Cronaca di Napoli

Chiuso il depuratore Marina Grande a Sorrento

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Questa mattina è stato ufficialmente chiuso il depuratore di Marina Grande a Sorrento, segnando la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era per la tutela ambientale della Penisola Sorrentina. L’impianto, operativo per oltre vent’anni, è stato dismesso grazie alla realizzazione di un nuovo collettore fognario che collega la rete di Sorrento al depuratore di Punta Gradelle.

Il nuovo collettore, realizzato da Gori su incarico della Regione Campania, rappresenta un passo fondamentale per il completamento del sistema depurativo della Penisola Sorrentina. Come sottolineato dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, durante un sopralluogo odierno, quest’opera si inserisce in un progetto più ampio che punta a rendere balneabile l’intera costa campana, da Volturno a Sapri.

La chiusura del depuratore di Marina Grande, situato in una zona altamente turistica, rappresenta un importante traguardo per la tutela ambientale del Golfo di Napoli. L’intervento, come evidenziato dal Sindaco di Sorrento Massimo Coppola, consentirà di liberare Marina Grande da un impianto ormai sorpassato, restituendo decoro e vivibilità a

La realizzazione del nuovo collettore fognario è stata resa possibile grazie alla sinergia tra Regione Campania, Comune di Sorrento, Ente Idrico Campano e Gori. Un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale che ha permesso di raggiungere un obiettivo di grande i

Con la chiusura del depuratore di Marina Grande si apre una nuova pagina per Sorrento. L’amministrazione comunale, come annunciato dal Sindaco Coppola, è già al lavoro per la riqualificazione dell’area, con l’obiettivo di valorizzare al meglio questo gioiello della costiera sorrentina.

“Questo traguardo è stato reso possibile grazie alla sinergia tra la nostra amministrazione comunale, la Regione Campania, l’Ente Idrico Campano e Gori – ha sottolineato il sindaco di Sorrento -. Un grazie ai miei concittadini che hanno sopportato in questi anni, con grande senso di responsabilità, i disagi legati ai cantieri.

Abbiamo raggiunto l’obiettivo di liberare Marina Grande, uno dei borghi probabilmente più belli d’Italia, imprigionata dagli anni 50 in una geografia dei luoghi che non le apparteneva. A noi, ora, il compito di progettare, attraverso la rifunzionalizzazione degli spazi, la strada per un definitivo rilancio, per la vivibilità dell’area e per il benessere dei suoi abitanti”.


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