Allarme truffe alle poste di Castellammare e Gragnano: c’è l’inchiesta

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Allarme truffe nell’area gragnanese e stabiese per vaglia postali clonati e soldi incassati da ignoti. Tutto all’insaputa dei proprietari. Sono circa una decina i casi segnalati in tutta la zona negli ultimi mesi. Così la procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta. Gli ultimi casi sono stati registrati nella città della pasta dove alcuni utenti hanno provato ad incassare gli assegni ma si sono ritrovati davanti ad uno spiacevole episodio. Così come è accaduto ad una donna che, assistita dagli avvocati Carmine Iovino per la vicenda penale e Antonio Lembo e Mario Gentile, per il civile ha dichiarato di aver sempre tenuto i soldi in un posto sicuro, accessibile solo a lei e nemmeno ai familiari. Pare che qualcuno alle poste sia riuscito a clonare il titolo e ad incassarlo al posto della signora. I fatti risalgono al dicembre del 2016 quando la donna si reca all’ufficio postale di via Vittorio Veneto per incassare un assegno. Siccome si tratta di una somma ingente, la signora decide di trasferire in un vaglia “Patrimonio BancoPosta” la cifra rimanente per poi ritirarli in secondo momento. Circa un mese fa la donna ritorna in posta e chiede di ritirare la somma in contanti. Qui la triste scoperta. Il vaglia è stato clonato e incassato da uno sportello bancario Unicredit in contanti. Così la signora si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia. I militari già stanno indagando su casi simili. A Castellammare un uomo ha denunciato la clonazione di un buono fruttifero di circa 19mila euro incassato direttamente da ignoti. Quei titoli però sono accessibili solo ai dipendenti che lavorano all’interno dell’ ufficio postale. Le indagini della procura oplontina procedono contro ignoti ma i primi sospetti ricadono sui dipendenti degli uffici postali in cui erano sottoscritti i titoli. Gli investigatori stanno controllando gli accessi ai sistemi informatici degli uffici postali “incriminati” per capire attraverso gli orari e i movimento fatti chi potrebbe essere il dipendente infedele che si sarebbe appropriato dei soldi dei clienti.

 


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