Un ingegnoso raggiro da oltre 97mila euro è stato sventato a Roma, ai danni di un ente parastatale.
Un uomo di 52 anni, originario della provincia di Caserta e con precedenti penali per truffe assicurative, si è finto avvocato orchestrando un’elaborata truffa.
L’indagato ha dimostrato una notevole abilità nel simulare procedimenti giudiziari, creando ben 18 falsi atti di pignoramento. Con una minuziosa attenzione ai dettagli, ha contraffatto la carta intestata di diversi tribunali italiani, tra cui quelli di Vercelli, Benevento e Modena, conferendo ai documenti un’apparenza di assoluta autenticità.
Sfruttando la posta elettronica certificata (PEC), ha inviato i falsi atti di pignoramento direttamente alla banca dove l’ente parastatale deteneva i propri conti correnti.
Nell’email, l’uomo ha allegato le ordinanze apparentemente sottoscritte da magistrati, attestandone la conformità in prima persona.
Ingannata dall’apparente regolarità della documentazione e dalla modalità di invio tramite PEC, la banca ha ritenuto autentici i falsi atti di pignoramento e ha provveduto a liquidare la somma di 97.620 euro direttamente al sedicente avvocato.
Solo in seguito a ulteriori richieste di pagamento, ritenute sospette, la banca ha avviato approfonditi controlli, scoprendo l’inganno. A quel punto, è scattata la denuncia alle autorità competenti, che hanno avviato le indagini.
La Procura della Repubblica di Roma, coordinata dal Giudice per le Indagini Preliminari Emanuela Attura, ha emesso un decreto di sequestro nei confronti dell’indagato, che ora dovrà rispondere delle accuse di falso e truffa.