

Una delle auto rinvenute nell'ex Sofer
Pozzuoli – Gli scheletri industriali dell’ex Sofer tornano a far parlare di sé, questa volta non per progetti di riqualificazione, ma come nascondiglio per la criminalità locale.
Un’operazione lampo della Polizia Municipale di Pozzuoli, coordinata dal comandante Fabio Felice De Silva, ha portato alla scoperta di un vero e proprio deposito di mezzi rubati all’interno dei vecchi capannoni dello stabilimento.
Tutto è nato da un dettaglio apparentemente insignificante: un cancello trovato aperto in modo anomalo durante un normale servizio di pattugliamento. L'intuizione dei due agenti di turno ha fatto scattare l'ispezione immediata. Supportati dai sottotenenti Terrin e Cacciapuoti, i "caschi bianchi" sono penetrati nell'area industriale, perlustrando gli stabili fatiscenti.
Tra i pilastri di cemento e la fitta vegetazione che negli anni ha divorato la struttura, i poliziotti hanno rinvenuto cinque veicoli: tre autovetture, un motociclo e un furgone, tutti accuratamente occultati tra i rovi per sfuggire ai controlli dall'alto e dalla strada.
I riscontri sulle banche dati hanno confermato i sospetti: ogni mezzo era stato sottratto ai legittimi proprietari a partire dallo scorso agosto. Il bottino, pronto probabilmente per essere smontato o rivenduto sul mercato nero, apparteneva a due cittadini di Pozzuoli e tre residenti nel Casertano.
Dopo i rilievi di rito, la Municipale ha contattato le vittime del furto, procedendo alla riconsegna dei veicoli tra lo stupore e il sollievo dei proprietari, che ormai avevano perso le speranze di ritrovarli.
Sebbene il recupero sia andato a buon fine, il caso resta aperto. Gli inquirenti stanno ora lavorando per risalire agli autori del furto e della ricettazione. L'attenzione si concentra sulla gestione degli accessi all'area ex Sofer e su possibili testimonianze o filmati di videosorveglianza della zona che possano aver immortalato i movimenti della banda.