L'indagine sull'Istituto Europeo per la terza età con sede a Salerno si è ulteriormente ampliata, portando alla luce episodi di maltrattamenti all'interno della struttura per anziani. Gli investigatori del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari nei confronti del gestore di fatto dell'istituto, Sante Sica, posto agli arresti domiciliari.
Karolin Cupo, direttrice e vicepresidente del consiglio di amministrazione, è stata sanzionata con il divieto di esercitare attività imprenditoriali e ricoprire cariche direttive per un periodo di un anno.Potrebbe interessarti
Pezzotto, dopo DAZN arriva la Lega: risarcimenti più salati per i "pirati" del calcio
Nino D’Angelo, l’esilio forzato da Napoli: “La camorra ci sparò alle finestre, fummo costretti a fuggire”
Stile di vita ecosostenibile: come iniziare con piccoli passi quotidiani
Gratteri contro la riforma della giustizia: “Non separa le carriere, mette i pm sotto il governo”
Sviluppi dell'inchiesta
Le indagini, iniziate lo scorso 29 ottobre, avevano già precedentemente portato all'emissione di provvedimenti cautelari a carico di dieci persone, accusate di reati come sequestro di persona e maltrattamenti contro anziani. L'inchiesta ha rivelato un elaborato disegno orchestrato da Sante Sica per acquisire il patrimonio di una facoltosa ottantaseienne ospitata nella struttura.
Strategie illecite
Approfittando della vulnerabilità dell'anziana, Sica avrebbe fatto redigere due testamenti favorevoli a lui stesso. Angela Pina Grossi, amministratrice di sostegno, sembra aver collaborato con Sica anziché proteggere la sua assistita. È accusata di aver promesso la redazione di un rapporto falso che attestava l'autosufficienza della donna, utile per ottenere la revoca dell'amministrazione di sostegno, in cambio di una partecipazione nel patrimonio della signora.







Lascia un commento