#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 7 Giugno 2025 - 16:48
28.9 C
Napoli

Arzano, atti intimidatori contro il giornalista Rubio: due boss di camorra a processo

Due presunti boss del rione 167 ordinano minacce a un cronista. Il Gip rinvia a giudizio Monfregolo e Alterio. In aula a maggio il processo per minacce aggravate da finalità mafiosa.
facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Napoli – Non fu un gesto casuale, tantomeno una bravata di ragazzi. Il lancio di petardi e oggetti esplosivi contro l’abitazione del giornalista Domenico Rubio, nella notte tra il 2018 e il 2019, fu un atto intimidatorio pianificato.

A ordinarlo, secondo gli investigatori, furono i vertici della camorra del rione 167 di Arzano, periferica a nord di Napoli.

Ora, a distanza di anni, il Gip Antonino Santoro del Tribunale di Napoli ha disposto il rinvio a giudizio per Giuseppe Monfregolo e Antonio Alterio, entrambi già detenuti e ritenuti esponenti di spicco del clan. L’accusa è di minacce aggravate dal fine mafioso. La prima udienza si terrà il 7 maggio presso il Tribunale di Napoli Nord, con Rubio costituito parte civile.

L’attacco al giornalista: una escalation di violenza

I fatti risalgono al 2018, quando la casa del giornalista, direttore di Arzano News, fu presa di mira in più occasioni. Il 27 e 28 luglio, e poi ancora il 29 agosto, esplosioni e lanci di petardi squassarono la quiete notturna. Durante l’ultimo episodio, un ordigno danneggiò persino le imposte del balcone.

Secondo le indagini, gli esecutori materiali furono tre minorenni, ma a muoverli sarebbe stato il clan. Le minacce erano una risposta alle inchieste di Rubio, che da anni denunciava infiltrazioni camorristiche in appalti e procedure amministrative ad Arzano.

Le rivelazioni dei pentiti e la scorta

A confermare la matrice camorristica ci sarebbero anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pasquale Cristiano, noto come “Pikstik”. Le sue parole, insieme ai pezzi giornalistici di Rubio acquisiti agli atti, hanno contribuito a ricostruire il movente: zittire una voce scomoda.

Le intimidazioni furono così gravi che il prefetto dispose per Rubio la scorta, ancora oggi necessaria. Non solo: il giornalista, responsabile per la legalità del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania (SUGC), ha subito anche ripercussioni economiche, con la perdita di una fonte di reddito legata alle ritorsioni.

La solidarietà sindacale: “Mantenere alta l’attenzione”

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) e il SUGC hanno espresso forte preoccupazione. In una nota congiunta, le segretarie Alessandra Costante (FNSI) e Geppina Landolfo (SUGC) hanno sottolineato:

“Rubio continua a subire gravi ritorsioni per il suo lavoro. L’ultima ha comportato l’interruzione di un’attività che rappresentava la sua principale fonte di reddito. Per questo è necessario che l’attenzione sulla sua sicurezza resti altissima”.

Il processo di maggio potrebbe fare luce su un sistema di intimidazioni che mira a soffocare il giornalismo d’inchiesta, soprattutto quando sfida il potere della criminalità organizzata. Una prova di resistenza per Rubio e per chi, come lui, non abbassa la testa.

(nella foto un frame estratto dal video dell’attentato e da sinistra i boss Giuseppe Monfregolo e Antonio Alterio con il giornalista minacciato Domenico Rubio)


Articolo pubblicato il giorno 3 Aprile 2025 - 08:29

Cronache Video

1 commento

  1. L’attacco al giornalista Domenico Rubio è veramente preoccupante e fa riflette su come la criminalità possa influenzare il lavoro di chi fa informazione. È importante che ci sia più protezione per i giornalisti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

Benevento, accusato di minacce e lesioni: assolto 27enne
Arzano, occupazioni abusive suolo pubblico ed evasione tributi: sanzioni e...
Chiara Tramontano alla Feltrinelli di piazza dei Martiri presenta Non...
Maddaloni, 47enne arrestato per maltrattamenti e rapina ai danni della...
I Cesaroni tornano a Giffoni Film Festival: l’evento imperdibile del...
Frattamaggiore, aggredisce gli agenti: arrestato 27enne
Bagnoli:, movida al setaccio e parcheggiatori abusivi arrestati
Torre del Greco: arrestato 50enne per il furto di due...
Gricignano di Aversa, cane salvato dai carabinieri: denunciato il proprietario...
Assolta Taddeo Vincenzina: era stata condannata per spaccio di monete...
Evento imperdibile a Casapesenna: “Fortapàsc” sotto le stelle con Marco...
Striano, bambina ferita da un colpo di carabina ad aria...
Incidente mortale a Casoria: indagato il motociclista grave in ospedale
Quarto, si aggrava la posizione dei due fratelli autori del...
Oroscopo del 7 giugno 2025 segno per segno
Serie A 2025/2026, il calendario completo del Napoli e i...
Minacce all’ex fidanzata minorenne: divieto di avvicinamento per un 19enne
Superenalotto, estrazione del 6 giugno 2025: tutte le quote
Telemedicina e intelligenza artificiale: Asl Salerno tra le prime in...
Estrazioni Lotto e 10eLotto di oggi 6 giugno 2025: tutti...
Napoli, l’Associazione Tassisti di Base denuncia: “Ordinanze viabilità penalizzano il...
Mercogliano, funicolare ferma a mezz’aria: attimi di paura per 20...
Napoli, un defibrillatore nell’atrio del Consiglio comunale: presidio salvavita per...
Napoli, bloccato un 38enne mentre tentava di truffare un’anziana al...
Campi Flegrei: vertice in Prefettura per gli alloggi degli sfollati...
Fisioterapia, al via a Roma secondo congresso Ofi Lazio
Campi Flegrei, nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.2
Quarto, l’anziano ucciso dai figli per la pensione: uno è...
La velaterapia di Ail per pazienti con tumori del sangue
Esordio del Napoli scudettato a Sassuolo

DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE