Napoli. La morte della giovane turista Chiara Jaconis colpita da un vaso mentre passeggiava domenica pomeriggio ai Quartieri Spagnoli riporta al centro dell’attenzione, purtroppo, una serie di pregiudizi contro la città che si portano dietro soprattutto i veneti.
La 30enne era padovana ma da qualche anno lavorava nel mondo della moda a Parigi. Aveva un’attrazione particolare per Napoli visto che tra i suoi stati sui social network aveva scritto “la pizza è sacra”.
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E allora ecco che mentre il padre confessa ai giornalisti davanti all’ospedale del Mare dove è morta stamane la ragazza di aver rivisto i suoi pregiudizi nei confronti di Napoli e della sanità Campana arriva invece una dichiarazione non del tutto “politically correct” da parte del governatore del Veneto, Luca Zaia.
Zaia, spero si faccia chiarezza
“È una tragedia. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella del popolo veneto alla famiglia di Chiara Jaconis, per quello che può servire in un momento come questo”.
E poi aggiunge la polemica: “Non abbiamo ancora capito la dinamica spero si faccia chiarezza, anche se questo non riporterà indietro Chiara”.
Il padre di Chiara: “Medici fantastici, rivisto miei pregiudizi”
Con il volto straziato dal dolore e visibilmente commosso Gianfranco Jaconis, padre della giovane vittima, si è presentato ai microfoni della Rai e di altre emittenti per ringraziare i medici dell’ospedale del Mare di Napoli per l’impegno profuso nel tentativo di salvare la sua Chiara.
“Quando mi hanno detto che dovevo venire a Napoli, pur essendo io calabrese di origine – le parole di Gianfranco Jaconis, amministratore di condomini molto noto a Padova – avevo qualche pregiudizio verso questa città. Per cui pensavo di arrivare in un ospedale fatiscente.
Ho trovato, invece, un bellissimo ospedale ma soprattutto medici e paramedici che hanno dimostrato tutta la loro umanità, oltre alla loro professionalità, e sono entrati nel mio cuore.
Li voglio ringraziare pubblicamente, devono essere orgogliosi di quello che sono, sono stati fantastici. A loro il più grande degli abbracci”.
Infine un’ammissione: “Ho rivisto tutti i miei pregiudizi, ho trovato un ospedale favoloso e soprattutto una umanità di cui non avevo dubbi ma toccarla con mano è diverso. Per cui complimenti a Napoli, alla sanità campana e a questi fantastici medici”.
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Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2024 - 15:48 / Cronache della Campania