Marcianise - "Il ritiro dei licenziamenti è una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, ma il confronto presso la Confindustria apre ora una fase del tutto nuova: l'azienda ritira i licenziamenti, ma propone la procedura di cessione dello stabilimento".
Così Usb sulla vertenza Jabil, a seguito del tavolo di oggi presso confindustria Caserta, durante il quale l'azienda, continua Usb, ha fatto sapere "di non essere più interessata ai licenziamenti: l'obbiettivo di oggi per Jabil diventa 'cedere' lo stabilimento attraverso la procedura prevista dall'art.47 della legge 428/1990.
La polpetta avvelenata è quindi servita sul piatto".Potrebbe interessarti
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Per l'Unione sindacale di base "quello che sta facendo Jabil è 'cedere' anche i licenziamenti, perché siamo certi che l'esito industriale di questa vertenza, se messo nelle mani di Tme, diventerà un baratro inesorabile sia per l'occupazione ma anche per la montagna di soldi pubblici di cui Invitalia vuole essere garante".
Per Usb, una cessione di azienda "deve avvenire solo ed esclusivamente in un quadro garantito dalle istituzioni" per questo chiede al governo di intervenire "o direttamente assumendo il controllo dello stabilimento o ricercando una soluzione industriale credibile".







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