dell’Arma coordinati dal Maggiore Francesco Soricelli, negli ultimi mesi, sarebbero state vendute circa un centinaio di dosi al giorno. Un giro d’affari attorno ai 325 mila euro al mese, per il gruppo di spacciatori che aveva contatti con narcotrafficanti della malavita campana, comprando lo ‘sballo’ a Caserta per poi rivenderlo nella Città Eterna.
Tra i clienti italiani della zona e non solo, tra i 25 e i 60 anni. Alcuni arrivavano anche dal litorale nord, da Civitavecchia o Cerveteri per avere un “pezzo”. L’Aurelio era così diventata la piazza di spaccio dei pusher che arrivano da Torre Maura, Alessandrino e Madonna del Riposo. Inoltre, l’indagine ha consentito di localizzare le basi in cui avvenivano le operazioni di taglio e di confezionamento della sostanza stupefacente nei quartieri Casale Lumbroso e Borghesiana, dove giungeva per tramite di corrieri nigeriani. Questi trasportavano la sostanza stupefacente dal litorale domizio in involucri ingeriti per eludere qualsiasi controllo di polizia.
Nel corso dell’indagine, sono già state arrestate 13 persone in flagranza di reato, trovate in possesso complessivamente, nelle varie occasioni, di 2,170 chilogrammi di eroina e circa 5.700 euro in contanti. Gli arrestati sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Roma e Viterbo ovvero accompagnati ai rispettivi domicili in regime di detenzione.


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