San Giorgio, la Procura spiega perché i tre devono tornare in carcere

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La Procura di Napoli ha presentato ricorso in Cassazione contro la scarcerazione dei tre presunti violentatori della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Il pm Cristina Curatoli hanno messo nero su bianco elementi che vanno presi in considerazione per poter riarrestare i due 18enni e il 19enne rimessi in libertà dal Riesame, perché 3 diversi collegi hanno ritenuto non credibili le dichiarazioni della ragazza vittima degli abusi compiuti in un ascensore della stazione il 5 marzo scorso. Secondo la procura, le patologie di cui soffre la 25enne hanno condizionato la sua reazione; lei ha provato anche a difendersi, mordendo i tre così come emerge dal racconto di uno dei ragazzi arrestati. Inoltre, sempre secondo l’accusa, due dei tre ragazzi si sono più volte contraddetti nel loro racconto rispetto al primo incontro con la ragazza avvenuto a febbraio scorso: uno dei due sostiene di aver fatto sesso con la 24enne di Portici nella sua cameretta. Una circostanza che serviva a sminuire quanto poi avvenuto in stazione. Altro punto oggetto del ricorso sono le immagini del sistema di videosorveglianza della stazione, dove si vede uno degli indagati tenere la stretta la spalla della vittima e spingerla nell’ascensore. Anche questo aspetto per la Procura è sintomo della violenza subita.Secondo quanto si e’ appreso la circostanza del morso, di cui parla l’indagato, fa riferimento al primo rapporto sessuale. Per gli inquirenti un’altra discrepanza emerge, ancora una volta, dagli interrogatori sostenuti dagli indagati di fronte al pm, in carcere. La circostanza fa riferimento all’incontro che la 24enne ha con due degli indagati 15 giorni prima delle presunte violenze in ascensore. In quell’occasione la 24enne viene seguita fino a casa. Durante il tragitto più volte i due cercano un approccio e la giovane viene anche palpeggiata. Ma poi davanti l’abitazione, i due desistono. Uno dei giovani, solo uno, riferisce agli inquirenti che in quell’occasione, invece, la ragazza li avrebbe fatti entrare – entrambi – in casa dove, nella sua stanzetta, hanno dei rapporti sessuali. Di questa circostanza l’altro ragazzo non parla, invece. E per gli investigatori anche questo minerebbe l’affidabilità dei racconti resi dagli indagati. Intanto prosegue l’analisi dei dati memorizzati sui cellulari degli indagati dove, pero’, risulterebbero essere state eseguite delle cancellazioni. La Polizia di San Giorgio a Cremano, inoltre, sta indagando su una scritta (“Autodifesa transfemminista. Sorella noi ti crediamo. Voi tre i primi della lista”, ndr) su un muro della stazione Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano dove e’ avvenuta la presunta violenza sessuale sulla 24enne.


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