Napoli – Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte sul posto, è stato identificato l’uomo che avrebbe investito un bidello di un istituto comprensivo del rione Sanità. Si tratta del padre di una bambina che frequenta la scuola, al centro nei giorni scorsi di una protesta da parte di circa cinquanta genitori, i quali avevano deciso di ritirare i figli dalle aule per un giorno.
Secondo le prime ricostruzioni, l’investimento sarebbe avvenuto ventiquattro ore prima della protesta: uno dei genitori, in sella di un motorino, avrebbe travolto il collaboratore scolastico, che attualmente si trova ricoverato all’ospedale Cardarelli in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. L’uomo alla guida del mezzo dovrà ora rispondere di omissione di soccorso e lesioni gravi.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio legato a presunte molestie, mai denunciate ufficialmente, che il bidello avrebbe commesso nei confronti di una bambina all’interno della scuola. Le accuse sono emerse attraverso il passaparola nelle chat dei genitori e la loro diffusione sui social network, alimentando il clima di tensione. Tuttavia, le voci restano prive di riscontri concreti e sono attualmente al vaglio dei carabinieri della Compagnia Stella.
Il malcontento ha raggiunto il culmine mercoledì scorso, quando circa cinquanta genitori si sono radunati davanti all’Istituto Comprensivo Angiulli, in piazza Mario Pagano. La manifestazione, caratterizzata da momenti di tensione e urla, ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per evitare problemi di ordine pubblico. Nessun atto di violenza fisica è stato registrato.
Gli inquirenti stanno seguendo un doppio filone investigativo: da un lato, l’ipotesi della diffusione di false informazioni attraverso la creazione di un profilo anonimo sui social; dall’altro, la possibile vendetta culminata nell’aggressione fisica e nell’investimento del bidello.
L’unico elemento certo è che il collaboratore scolastico, indicato dai genitori come il presunto autore di atteggiamenti inappropriati, si trova ancora ricoverato per i traumi subiti. Le indagini proseguono per far luce su una vicenda che ha scosso il quartiere e sollevato interrogativi sulla dinamica degli eventi e sull’attendibilità delle accuse.
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