Musica

Napoli celebra Enzo Avitabile: festa di popolo in Piazza Mercato con De Gregori e Jovanotti

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Napoli si è fermata per abbracciare uno dei suoi figli più amati. Ieri sera Piazza Mercato si è trasformata in un’arena travolgente per celebrare i 70 anni di Enzo Avitabile e i suoi 50 di carriera musicale. Un evento gratuito, ma denso di significati, che ha riunito migliaia di persone sotto il segno della musica, dell’inclusione e dell’identità partenopea.

A scandire il ritmo della festa, una line-up d’eccezione: Francesco De Gregori, Lorenzo Jovanotti – incontenibile sul palco – e Daby Touré, musicista mauritano, hanno condiviso la scena con Avitabile in un alternarsi di brani iconici, dal sapore globale. Le percussioni dei Bottari, la voce della piazza e i testi in napoletano, francese, arabo e italiano hanno dato vita a uno spettacolo che ha superato i confini del concerto, diventando un rito collettivo.

Il palco, affacciato sulla piazza di Masaniello, ha accolto brani come “Napoli Nord”, “Paisà”, “Canta Palestina” e “Tutt’e egual song’ ’e criature”, accompagnati da momenti di intensa partecipazione civile. Le bandiere palestinesi tra il pubblico, il messaggio pacifista e universale della musica di Avitabile e l’energia di artisti e spettatori hanno restituito l’immagine di una Napoli viva, consapevole, unita nel canto e nella lotta.

Dietro le quinte, tra saluti e abbracci, volti noti come il sindaco Gaetano Manfredi, il procuratore Nicola Gratteri – legato da un’amicizia profonda con l’artista –, l’assessora Teresa Armato, la direttrice artistica Laura Valente, il rapper Ntò e tanti amici. Tutti lì, a celebrare non solo un compleanno, ma una carriera che ha saputo dare voce a chi spesso resta ai margini, mescolando ritmi, culture e battiti di cuore.

Articolo pubblicato il 30 Giugno 2025 - 12:07 - Vincenzo Scarpa

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  • E' stato un evento molto belissimo e emozionante, ma ho notato che forse c'erano troppe persone. La musica era buona, ma non so se tutti hanno capito il messaggio di inclusione. Un po' più di organizzazione avrebbe aiutato.

Pubblicato da
Vincenzo Scarpa