Il nome di Luigi Procopio detto o’ ricchin, 45 anni vittima dell’agguato di camorra nel pomeriggio di ieri nel mercato della Duchesca a Napoli compare nelle 480 pagine dell’ordinanza cautelare firmata nel giugno scorso dal gip Federico Colucci e che ha interessato il clan Contini.
Procopio, che viene indicato come legato al clan Mazzarella, era stato convocato nell’ottobre del 2022 da Carmine Botta (raggiunto dall’ordinanza cautelare e all’epoca reggente dei Contini a San Giovanniello) per discutere di un affare.
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Procopio, Botta e un altro esponente della cosca si incontrarono in un negozio di via Cesare Rossarol.
Per gli investigatori l’incontro non fa altro che confermare come all’epoca esistesse un “patto di non belligeranza” (ma molto fasullo) tra i Contini e i Mazzarella e che l’omicidio appunto di Procopio avvenuto ieri in territorio Mazzarella non fa altro che confermare che la pace tra le due cosche più potenti di Napoli non c’è mai stata.
Gratteri: “Sono fiducioso per la risoluzione del caso”
E a proposito delle indagini sull’omicidio, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, rispondendo a una domanda a margine della conferenza stampa in cui ha illustrato il blitz anti droga a Caivano, ha spiegato: “Le forze dell’ordine e la magistratura ci sono, sono presenti, anche quando accade questo tipo di reati. Sulla soluzione di questo caso sono ottimista e positivo, anche per quanto riguarda l’esecutore materiale”.
“Esistono vari livelli di criminalità organizzata, vari livelli di camorra – ha aggiunto Gratteri – dal cavallo di ritorno per una macchina o un ciclomotore rubato alla camorra in grado di ordinare grosse partite di cocaina. Abbiamo una camorra molto violenta presente anche in pieno giorno nel centro di Napoli, ma allo stesso tempo abbiamo una presenza di polizia, carabinieri e guardia di finanza molto forte e significativa, e di qualità.
Ci sono stati anche negli ultimi anni decine di omicidi, ma la percentuale di soluzione di questi omicidi è altissima, si arriva all’80% della scoperta degli esecutori materiali e spesso anche dei mandanti di questi omicidi. C’è una camorra violenta ma anche uno Stato presente”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Ottobre 2024 - 14:34 / Cronache della Campania