
A Caivano, nel Parco Verde, un ascensore guasto da oltre novanta giorni ha trasformato la vita di un anziano invalido al 100% in una prigione domestica, impedendogli di ricevere cure mediche e di svolgere attività quotidiane essenziali, sollevando interrogativi sulla manutenzione degli impianti e.
Caivano – Da oltre novanta giorni l’ascensore di uno stabile del Parco Verde di Caivano, precisamente nella scala C2/2, è fuori uso. Un guasto che non riguarda solo un problema tecnico, ma una vera e propria emergenza sociale: un anziano di 80 anni, invalido al 100%, si ritrova imprigionato in casa, costretto a rinunciare a visite mediche, controlli e alle più semplici attività quotidiane.
L’uomo, legittimo assegnatario dell’alloggio, vive al primo piano di un edificio dotato di ascensore, ma da mesi non riesce a scendere. Ha una gamba amputata e un occhio solo, condizioni che rendono impossibile per lui affrontare le scale. Senza l’ascensore, non può raggiungere il piano terra autonomamente e dipende completamente dai familiari per ogni spostamento. Una situazione che, di fatto, lo relega in casa, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla dignità.
La denuncia arriva dal figlio dell’anziano, che ha raccolto video e testimonianze a sostegno della segnalazione. I filmati mostrano l’ascensore fermo, inutilizzabile, e lo stato di abbandono in cui versa la struttura. L’uomo, già fragile per condizioni fisiche gravi, non riesce più a sottoporsi a controlli sanitari né a uscire per le esigenze più elementari: farmaci, spesa, incontri con la famiglia.
Sulla vicenda è intervenuto il deputato Francesco Emilio Borrelli, di Alleanza Verdi–Sinistra, che ha definito la situazione “inaccettabile”.
“È inaccettabile che un anziano invalido al 100% venga di fatto segregato in casa per mesi a causa di un ascensore guasto. Parliamo di una persona fragile, che ha diritto a cure, assistenza e dignità. Situazioni del genere non possono essere tollerate, soprattutto in contesti già difficili come quello del Parco Verde.”
Borrelli ha annunciato che chiederà spiegazioni agli enti competenti e solleciterà un intervento urgente.
“Non è possibile che inefficienze e ritardi ricadano sempre sui più deboli. Se non arriveranno risposte concrete in tempi rapidi, porteremo la questione nelle sedi opportune.”
La richiesta è chiara: ripristino immediato dell’ascensore e verifica dello stato di manutenzione degli impianti in tutto il complesso del Parco Verde, per evitare che altre persone fragili, anziani o disabili, si ritrovino in condizioni analoghe, private dei più elementari diritti di mobilità e accesso ai servizi.
Fonte REDAZIONE






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Vergogna
Vergognatevi un uomo con una gamba imputata che non può scendere da casa sua per andarsi a fare una visita vergogna