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Sindacato di Polizia penitenziaria: “Le carceri in Campania sono le peggiori d’Italia”

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La situazione delle in è al limite del collasso, con un quadro allarmante di sovraffollamento, carenza di personale, violenze e traffico di droga. A darne voce è Gina Rescigno, vice-segretario generale del di Penitenziaria, che ha evidenziato una serie di criticità preoccupanti.

Secondo Rescigno, le carceri campane sono le peggiori d'Italia per sovraffollamento, con 7.480 detenuti al 28 febbraio, ben oltre la capacità massima di 6.169 posti disponibili. A questa situazione si aggiunge una carenza di personale, con circa 1.300 agenti in meno rispetto a quelli necessari. In particolare, gli istituti di Poggioreale e Secondigliano sono quelli più colpiti, con una mancanza di circa 500 agenti.

Le criticità non si fermano qui: nel 2023 si sono registrati 28 suicidi tra i detenuti, di cui 5 avvenuti nelle carceri campane, oltre a due decessi per cause ancora da chiarire. Anche tra gli operatori della polizia penitenziaria si registra un aumento esponenziale dei decessi improvvisi, con 41 poliziotti morti per malore improvviso negli ultimi 13 mesi, un incremento del 200% rispetto alla media pre-pandemia.

Le violenze nei confronti del personale sono all'ordine del giorno, con oltre 1.800 aggressioni da parte dei detenuti registrate nel 2023, di cui un terzo ha provocato lesioni con prognosi di oltre 8 giorni. Non mancano episodi di resistenza e ingiuria a pubblico ufficiale, con oltre 12.000 casi segnalati nell'anno, di cui oltre 200 solo in Campania. Il traffico di droga all'interno delle carceri campane è un'altra emergenza, con quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrati che segnano un “primato negativo”. Anche i telefonini e le SIM vengono ritrovati quasi quotidianamente, spesso recapitati attraverso droni.


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