‘Arianna, una vita al limite’. Presentato a Torre del Greco l’ultimo film del regista Giuseppe Di Salvatore

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Una storia intensa per raccontare il disturbo borderline.
Una giovane donna, bella, desiderabile. Ma anche fragile, piena di incertezze, insicura. E' Arianna – interpretata da Noemi Cognigni – la protagonista dell'ultimo lavoro del regista Giuseppe Di Salvatore. Un intenso, ruvido, coinvolgente che affronta una tematica spesso tabù: il disturbo di personalità borderline. Una condizione psichica con riflessi a livello fisico e mentale. Nell'opera – prodotta da Ferdinando D'Antuono – si offre uno scorcio della vita della giovane Arianna in un percorso emotivo ricco di colpi di scena, capace di coinvolgere e catturare gli spettatori. Il regista non è nuovo a tematiche dal forte impatto sociale. Il film è stato proiettato ieri sera in anteprima presso il Teatro Sant'Anna di via Madonna del Principio a . Grande entusiasmo e partecipazione alla presentazione dell'opera. All'evento sono intervenuti – oltre al cast al gran completo – anche il sindaco Giovanni Palomba, il dott. Luigi Intoccia, la dottoressa Anna Lardone e la prof.ssa Angela Gelardi.
“Dopo i temi dello stalking e del bullismo, ho voluto affrontare quello del borderline”, racconta Giuseppe Di Salvatore, “il lavoro di preparazione è stato minuzioso e complesso. Comportamenti e azioni dei soggetti affetti da borderline spesso possono essere fraintesi. Mi sono rivolto ad esperti della materia, professionisti specializzati nel trattare questo disturbo della personalità sforzandomi di garantire – attraverso la narrazione – uno sguardo capace di cogliere tutte le sfumature di questo fenomeno”. Dagli sbalzi d'umore a scelte apparentemente incomprensibili, dalla rabbia alla paura del rifiuto, dalla seduttività estrema all'isolamento. Arianna vive una serie di situazioni e contesti che hanno trasportato il pubblico intervenuto ieri sera per il lancio in un viaggio emotivo intenso. “Il mio obiettivo non è mai stato quello di fornire una soluzione o di individuare una via d'uscita”, continua il regista, “ma di offrire spunti di riflessione. Nel film accompagniamo Arianna nelle sue paure, nelle sue angosce, nei suoi momenti di euforia. Per arrivare poi al messaggio finale del film che naturalmente non anticipo, invitando tutti a vivere le emozioni della pellicola e a scoprire l'ossessione, la dipendenza e la bellezza dell'imperfezione”. Prodotto da F.D. Raffaele Viviani & Dagal Creations, il film è stato girato in provincia di e le musiche sono state curate dal talentuoso Franco Desyre. La pellicola è in lizza per la partecipazione a diversi festival nazionali e internazionali.



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