Calcio Napoli

Napoli, niente Europa dopo 14 anni: non batte nemmeno il Lecce, è 10° in campionato

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Il Maradona teatro di una conclusione amara per il Napoli, che ha terminato il suo campionato con un deludente 0-0 contro il Lecce, tra i fischi del pubblico. Questo risultato ha sancito la fine delle speranze europee per i partenopei, che chiudono al decimo posto in classifica.

La squadra di Calzona vede sfumare anche l’ultima possibilità di qualificazione alla Conference League, con il Torino che, nonostante la sconfitta contro l’Atalanta a Bergamo, rimane davanti e accederà alla Conference League se la Fiorentina dovesse vincere mercoledì contro l’Olympiacos ad Atene.

Il match ha visto il Lecce partire forte, con la prima occasione da gol arrivata al 9′ grazie a Dorgu, il cui tiro dal limite dell’area, su assist di Krstovic, ha scheggiato il palo. Il Napoli, scampato il pericolo, ha cercato di rilanciare le proprie sorti offensive con rapide verticalizzazioni che, tuttavia, non hanno impensierito il portiere avversario Falcone.

Il Lecce, ben disposto in campo, non si è limitato alla difesa e al 41′ ha avuto un’altra grande opportunità con Berisha, il cui tiro velenoso è stato deviato in angolo, mantenendo il punteggio sullo 0-0 fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa, Calzona ha cercato di dare una scossa alla sua squadra inserendo Raspadori e Ngonge al posto di Simeone e Politano.

Le sostituzioni hanno subito dato più vivacità all’attacco napoletano, con Ngonge che al 49′ ha impegnato Falcone con un tiro dal limite dell’area. Il Lecce ha arretrato il baricentro, permettendo al Napoli di prendere il controllo del gioco. Al 53′, è stato Cajuste a colpire il palo con una conclusione angolata, mentre al 64′ Ngonge ha colpito la traversa con un potente destro dal limite dell’area.

Nel finale, la partita si è trasformata in un susseguirsi di occasioni da gol mancate, che hanno negato al Napoli la gioia di una vittoria nell’ultimo match della stagione. I tifosi, delusi, hanno salutato una stagione ben lontana dalle emozioni vissute un anno fa, con la squadra partenopea che ora dovrà riflettere e ripartire per tornare a lottare per traguardi più ambiziosi.


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