Napoli, si indaga su “Rubolino”: il Topolino armato che gira per via Toledo

Sono in corso le indagini su “Rubolino”, così è stato ribattezzato l’uomo con la maschera di Topolino che terrorizza i passanti in via Toledo a Napoli. Secondo quanto denuncia il parlamentare dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, Rubolino metterebbe in atto vere e proprie estorsioni e girerebbe armato di coltello.

Se aumentano le segnalazioni sui social a riguardo del Mickey Mouse che terrorizza via Toledo, non ci sarebbero denunce da parte dei cittadini, anche se la Polizia di Stato sta effettuando delle verifiche sulla vicenda. Dai racconti e dai video sui social, sembra che Rubolino se ne stia appostato davanti alle vetrine dei negozi di via Toledo, agendo da alcuni anni nella strada più frequentata di Napoli.

Attira l’attenzione dei bambini spingendo i genitori a chiedergli una foto. Lo scatto però ha un costo, l’uomo travestito da Mickey Mouse, come denunciano in tanti, chiederebbe in cambio somme di denaro neanche troppo esigue e a chi si rifiuta mostrerebbe minacciosamente un coltellino. Insomma una versione del celeberrimo topo di Walt Disney che somiglia più ad un horror-movie. Dopo la denuncia del deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che continua a ricevere da cittadini e turisti numerose segnalazioni circa le presunte minacce ed estorsioni minacce del Topolino armato, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini.

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Intanto sul web aumentano i commenti ed i video di accusa a chi si nasconde dietro la maschera del personaggio Disney. ”E’ importante scoprire la verità al più presto – dichiara Borrelli – perché se quanto viene denunciato dovesse essere reale allora sarebbe molto grave e potrebbero accadere episodi pericolosi in quei giorni e in quegli orari durante i quali via Toledo è meno affollata. Se è davvero un criminale va fermato. Le segnalazioni sono tante ed aumentano sempre più anche se sono andato già due volte sul posto e non sono riuscito a incontrarlo. Senza conferme non si può accusare nessuno ma le verifiche sono d’obbligo”.