Castellammare – Proseguono senza sosta le indagini sul crollo della cabina della funivia del Monte Faito, che ieri pomeriggio è costato la vita a quattro persone.
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Dopo il primo intervento dei soccorritori, oggi è in corso un nuovo sopralluogo della Procura di Torre Annunziata per ricostruire le dinamiche del disastro.
La cabina, precipitata intorno alle 15.30 lungo il tragitto che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito, è stata ritrovata in una zona impervia, tra il secondo e il terzo pilone dell’impianto, a centinaia di metri di distanza dalla vetta.
I soccorritori hanno raggiunto il relitto dopo ore di ricerche complicate dal terreno scosceso.
Le ipotesi di reato
Le indagini, coordinate dal procuratore Nunzio Fragliasso, dall’aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto Giuliano Schioppi, sono gestite dalla Polizia di Stato di Castellammare di Stabia. Al momento, i reati ipotizzati sono disastro colposo e omicidio plurimo colposo, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità tecniche o gestionali.
Gli inquirenti stanno esaminando i resti della cabina e l’infrastruttura della funivia per verificare possibili cedimenti strutturali o manutenzioni carenti. Intanto, la comunità locale è sotto choc per una tragedia che riapre il dibattito sulla sicurezza degli impianti turistici.
Le operazioni di recupero e analisi continueranno nelle prossime ore, mentre la Procura valuta se disporre perizie più approfondite. Intanto, rimane alta l’attenzione per eventuali sviluppi sulle cause del crollo.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2025 - 14:32